¦8¦GASU-HIBHAB¦

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28 Agosto 1920 terzo giorno di viaggio, in prossimità delle Hawaii ore 5.38.

Dokyeom è da poco rientrato in cabina, è stato a parlare con Fengjun fino a che il sole non ha fatto la sua lenta comparsa. Deve ammettere che parlare con quel cinese lo fa tranquillizzare molto, li parla in un modo diretto, senza aver paura di dire qualcosa di sbagliato o che lo possa offendere, insomma è sincero.

Entrato in cabina è salito subito sulla scaletta del letto a castello che lui è Seungkwan condividono.
Si avvicina lentamente al corpo dormiente dell'altro e lo scuote leggermente "hey Mic svegliati, dobbiamo andare in biblioteca" sussurra Dokyeom cercando di non svegliare gli altri due compagni.

Il minore mugola e si gira verso l'altro "mmh Dk che ore sono?"

"Le 5.30 dobbiamo andare in biblioteca, ricordi?"

Seungkwan annuisce alzandosi finalmente, cinque minuti dopo è già vestito e pronto per uscire.

Entrambi si muniscono di maschera e cappello ed escono dalla cabina dirigendosi verso la biblioteca.

"Com'era l'alba questa mattina?"

"Molto bella, diversa dalle altre, penso sia così per il cambio dell'ora".

"Mi piacerebbe vederla uno di questi giorni".

"Vieni con me domani allora" dice Dokyeom facendo spallucce.

"Naa mi dovrei svegliare troppo prestoo".

"Ti dovresti svegliare come oggi, solo che andiamo a vedere l'alba e non a leggere".

"Come puoi dire una cosa del genere! I libri sono la vita, mi sveglierai persino alle 4 per andare a leggere!" sbotta il minore con fare melodrammatico.

Il più grande ride alla reazione esagerata del compagno "va bene, va bene allora ti troverò un libro dove è mostrata l'alba così potrai vederla senza svegliarti presto, e nel mentre starai leggendo pure un libro, sono un genio lo so".

"Ah ah ah, simpatico" dice il minore ironico portando gli occhi al cielo.

Intanto arrivano alla biblioteca proprio nel momento in cui il bibliotecaria apre la porta.

"It's so beautiful to see two young man wake up early only for reading" dice la vecchia in inglese, si capisce dall'accento che quest'ultima non è la sua madre lingua, ma si può intuire che non è neppure coreana sempre dall'accento.

"We wanted to come during the best hour" risponde Seungkwan anche lui nel suo inglese non proprio perfetto.

I due si avviano verso il tavolo del giorno prima, in un carello lì di fianco c'è ancora il libricino azzurro tanto bramato da Dokyeom che lo afferra immediatamente per finire la sua lettura.

Il più piccolo invece va dalla bibliotecaria iniziando a parlarci.

Dopo una mezz'oretta Seungkwan torna dal compagno ancora assorto nella lettura.

"Come va? Lo hai finito?" chiede riferendosi al libro.

"Sì, sto rileggendo alcune cose".

"Ti è piaciuto?"

"Molto, sai se c'è qualche altro libro su Van Gogh?"

Seungkwan fa segno di no con la testa "ho parlato un po' con la bibliotecaria e ha detto che di Van Gogh c'è solo qualche opera in libri di arte in generale" il minore si allontana e Dokyeom si alza in fretta per seguirlo fra i vari scaffali.

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