Capitolo 12

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cercai di alzarmi ma le gambe mi tremavano e mi facevano male, mi rimisi in fretta i pantaloni e strisciai verso l'angolo della stanza.

dabi: non aver paura tesoro, voglio solo farti capire chi sono io

si inginocchiò davanti a me prendendomi le guance e baciandomi, rimasi immobile per la paura ma lui non si fermò, mi accorsi solo dopo che se restavo così sarebbe peggiorato tutto quindi lo spinsi via e lui cadde bloccandosi con i gomiti

dabi: ma guarda come sei diventata forte

fece una risatina inquietante tenendo lo sguardo basso sul pavimento

dabi: non mi piace il tuo atteggiamento

scattò in ginocchio davanti a me prendendomi i polsi

dabi: tu non hai capito chi comanda qui!

mi urlò in faccia e io strinsi gli occhi per non guardarlo

dabi: guardami in faccia!

mi strattonò e mi unì i polsi tenendoli entrambi con una mano, poi con l'altra mi prese la spalla e mi avvicinò a lui talmente tanto da far toccare la punta del suo naso con la mia

dabi: ascoltami, la prossima volta che fai quello che vuoi ti faccio rimanere in questa stanza a vita

mi spostò la mano dalla spalla a dietro il collo e poggiò la sua fronte sulla mia

dabi: di chi sei tu?

avevo paura ma non volevo farmi sottomettere da dabi

t/n: d-di nessuno

strinsi le palpebre e i denti sentendo le mani di dabi che mi stringevano il collo e i polsi

dabi: lo ripeto che magari non hai capito,di chi sei tu?

t/n: di shoto!

avevo fatto una cazzata, e me ne ero accorta solo dopo quando i polsi iniziarono a bruciarmi da pazzi e il collo era come se stretto da una corda, aprii gli occhi e vidi Dabi che mi mandava in fiamme i polsi, non c'erano tante fiamme ma abbastanza da lasciare una ustione.

dabi: vallo a dire a shoto chi ti ha fatto questo

strinse la presa sui pugni ed io urlai io un modo orrendo. Tolsi i polsi cercando di spegnerli sulla maglia ma non si spegnevano, Dabi si alzò e uscì dalla stanza poi torno dopo qualche secondo con un secchio d'acqua e io ci infilai la mano dentro facendo spegnere il fuoco ma i polsi continuarono a farmi male quindi vidi nero e mi accasciai a terra. 

Mi svegliai qualche ora dopo, lo avevo capito poiché me lo aveva detto Dabi, lui era seduto davanti a me e io avevo un vestito tutto bianco e dei braccialetti che mi sembravano molto costosi, guardai Dabi e poi guardai i miei polsi che erano viola

Dabi: il bianco ti dona...

Mi mise una mano sulla guancia e io la tolsi subito, avrei voluto avere il tempo di urlargli contro ma lui mi tirò uno schiaffo prima che avessi potuto dire qualcosa

Dabi: stavo pensando che potresti restare qui per sempre tanto nessuna sentirà la tua mancanza

Mi baciò ed io lo scalciai via ma lui mi afferrò la caviglia e mi tirò un pugno sul naso

Dabi: tu non hai ancora capito chi comanda 

Mi tenne ferma per i capelli e mi baciò di nuovo, avevo cercato di allontanarlo ma più ci provavo  e più lui mi stringeva la caviglia facendomi male quindi avevo perso le speranze.

a luna piena ||dabi x reader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora