VII

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18.30
Ero abbastanza in ansia, non sapevo dove mi avrebbe portata ne cosa avremmo fatto.
Lo aspettai in camera, perché non sapevo quando mi sarebbe venuta a prendere.

Alle 19.00 bussarono alla porta, era Nico.
"Sei bellissima" Arrossii come un peperone
"Grazie anche tu"
Aveva affittato una macchina per spostarci e andare in un ristorante, molto bello.
Il cibo era davvero buono.
"Vado un secondo in bagno" mi avvertii
"Si va bene ti aspetto"
Ritornó e mi disse di andare.
"Ma il conto?"
"L'ho pagato io prima"
"Dai Nico non dovevi"
"Zitta"
Sbuffai e uscimmo dal ristorante.
Erano ormai le 20.30, il sole stava tramontando, il cielo era di un rosa misto all''arancione.
Mentre Nico guidava io ammiravo i colori del cielo, sentii il rumore di quando fai una foto con il telefono, mi girai verso di lui e stava sorridendo sul telefono. (Eravamo fermi al semaforo)
"Mi hai fatto una foto?"
"Forse"
"Ti ho sentito scemo"
"Sei davvero bella, e quindi ne ho approfittato, poi questo cielo come sfondo ancora più bella"
Gli diedi un bacio sulla guancia; dietro ci suonarono con il clacson perché ormai era verde, scoppiammo entrambi a ridere.
Mi portò allo stadio, prese un telo dal bagagliaio, e entrammo.
Andammo in mezzo al campo, distendendo il telo, ci stendemmo sopra di esso e guardammo il cielo che veniva dipinto dai colori del tramonto.
Aprì anche una bottiglia di vino bianco, per tutta la serata parlammo di noi stessi per conoscerci meglio.
Nico guardò l'ora sul telefono, segnavano le 23.58, poi riguardò me, eravamo entrambi un po' brilli.
Nico si alzò e fece uno strano balletto che mi fece ridere fino a farmi male la pancia, si distese di nuovo sul telo affianco a me, mi girai di lato verso di lui, Nico mi spostò i capelli dalla faccia, si avvicinò e le nostre labbra si toccarono dolcemente, facendolo diventare un bacio importante. Durò per un paio di minuti.
Avevo le farfalle nello stomaco, non avevo mai provato queste emozioni con un ragazzo, e sono contenta che me le abbia fatte provare Nico.
Ci staccammo da questo bacio che entrambi volevamo.
Sorridevo come un ebete, appoggiai la testa sul petto di Nico, potevo sentire il suo cuore che batteva all' impazzata.
"Mi piaci" disse Nico sottovoce.
"Anche tu scemo" gli risposi anch'io sottovoce.
Era ormai 00.30.
Ritornammo dalla macchina e c'era un silenzio di imbarazzo, per tutto il tragitto fino all'Hotel nessuno aprì bocca.

Eravamo davanti alla mia camera.
"Siamo arrivati" dico io
"Eh già"
"Beh buonanotte allora"
Si avvicinò e mi diede un bacio delicato sulle labbra.
"Buonanotte scema"
Rientrai in camera e non potevo ancora credere a quello che era appena successo.

*Intanto in camera di Nico e Fede *
"Eccolo" disse Ciro
"Oh finalmente" rispose Lorenzo
"Racconta tutto"
~pov di Nico~
Stavo ancora sorridendo come un ebete.
"Daii Nico com'è andata?" interruppe i miei pensieri Fede.
"Eh?"
"Com'è andato l'appuntamento"
"Ah si bene"
"Non ci vuole dire nient'altro, beh lo chiederemo a T/n"
Non riuscivo a formulare una frase e nemmeno a pensare ad altro oltre all'appuntamento.

Mi cambiai e andai subito a letto, ma prima mandai un messaggio a T/n.
"Grazie per la bella serata, Buonanotte"
"Grazie a te, Buonanotte"
Ciro e Lorenzo ci rinunciarono così andarono in camera loro.
Io presi sonno, anche se era un po' difficile dopo tutto quello che è successo.
~Fine pov Nico~

8.45
Mi sveglio con ancora il sorriso addosso.
"Era un sogno per caso?" dico tra me e me.
Mi do un pizzicotto sul braccio per "svegliarmi" dai miei pensieri.
Guardo l'orologio ed era ora che mi iniziassi a preparare.
Guardo prima fuori dalla finestra che tempo fa fuori, c'è sole c'e abbastanza aria, quindi opto per un paio di pantaloni wide leg nero e sopra un top bianco. Per sicurezza porto via anche una felpa Bianca un po' oversize.
Scendo in sala per la colazione e vedo che erano già tutti seduti mancavo io.
Lorenzo con la mano mi fa cenno di andare al loro tavolo, li raggiunsi, sapevo già che domande avrebbero fatto.
Mi siedo in mezzo tra Manu e Gigio mentre di fronte avevo Ciro e Lorenzo.
"Dai su iniziate con l'interrogatorio"
"Per?" chiede Manu
Non faccio in tempo di aprire bocca che risponde Lorenzo
"Ieri sera è uscita con Nico"
"Uhhh" guardo male Gigio.
"Allora voglio sapere tutto anch'io "
" Oh e va bene, siamo andati a mangiare in un ristorante e poi mi ha portato allo stadio, e siamo stati un po' li distesi sull'erba" Non dissi tutti i particolari, preferito tenerli " privati".
"E bastaa? nemmeno un bacio?" chiede Ciro
"Uno" ho mentito
" Non ce la racconta giusta" Aggiunge Gigio.
"Allora Nico non vuole raccontare niente, tu nemmeno, e noi come facciamo? Non possiamo viscere senza la vostra storia d'amore." dice disperato Ciro.
Rimarrete con il mistero per tutta la vita.
"In un modo o nell'altro verremo a sapere di tutto"
"Convinti"
Lorenzo e Ciro se ne andarono, rimanendo al tavolo con Gigio e Manu.
"Daii a noi ci racconti?" chiede Gigio
"ho già raccontato quello che è successo"
"Non è tutta la storia, ormai ti conosciamo" Manu risponde
"Vorrei tenere diciamo privato quello che è successo ieri sera, magari un giorno vi racconterò"
"Ah va bene tranquilla, almeno è andato tutto bene vero?"
"Sisi non vedi che ho ancora il sorriso sulla faccia da ieri sera?"
"A noi basta che tu sia felice" dice Manu
"Concordo" Gigio
Mio padre richiama l'attenzione dei ragazzi per avvertirli che fra 20 minuti dovranno essere in bus per l'allenamento.
Ritornai con Manu e Gigio al nostro piano, io ero già pronta quindi non serviva che ritornassi in camera mia.
Mi arriva un messaggio da parte di Nico.
"Vieni in camera nostra?"
visualizzai senza rispondere. Salutai Gigio e Manu e poi andai in camera di Nico e Fede.
Prima di entrare bussai e mi rispose Fede.
"Entra pure"
"Sapevi che dovevo venire?"
"Sisi me l'ha detto prima Nico, come stai?"
"Bene dai tu?"
"Abbastanza bene, com'è andata ieri sera? Nico non mi ha raccontato nulla, è solo tornato in camera con un sorriso da ebete, quindi presumo sia andato bene"
"Sisi tutto bene"
Esce Nico dal bagno e mi lascia un bacio sulla guancia.
"Guarda che ti puoi anche sedere eh" dice Nico ridendo
"Dici? Pensavo di essere un cavallo"
Si unisce alla risata anche Fede.
Mi siedo sul divanetto e aspetto che finiscano di prepararsi.
Eravamo tutti in orario; mio papà appena salí sul bus si stava già preparando per arrabbiarsi con qualcuno che sarebbe arrivato in ritardo, ma invece sì sorprese per vedere tutti pronti a partire per l'allenamento.
Per tutto il tragitto ho ascoltato musica e guardato un po' Instagram.
Arrivati in campo, i ragazzi iniziarono subito a correre per il campo, guardai per quasi tutto il tempo Nico e lui se ne accorse, a metà allenamento si sedette un po' vicino a me per riposarsi.
"Mi stai consumando se mi guardi ancora sai"
"Dai scemo" dandogli una piccola spinta sulla spalla
Mi prese a mo sacco di patate, e mi portò in mezzo al campo, mi distese e si sedette sopra di me.
"Nico alzati mi stai schiacciando" urlai
"No" Tutti stavano ridendo.
"Non ci trovo nulla di divertente" dissi
Dopo un paio di minuti si rialzò da me, presi una palla e gliela tirai in testa, lui non gradì molto ma gli stava bene per quello che aveva fatto a me.
"Dai ragazzi forza, se no l'allenamento finisce domani mattina" Li richiamo mio papà.

Finito gli allenamenti siamo ritornati tutti in Hotel, appena ho aperta la porta della mia camera ho visto un ragazzo di spalle seduto su una delle poltrone.
Il ragazzo si girò subito, e in quel momento lo riconobbi, era Alex, il mio migliore amico, gli saltai addosso dalla felicità.
"Quanto mi sei mancato Ale"
"Anche tu scema"
Continuai ad abbracciarlo finché non si raschiò la sua voce, non capivo all'inizio poi mi girai verso la porta.
Prima non l'avevo chiusa per cui c'erano tutti i ragazzi della squadra che ci guardavano.
"Ragazzi vi presento Alex, il mio migliore amico, Alex loro sono i ragazzi della nostra Nazionale Italiana"
Un po' imbarazzato Alex gli ha salutati con un piccolo cenno con la mano, mentre tutti in coro lo salutarono.
"Bene ragazzi lo spettacolo è finito, dopo ve lo lascio conoscere a modo"
Tutti ritornarono nelle proprie camere.
"Come mai sei qui?"
"Sto qui fino al 29, poi ritorno a casa, volevo farti una sorpresa"
"È una delle sorprese più belle che tu mi abbia fatto"
"Vieni a vedere la partita?"
"Sisi ho parlato con tuo papà"
"Perfetto"
Visto che tutti erano curiosi di conoscere Alex ho scritto un messaggio sul gruppo che avevano creato qualche giorno fa.
                                  ~Sul gruppo~
"Ei ragazzi ci troviamo fra 10 minuti giù in giardino, fatevi trovare tutti"
Tutti risposero con un Ok.

"Fra 10 minuti andiamo in giardino"
Avvisai Alex

Arriviamo giù e c'erano già tutti.
L'ho presentato a tutti, e devo dire che aveva già fatto amicizia con quasi tutti.
Era arrivato il momento di Nico, Fede, Ciro e Lorenzo, sapevo che gli ultimi due avrebbero fatto battutine, mentre Nico non saprei come potrà  reagire.
Alex si presenta e fin qua tutto bene, e come al solito partono Ciro e Lorenzo, lo sapevo.
Alla fine hanno fatto abbastanza amicizia, e Nico sembrerebbe che l'abbia presa bene.

A pranzo Ciro e Lorenzo, se lo sono portati al loro tavolo, mi facevano paura quei due onestamente, così io mi andai a sedere al tavolo con Nico, Manu , Gigio e Marco.
Mentre mangiavamo Nico non ha detto una parola, guardai Gigio ma fece spallucce, sapeva di cosa parlavo. Magari ha solo un po' di ansia per sta sera oppure è stanco, ma non lo so con certezza.

Per quasi tutto il pomeriggio, i ragazzi sono stati con Alex a giocare alla play.

Verso le 17 dovevamo prendere il bus per andare allo stadio, alle 18 avrebbero avuto la partita con il Galles, ero molto in ansia, ma so che i ragazzi ce la faranno.
Arrivati allo stadio c'erano molti tifosi, alcuni avevano delle parrucche che mi hanno fatto molto ridere.
Io e Alex,nel frattempo che i ragazzi erano negli spogliatoi con mio padre e alcuni dello staff, ci eravamo già seduti ai nostri posti.

18.00
Inizio partita, avevo un'ansia assurda.
39' Gol di Pessina, iniziai a saltare come una cretina per la felicità.

Fine primo tempo.
Lasciai Alex 5 minuti per andare negli spogliatoi, i ragazzi erano un po' stanchi, ma dovevano tenere la concentrazione.
Mentre mio papà parlava per prepararli al secondo tempo, vedevo Nico che mi guardava con uno sguardo un po' spento, ma non riuscivo a capire il perché, è da oggi finito gli allenamenti che non ci parlo, lo sentivo lontano.
Ritornai di nuovo da Alex.
"Ei che è successo? Non sorridi più come prima"
Se ne era accorto, mi faceva male il fatto che sentissi così lontano Nico, magari è solo un po' turbato per la partita e preferisce stare un per conto suo, forse è per questo.
"Niente tranquillo " gli risposi in modo che non si preoccupasse.

Inizio secondo tempo.
Dopo circa 10 minuti che era iniziato il secondo tempo, l'arbitro aveva dato un cartellino rosso ad un difensore del Galles per un contrasto ad Acerbi.
Al 90' vennero dati 3 minuti di recupero.
E vince l'Italia.
Abbraccio subito Alex e poi vado verso mio papà,che mi abbraccia forte. Non potevo crederci, eravamo entrati ai quarti di finale. I tifosi stavano impazzendo, mentre i ragazzi stavamo correndo per il campo, non sapevano come far sfogare la felicità che avevano dentro.

Cantando ritorniamo in bus, e per tutto il tragitto dallo stadio all'Hotel non abbiamo smesso di cantare nemmeno per un attimo.

Salgo in camera ma prima saluto Alex con un abbraccio.
Proprio in quel momento passa Nico, mi guarda e chiude velocemente la porta dopo essere entrato nella sua stanza.
Ancora non capisco cosa gli sta succedendo.
Ritorno in camera e mentre sono sotto la doccia cerco di pensare a Nico e perché si comporta così ma non sono riuscita a trovare un perché.
Finisco la doccia e mi metto sotto le coperte.

Spero vi piaccia la storia<33

Amore in campo ~Nicolò Barella~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora