¦26¦GONGYEON-GASU¦

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9 Settembre 1920 New York casinò di Brooklyn ore 23.22.

"How much?"

"150$" risponde Minghao al mazziere che, una volta aggiunta la cifra alla somma totale, riprende a far continuare la partita. Poteva essere una somma abbastanza alta per il suo primo giro ma i solidi non erano abbastanza e manca poco tempo all'arrivo di quell'uomo.
Il cinese lascia un'occhiata a Dokyeom assicurandosi sia anche lui pronto per agire, quest'ultimo risponde a sua volta con uno sguardo d'intesa, si trova al lato opposto del tavolo rispetto a quello di The8, proprio vicino a una delle persone cui doveva far distrarre assolutamente, un semplice uomo sulla sessantina con un grosso sigaro tra le labbra.

Nonostante l'enorme bravura di Minghao, in vita sua non ha mai perso una singola partita di qualsiasi gioco di carte, a mezzanotte a quel tavolo ci deve essere solamente lui e l'uomo con il diamante perché il suo piano vada a buon fine. Soprattutto si deve assicurare che la cifra sia abbastanza alta per poterla scambiare con il diamante ed è qui che entra in gioco Dokyeom, deve riuscire a persuadere gli avversari a sua scelta, facendoli decidere se alzare la cifra o se mollare il gioco.

Ben presto finisce una partita e, se all'inizio la cifra in gioco era di 10.000$, ora è più che raddoppiata, è arrivata infatti a 200.000$, tanti soldi ma comunque pochi per far sì che avvenga lo scambio. Per questa prima partita Dk è rimasto in disparte per osservare bene il gioco e capire come agire al meglio.

Insomma sarà pur pazzo ma questo non significa che sia ottuso. È anche grazie a lui che i Gasu sono sopravvissuti tutti quegli anni, e neanche in mediocri condizioni.

All'inizio della seconda partita Minghao è come sempre concentrato al gioco mentre studia per bene gli avversari, Dokyeom decide quindi di entrare in azione e colpire la loro prima vittima.
Si avvicina al signore affianco a lui prossimo a dire la somma che avrebbe dovuto puntare e gli sussurra all'orecchio alcune parole in inglese consigliateli dal cinese in precedenza.

"More" dice cercando di usufruire della sua miglior pronuncia.
"What?" risponde l'uomo confuso dall'intervento del coreano.
"Young and stupid" risponde semplicemente Dk ammiccando a Minghao.

Alla fine quell'uomo è uno dei più anziani al tavolo, far passare l'amico come inesperto solamente perché giovane è un'ottima idea che sembra funzionare molto, soprattutto non solo con il signore con il sigaro ma anche con gli altri giocatori di una certa età presenti al tavolo.

Americani... Che egocentrici, si credono migliori solo perché più vecchi... Che banda di polli, batterli sarà più semplice del previsto pensa The8 nel mentre che per quelle due parole la maggior parte dei giocatori inizia ad aumentare la somma da puntare.

Passa qualche partita e il piano di Minghao va a gonfie vele, grazie alle provocazioni di Dokyeom dette al momento giusto e alle persone giuste, la cifra in ballo è aumentata notevolmente in pochissimo tempo. Grazie anche alle occhiatacce o, in altri casi, parole meno carine ai giocatori, molto di questi hanno deciso di abbandonare il gioco per paura o per aver sperperato tutti i loro averi.

23.47 segna il grosso orologio presente nell'enorme sala con i vari tavoli da poker e altri giochi d'azzardo. Una decina di minuti rimanenti e sarebbe arrivato l'uomo con il diamante, ancora due avversari da mandare a casa e un totale di 100.000.000, una cifra molto elevata ma non quella necessaria.

Prima di passare all'ultima partita finale i tre giocatori compreso Minghao, accompagnato da Dk, decidono di prendersi una pausa di qualche minuto per rilassarsi e prendere qualcosa al bar lì presente.

"Offro io, cosa vuoi prendere? , Gin? Whiskey direttamente dal Kentucky? L'ho provato ieri sera ed era molto buono, oppure preferisci qualcosa di più leggero come una birra?" domanda il cinese arrivati al bancone.

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