Parte 6 - L'inizio del tormento

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Una volta entrata nell'istituto, Dalìa inziò a cercare disperatamente Arya chiedendo un po' in giro ad alcuni studenti che continuavano a guardarla in modo strano, pensò addirittura di avere un aspetto diverso agli altri. Le sembrò quasi buffo tutto questo.

Mentre saliva le scale per dirigersi verso le stanze, si ricordò di non essere stata messa in nessun gruppo, ma decise comunque di continuare a cercare Arya.

"Ma dove ti eri cacciata?" Disse correndo verso di lei Arya.
"Ti stavo venendo a cercare, mi sono persa!" Disse Dalìa asciugandosi il sudore sulla fronte.
"Ho incontrato Vinder e mi ha detto che la preside stranamente con te ha deciso di non scegliere lei il gruppo, ma bensì hai la possibilità di sceglierlo tu!" Disse sbalordita Arya.
"Ma.. io non so davvero quale scegliere! E se facessi parte del tuo gruppo?" Disse Dalìa con un mezzo sorriso
"Non vedevo l'ora! Adesso fai parte del gruppo Luna!" Disse Arya saltando per il corridoio.

"Cosa ci fate ancora in giro, signorine?" Disse Vinder passando lungo il corridoio con la sua solita lanterna antica, camminando a passo lento ed entrando in ogni stanza per vedere se fossero tutti a letto.

"Stiamo andando giusto a dormire" Disse Dalìa
"Susu svelte!" Disse Vinder avanzando leggermente il passo.

Dalìa riuscì a dormire quasi subito, forse per la stanchezza della giornata, quando improvvisamente nella notte un boato sveglio gran parte del l'istituto.

"Che nessuno si muova dalla propria stanza! Restate chiusi dentro!" Disse una voce rauca dalle casse che erano collocate in ogni stanza
"Cosa sta succedendo?" Disse Dalìa rivolgendosi ad Arya ed alcune ragazze nella stanza.
"Non ne ho idea" Disse Arya legandosi i suoi capelli biondi e tanto sottili.
"Forse qualcuno si è intrufolato nella scuola" Disse Raya una ragazza dai capelli ricci ingarbugliati e dagli occhiali rotondi.

*Bussa la porta*

"Secondo voi dovremmo aprire?" Disse Arya
"Secondo me si! Apro io" Disse Dalìa facendosi avanti.

Aprendo la porta notò due ragazzi dal volto coperto, uno dei due non ci pensò due volte ad entrare nella stanza, che spostò di prepotenza Dalìa dalla porta per passare.

"Attento" Disse l'altro volto coperto.

"Oh, grazie al cielo sei tu, David!" Disse Arya correndo ad abbracciare il fratello.

"Ragazze! Qualcuno ha cercato di intrufolarsi nell'istituto, siete pregate di restare chiuse in stanza fino a domattina!" Disse David ricambiando un abbraccio freddo alla sorella.

Dalìa fece per rimettersi a letto, pensierosa.. che l'altro ragazzo le disse:
"Fermati! Tu devi venire con me dalla preside!"
"E perché mai?!" Disse Dalìa agitandosi
"Ti ci accompagno io! Tu resta in giro, ok? Disse David al suo amico.

Si incamminarono lungo il corridoio buio, illuminato solo da alcune luci di un giallo cupo.

"Cosa vuole la preside da me?" Disse Dalìa
"Cosa stai creando tu a noi!" Disse David camminando sempre un passo avanti.
"Io non ho fatto perfettamente nulla e soprattutto non era mia intenzione venire qui!" Disse Dalìa innervosita
"Forse l'unica soluzione è che tu vada via. Nessuno mai ha dato problemi e tu sei da appena un giorno" Disse David con tono aggressivo.
"Entriamo di qua"

E si ritrovarono nella stanza della preside.
"Scusami per l'ora Dalìa, ma penso che tu abbia bisogno di sapere una cosa!"

"Frank, il guardiano del tuo villaggio, purtroppo è stato attaccato ed ucciso da una creatura non identificata. Siamo venuti a conoscenza che stia cercando te, sa della tua iscrizione all'istituto e per la tua protezione, da stasera in avanti dormirai del dormitorio dei ragazzi che fanno parte del gruppo Luna Nera."

"COSA?!" Disse David urlando
Intanto Dalìa scoppiò a piangere e chiese anche di sua nonna, ma la preside le disse che stava bene ma che per il momento era nascosta in un luogo segreto.
"Preside, non può assolutamente stare con noi! Non è una cosa possibile!"
"Decido io cosa o non cosa è possibile, David! Lei ha bisogno di protezione e con voi è al sicuro"
"Io non metto nessuno in pericolo per colpa sua!"
"Non si preoccupi preside Dafne, continuerò a dormire nella mia stanza e farò attenzione. Qualsiasi cosa ne parlerò con lei. " Disse Dalìa in tono freddo ed asciugandosi le lacrime che ancora cadevano sul suo viso.

La preside non disse una parola. Ma le sorrise. Forse apprezzò il suo essere così forte interiormente ed evitare caos.

"Almeno accompagnala nella sua stanza, David Shia!" La preside pronunciò il suo nome quasi come una minaccia. David si aggiustò il cappuccio ancora più in basso e uscì dalla stanza, con Dalìa che lo seguiva.

"Dobbiamo andare di qua" Disse David riferendosi a Dalìa.
"Non ho bisogno che tu mi segua. Puoi andartene"
Dalìa avanzò il passo, quasi correndo e scappò via.

David non disse una parola, ma la seguì silenziosamente per tutto il tragitto, lei non si accorse di lui, ma una volta entrata nella sua stanza, David andò via, controllando addirittura se la porta l'avesse chiusa bene.

Dalìa - Una strega nascosta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora