Chapter 14

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La partita continua 

Dopo 10 minuti dal goal di Federico, Matteo Pessina, con la sua agilità, fa un goal che ci porta a 2-0 per l'Italia. La partita prosegue con diversi tentativi da parte di tutta la squadra, ma dopo pochi minuti arriva un goal dalla squadra avversaria che il nostro Gigio non è riuscito ad evitare. La partita si conclude con 2-1 per noi e così prosegue il cammino dell'Italia negli europei. La prossima partita è contro il Belgio e si giocherà a Monaco. Tra 5 giorni abbiamo l'aereo per Monaco e devo ancora riordinare le cose da portarmi a Monaco.

Tornati la sera in hotel festeggiamo la vittoria con un brindisi e sventolando bandierine del tricolore. Agito troppo la mia bandierina e di sbaglio la faccio arrivare dritta nell'occhio di Federico che è puntualmente dietro di me.
Io:"Oddio Fede scusaaa!"
Fede:"Ahia, brucia tantissimo"
Io:"Davvero, ti chiedo scusa. Vieni in bagno, ci mettiamo un po d'acqua" gli dico accompagnandolo alla toilette.
Nello specchio del bagno trovo dei dischetti di cotone, ne prendo alcuni ed inizio a bagnarne uno, glielo appoggio sull'occhio e glielo reggo con la mano.
Io:"Davvero, mi dispiace tanto, non so come scusarmi"
Fede:"Ma no, stai tranquilla, non fa nulla"
Io:"Ti ho appena cecato un occhio e mi dici che non fa nulla?"
Fede:"Ma si, stai tranquilla, è già passato"
Faccio una faccia un po triste e provo a levargli il cotone.
Io:"Risciacqua un po l'occhio e dovrebbe passare"
Fede:"Grazie mille"
Io:"Ma scherzi? È il minimo"
Mi fa un sorriso e si ribagna l'occhio.

Tra tutte le persone di questo mondo proprio lui dovevo cecare? Mi sorride e usciamo dal bagno insieme. Ci vedono Ciro e Lorenzo e si mettono a ridere come due scemi, chissà che stanno pensando. No ok non voglio saperlo.
Ciro:"Che avete combinato?" Dice Ciro con uno sguardo maligno
Fede:"Cretino niente"
Io:"In realtà gli ho cecato un occhio" Affermo abbassando la testa dall'imbarazzo.

Corro da Miriam a raccontarle tutte e anche lei si aggiunge al club delle risate.
Io:"Ma che ridi? Cretina ho fatto una figura di merda"
Miri:"Vabbe lui ha detto che non fa nulla quindi vai tranquilla" Dice continuando a ridere
Io:"AMO NON AIUTI"
Miri:"Ok scus.."
Torniamo ogniuno nell proprie stanze e andiamo a riposare dopo questa lunga e stancante giornata.

Entro nella nostra stanza e mi accorgo che c'è una maglia troppo grande per essere mia o di Miriam. Ragiono un secondo e mi rendo conto che potrebbe essere di Federico dato che è stato da noi ieri notte. Non è il migliore dei momenti per dargliela quindi la piego e la appoggio sulla mia valigia. Vado a struccarmi e a mettermi il pigiama, Miriam fa lo stesso. Ci allunghiamo sul letto e prendiamo sonno in un baleno. Ups non le ho detto della maglia, vabbe glielo dirò domani mattina.

Spazio autrice:
Ecco a voi il secondo capitolo della giornata. Spero vi piaccia anche se è un po corto. Fatemi sapere se vi piace la storia con una bella stellina, grazie e zao. <3

𝚄𝚗𝚊 𝚟𝚒𝚝𝚊 𝚊𝚌𝚌𝚊𝚗𝚝𝚘 𝚊 𝚝𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora