Chapter 5

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Dopo 5 giorni ci sarebbe stata la seconda giornata degli europei contro la Svizzera e quindi tutti i giocatori dovevano prepararsi. Ogni giorno facevano 3 ore di allenamento e io partecipavo sempre. Un giorno, durante gli allenamenti, Federico non trovava la sua borraccia con l'acqua ed era vicino a me. Lo vidi cercarla senza risultati e quindi lo chiamai per dirgli che era vicino a me. La venne a prendere e rimase a fissarmi e io lo stesso. Papà lo richiamò subito in campo facendo una faccia un po' arrabbiata. "Vado" mi disse e io non dissi nulla.

Io parlavo di tutto alla mia migliore amica Miriam e gli raccontai anche di tutto quello che succedeva con Fede, ovvero che mi piaceva, ma lei era l'unica a saperlo. Tornati in hotel andai a farmi una bella doccia perché la giornata fu davvero molto calda. Lasciai il mio cellulare sul letto ma dimenticai di spegnerlo, mannaggia alla sospensione dopo 30 minuti. Alla mia porta bussò Nico ma essendo in doccia non lo sentii e quindi aprì la porta preoccupato. Sentì la doccia accesa e se ne andò, ma ad un certo punto mi arriva un messaggio e lui si girò curioso per vedere chi fosse. Era Miriam che rispose ai miei messaggi su Fede. "Vabbe dai che forse scatta qualcosa tra voi due" mi scrisse lei e Nico lesse tutta la chat. Uscì dalla doccia e mi ritrovai Nico in camera che stava leggendo i messaggi. "Ridammelo, ma che fai?" gli urlai contro riprendendomi il telefono.
Nico:"Stai tranquilla non gli dirò nulla"
Io:"Ma di cosa parli?"
Nico:"Ho letto tutto, e ti chiedo scusa, ma so che ti piace Fede"
Io:"Dai ma che cazzo, perché non ti fai i fatti tuoi?"
Noco:"Dai stai tranquilla non gli dirò nulla, promesso"
Io:"E dovrei crederti? Sei il suo migliore amico e non gli dirai nulla?"
Nico:"Quanta poca fiducia"
Io:"Me lo prometti?"
Nico:"Promesso"
e fece il gesto del giuramento.
Io:"Scusa ma perché eri in camera mia?"
Nico:"Per il phon che ti avevo prestato"
Io:"Dovrei ancora usarlo. Pleaseeee"
Nico:"Va bene tienilo, ripasso dopo"
Io:"Thanks"
Se ne andò e io a momenti svenivo dall'imbarazzo, come potevo fidarmi del suo migliore amico? Gli avrebbe detto sicuramente tutto.

La sera a cena mi sedetti vicino a Nico così da tenerlo sott'occhio, anche se comunque poteva dirglielo in qualsiasi momento. Mentre parlavo con lui ogni tanto notavo che Fede mi stava guardando, quindi imbarazzata mi giravo verso Nico e lui mi faceva una faccia tipo da tanto-lo-so-che-vorresti-guardarlo e cavolo se aveva ragione. Mancavano due giorni alla partita ed ero super contenta perché sapevo che l'Italia avrebbe vinto, anche perché io ero lì per il calcio e non di certo per innamorarmi di Fede.

𝚄𝚗𝚊 𝚟𝚒𝚝𝚊 𝚊𝚌𝚌𝚊𝚗𝚝𝚘 𝚊 𝚝𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora