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Arrivati all'hotel ci furono un sacco di tifosi, cantammo con loro, con la coppa tra le braccia.
Passò quasi un'ora e la mia pancia iniziò a brontolare dalla fame, così me ne andai dentro in sala per mangiare, vidi il buffet così mi avventai sul cibo e poi mi andai a sedere per mangiare, morivo dalla fame.
Poco dopo arrivò anche mio papà che si sedette vicino a me, "Passata la sbornia?" mi bloccai a quelle parole, "cazzo" pensai tra me e me, mi voltai piano piano verso la sua direzione e lo guardai con un occhio aperto e l'altro chiuso, "dai papà sono grande abbastanza, ho fatto di peggio" gli dissi, nel frattempo che dicevo quelle parole arrivarono i ragazzi che avevano ascoltato quasi tutto, "Ora vogliamo sapere mister" disse Ciro, "Sono rovinata" dissi ad alta voce senza accorgermene, i ragazzi presero una sedia e si misero intorno a noi per ascoltare le mie avventure.
"Forza mister ci racconti tutto" insistette Manu, lo guardai male, "Beh-" iniziò a parlare mio papà, "una volta alle 6 di mattina, arrivarono a casa lei e Alex, sentivo dei rumori fuori la porta di casa così andai a controllare, e vidi lei con le chiavi che cercava di mettere la chiave nella serratura mentre Alex con la torcia del telefono a fargli luce, avevano entrambi gli occhiali da sole e una collana a fiori tipo hawaiane" tutti ridevano mentre io avevo la testa tra le mani per la vergogna, "Su forza ci racconti altro" continuò poi Lorenzo, "Fatemi pensare, ah si una sera, è tornata a casa sempre con Alex, avevo sentito il loro arrivo così andai a vedere come stavano, e li trovai collassati nel divano, pochi istanti dopo si svegliarono di colpo, e l'intelligenza di mia figlia, pensò che io ero un ladro e mi portò fino fuori dalla porta e rimasi li chiuso fuori, un po' di ore dopo verso le 9, Alex riaprí la porta e mi chiese chi fossi, e se ero un testimone di geova" stavano scoppiando dalle risate tutti quanti, anche a me me ne scappò qualcuna ma comunque mi vergognavo.

Finito di pranzare andai in camera per prepararmi per il presidente.
Mi feci una doccia e lavai anche i capelli, uscii dal bagno con l'accappatoio e il solito turbante per i capelli, aprii la porta e trovai Nico disteso sul letto, la porta per sbaglio si chiuse di colpo facendolo spaventare dal tonfo e svegliandolo, mi guardò e sorrise, "Vieni così dal presidente?" mi chiede sarcastico ,nel frattempo si era messo a sedere sul bordo del letto, "Si ovvio, visto che sono già pronta vado dai ragazzi allora" dissi io provocandolo, mi avviai verso la porta quando mi prese per i fianchi fermandomi, "Dove pensi di andare con solo questo addosso" disse geloso, le nostre labbra erano a pochi centimetri di distanza, si avvicinò piano piano togliendo la poca distanza che c'era tra di noi con un bacio lento, le sue mani stavano scendendo dai fianchi, con le mani mi tolsi l'asciugamano dalla testa, continuammo a baciarci fino a quando qualcuno non bussò alla porta, "Chi è?" dissi tra un bacio e l'altro, "Sono Ciro stupida" urlò fuori dalla porta, "Ora non posso sto andando a fare la doccia" dissi io lamentandomi, "Daii aprimi" insistette, mi staccai da Nico e lo spinsi in bagno per nasconderlo, era un po' confuso dalla cosa ma era meglio così, ritornai dalla porta e la aprii, senza chiedere permesso o altro entrò Ciro tranquillamente e si distese sul letto, "No ma tranquillo fa come se fosse tuo" dissi alzando gli occhi al cielo, "Ho visto cosa hai fatto con gli occhi" disse lui, "Bene guarda anche questo" gli feci il dito medio, "Allora cosa vuoi?" gli domandai per far più veloce, "Volevo solo venirti a rompere i coglioni, ora vado" disse con tutta la calma del mondo uscendo dalla camera, "Ciro ti ammazzo prima o poi" gli urlai fuori in corridoio mentre se ne andava, non lo sopportavo più.
Andai subito da Nico in bagno, lo trovai mentre stava annusando le boccette di shampoo e bagnoschiuma, "Hai finito di annusare le mie cose?" gli chiesi, "mh si" si avvicinò prendendomi per i fianchi, "Dove eravamo rimasti piccola?" "Qui" gli presi il viso e lo baciai, ci buttammo sul letto e continuammo a baciarci.
Suonò la sveglia del mio telefono che avevo impostato questa mattina interrompendonci, mi girai e la spensi per poi ritornare sulle labbra di Nico.
Pochi minuti dopo decisi che era ora di prepararci senza altre distrazioni, mentre io mi asciugavo i capelli Nico andò a farsi la doccia sempre in camera mia, per non rimanere in accappatoio presi la maglia di Nico rimanendo solo con la sua t-shirt nera e le mutande, finii di asciugarmi i capelli e iniziai a truccarmi, mentre mi mettevo il mascara uscì Nico con solo un asciugamano attorno alla vita, cazzo, si posizionò dietro di me, mi girai e mi tirò dai fianchi, "un'ultimo bacio" mi disse stringendo ancora di più i fianchi, sussultai e lo accontentai, ne avevo bisogno anch'io delle sue labbra sulle mie, ritornai con il corpo verso lo specchio per finire di truccandomi e senza preavviso mi schiaffeggiò sul sedere, lo guardai e fece un sorriso quasi provocatorio, ma non potevo distrarmi.
Andai davanti all'armadio e presi i pantaloni neri larghi abbastanza lunghi che coprono anche le scarpe, un top a canottiera nero non troppo corto e infine una giacca un po' oversize sopra, e come pezzo forte un paio di tacchi neri, non mi piace il nero nono vi pare.

Andammo giù, ormai era ora, trovammo già qualcuno, mentre stavamo aspettando, stavo guardando Nico e mi accorsi che aveva messo un po' male la giacca, così inizia a sistemarla, nel frattempo notai che Nico mi stava guardando così qualche volta alzai lo sguardo verso i suoi occhi, ma ogni volta diventavo rossa come un peperone, mi sentivo le guance roventi, appena finii con un dito mi alzò il mento dandomi un dolce bacio; arrivarono Benni e Fede che si aggiunsero a noi per parlare mentre aspettavamo l'arrivo di tutti e poi la partenza con il bus.

Ormai eravamo presenti tutti così iniziammo a salire in bus, intorno all'hotel c'erano davvero tanti tifosi, facevamo quasi fatica a passare con il bus.
Dopo non so quanto finalmente arrivammo al Quirinale.
Prima di scendere dal bus fermai Nico, eravamo gli ultimi rimasti, "Fai il bravo" gli dissi raccomandandolo, lui annuì con la testa e mi diede un bacio poi scendemmo per mano.
C'erano giornalisti, tifosi, era pieno di gente, finalmente entrammo e ci andammo a sedere sulle sedie.
Io e Benni ci sedemmo dietro ai ragazzi, eravamo entrambe un po' agitate nell''incontrare il presidente.
Dopo circa 10 minuti, entrò il presidente, fece il suo discorso e poi andò anche mio papà, ero davvero fiera di lui e dei ragazzi.
Per tutto il tempo guardai Nico, aveva gli occhiali da sole e beveva a sbaffò dietro a Chiellini, non ci potevo credere, anche davanti al presidente, dopo di che il presidente andò a stringere le mani a tutti i ragazzi e quando arrivò a Lorenzo, sentii un "Tir a gir" sapevo che era Nico, che disperazione sto ragazzo.
Mentre eravamo tutti in piedi, Nico si girò verso di me e mi sorrise, la trovai una cosa super bella e cara.
Finito con il presidente uscimmo e le strade erano piene di gente, Chiellini chiede all'autista se era possibile fare un giro con il bus aperto per i tifosi, insistendo un po' c'è lo fecero fare.
Andammo tutti sopra al bus dove era aperto, con la coppa e iniziammo a cantare l'inno e altre canzoni per le strade di Roma, tutti i tifosi che guardavano i ragazzi felici per la gioia che avevano portato a tutti gli italiani, che atmosfera che ormai si era creata, con il sole che stava tramontando piano piano.

Arrivammo all'hotel con il buio, avevamo fatto tutto il giro cantando, ormai non avevamo più voce, finimmo di cantare ancora un po' fuori dall'hotel, e poi salutammo tutti i tifosi.
Wow ero stanchissima, erano circa le 20.00 così decidemmo tutti di andare a mangiare.
Finito di mangiare mio papà si alzò in piedi sbattendo il coltello sul bicchiere per avere l'attenzione di tutti, in pochi secondi calò il silenzio, "Ragazzi volevo avvertirvi che domani sera faremo un po' di festa in un locale qui vicino , perciò vestitevi eleganti" tutti esultarono al solo sentire il nome "Festa".
Verso le 23.00 tornammo tutti al piano di sopra facemmo ancora un po' di festa con un po' di alcol, c'è lo meritavamo, tornai in camera alle 2 passate, ammetto che ero un po' brilla, non riuscivo a stare molto in piedi, fortunatamente Nico aveva bevuto solo 2 bicchieri quindi era sobrio, io invece ho esagerato un pochino, durante il tragitto tra la camera di Manu e camera mia stavo diventando un po' più lucida.

Arrivata in camera ero ormai lucida, andai in bagno e indossai di nuovo la maglia di Nico, uscì dal bagno, e Nico stava aspettando sul letto per poter andare anche lui in bagno.
Uscii anche lui dopo aver finito e si lanciò sopra di me, "Sei pesante Nico" gli dissi scherzando,ma fece il finto offeso così gli presi con una mano le guance e gli diede tanti baci finché non mi perdonò.
Mi stavo ormai addormentando con la testa appoggiata sopra il suo petto,"Ti amo" mi disse prima che si addormentasse anche lui, "Anche io" gli risposi prima di addormentarmi.

Pronte per i prossimi capitoli? Volevo ringraziarvi per tutte le stelline che ogni giorno mi date, mi fate un sacco felice. Grazie a tutte <333

Amore in campo ~Nicolò Barella~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora