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28 Agosto 1920 prua della nave ore 00.31.

Poi succede una cosa che nessuno dei due in realtà si aspetta.

Il contatto visivo viene subito interrotto da un gesto quasi scontato, estremamente semplice.

Un abbraccio.

S.coups infatti, spinto da qualcosa al suo interno, abbraccia Jeonghan senza pensarci più di una volta.

Un semplice abbraccio nulla di ché, il maggiore tiene stretto a sé il più piccolo che trema leggermente mentre posa delicatamente le sue mani sul petto dell'altro. S.coups li accarezza lentamente i capelli, nonostante tutto le parole gli muoiono in bocca per un minuto intenso.

"Jeonghan non ti farò mai del male, è una promessa" sussurra dolcemente il maggiore all'orecchio del diretto interessato.

Jeonghan non sa veramente che fare, riesce solo a percepire le forti braccia di S.coups cingerlo e in qualche modo lì si sente al sicuro, si sente finalmente in una casa mai esistita veramente per lui.

"Ti prego, dimmi il tuo nome" sussurra nuovamente il più piccolo.

"Choi Seungcheol angioletto" il maggiore tira leggermente indietro la testa per guardare meglio l'altro, non appena i loro sguardi si incontrano gli sorride come mai ha fatto in vita sua.

"Ti va di andare nella mia cabina? È solo per avere un po' più di privacy, ti fidi di me?" domanda il maggiore.

Il minore lo guarda un po' prima di rispondere.

I suoi occhi sono totalmente diversi da quelli di 10 minuti prima, in quei piccoli cerchietti neri si intravede una forte luce che corona in modo fantastico il volto di S.coups facendolo apparire molto più bello di quanto non sia già per Jeonghan e... e speranzoso.

"Mi fido di te Seungcheol" sussurra il più piccolo in risposta.

Dopo aver avuto il consenso del minore, Seungcheol, lascia il viso dell'altro e scende fino a far incrociare le loro mani stringendola di un poco, stretta che viene ricambiata timidamente da Jeonghan.

Entrambi si ricoprono il volto con le maschere e iniziano a camminare verso la cabina di S.coups.

Per tutto il tragitto nessuno dei due ha fiatato, come le altre volte si è creata come una bolla attorno a loro che li esterna completamente dal mondo circostante.
Anche se non sembra quel silenzio è visto bene da entrambi, Jeonghan non deve avere ansia di dire qualcosa per spezzare quel silenzio, cosa che lo fa sentire molto di più a suo agio. Seungcheol, invece, si sta godendo quel momento per lui magico, ha ancora la mano del minore nella sua e ne approfitta accarezzandone il dorso; sente che il più piccolo si sta iniziando a fidare di lui, cosa che lo rende immediatamente felice.

"Siamo arrivati" sussurra il più grande arrivando davanti la porta della sua cabina, uguale a tutte le altre della nave. Sempre tenendo la mano di Jeonghan, con la mano sinistra tira fuori una chiave dal taschino e sblocca la serratura entrando, poi, nella cabina seguito dal più piccolo che chiude la porta dietro di sé.

Seungcheol nota immediatamente lo stupore negli occhi del minore che si guarda attorno meravigliato.

"La prima classe è più bella non credi?" S.coups parla dopo quei minuti di silenzio, lascia solo in quel momento la mano dell'altro sedendosi sul suo letto.

Jeonghan si sta ancora guardando attorno, la cabina è completamente diversa dalla sua, è molto più grande tant'è che l'armadio presente è il doppio di quello della sua cabina, per non parlare del letto matrimoniale e della scrivania finemente decorata ai piedi di quest'ultimo.

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