¦25¦GASU-GONGYEON¦

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"NON MI TOCCATE O LO AMMAZZO".

Nella sala cala un prevedibile silenzio dove tutti i presenti hanno lo sguardo fisso su Dokyeom in attesa di un suo qualsiasi movimento.

A interrompere il silenzio è proprio Minghao che inizia a boccheggiare in assenza di ossigeno privatogli dalla stretta sul collo del coreano "t-ti prego la-lasciami, n-non respiro" dice a fatica mentre sente le forze andarsene sempre più in fretta.

Quella visione riesce a smuovere qualcosa dentro Dk che lascia cadere a terra attizzatoio con un grande tonfo, e, piano piano, diminuisce sempre di più la stretta sul collo del cinese che, una volta libero, si inginocchia a terra povero di aria.

"Vuoi spiegarmi cosa è successo?" domanda gentilmente Joshua per non far impaurire maggiormente il compagno.

"L-lui vuole farmi prendere quel veleno!" urla Dokyeom mentre indica tremando Seungkwan.

"Non è vero hyung!" si difende inutilmente il più piccolo che di fatto non viene considerato molto dall'americano.

"Ti ha fatto prendere di nuovo quelle medicine?"

"È veleno hyung! Quelle non sono medicine!" urla nuovamente il moro.

"Non gliele ho fatte prendere, gli ho solo proposto di ricominciare ad usarle!" continua a difendersi il minore.

"Wan ne abbiamo già parlato, non prenderà più quelle... quel veleno... Basta tirare fuori la questione perfavore" dice infine Joshua sospirando cercando calmare la situazione.
"Va bene..." sbuffa Seungkwan per poi lasciare la stanza stanco dell'ennesima battaglia persa.

"State bene?" domanda il bianco preoccupandosi, anche se non di sua spontanea volontà, anche di Minghao, per assicurarsi delle loro condizioni.
Dopo pochi minuti la situazione torna calma ma nonostante questo Dokyeom non è ancora tornato in sé.

"Devo uscire" dichiara quest'ultimo camminando nervosamente per la stanza.
"Non penso sia il caso..." risponde il leader dei Gasu stranamente calmo come se avesse l'intera situazione sotto il suo controllo.

"Non mi importa, voglio uscire ora" Dk parla con tono duro mentre si nota che si sta cercando di trattenere da un possibile nuovo attacco verso qualcuno dei presenti.

"Tu non esci da solo in queste condizioni".

"Usciamo assieme" dice Minghao interrompendo nella conversazione ricevendo sguardi confusi da entrambi i leader "io devo andare via ora e se lui vuole uscire e deve stare per forza con qualcuno che venga con me" continua il cinese sicuro delle sue parole "dopotutto prima hai voluto provare ad uccidermi, ora mi puoi fare il favore di uscire da questa casa?" nessuno nel salotto fiata per qualche secondo, i due leader si guardano a vicenda più confusi di prima.

Perché Minghao vuole uscire con Dokyeom? Perché si sta proponendo di aiutarli? Quali erano le sue intenzioni? Di sicuro nessuno dei due ha la risposta giusta ma in quel momento possono solo che accettare incapaci di gestire la situazione che di sicuro sarebbe soltanto degenerata se Dk non fosse uscito dalla casa.

Il castano guarda con gli occhi pieni di speranza il bianco in attesa di una sua risposta "Puoi uscire con lui" dopo quelle parole esulta ma viene fermato proprio da Joshua "a delle condizioni però non dovrai ferire nessuno, in particolare Minghao, e dovrai contenere la tua rabbia, ti faccio uscire soltanto perché so che qui non riuscirai a trattenerti per molto".

L'umore di Dokyeom cambia da un momento all'altro in uno più felice "Grazie grazie grazie! Sei il miglior hyung di sempre!" dice saltellando felice per la stanza lasciando persino un veloce bacio sulla guancia al maggiore, sotto lo sguardo quasi disgustato del cinese.

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