Tutto era già pronto in valigia.
Affrontai il viaggio, e in men che non si dica arrivai all'aeroporto di Tokyo. Seguì le persone del mio stesso volo per cercare di capire dove andare, uscimmo da una grande porta e improvvisamente trovai davanti a me una sfilza di persone che cercavano i loro parenti/amici appena atterrati.
< (T/N)!! > sentì urlare tra la folla.
Chi poteva essere se non lui, quell'albino con la benda.
Mi precipitai subito da lui. Era così bello conoscere qualcuno di lì.
G: < Sono qui da un'ora, non sapendo quando atterrasse il tuo aereo > sembrava così stanco di sé stesso, mi faceva ridere quel bastardo.
G: < pronta per conoscere i tuoi compagni? >
Io annuì leggermente. Neanche il tempo di sbattere le palpebre e mi ritrovai davanti una porta. Lo aveva fatto di nuovo- quella cosa impossibile intendo- come quella volta in chiamata. Mi guardai in dietro confusa. Accanto a me si trovava Gojo con il cellulare in mano.
G: < Ma prima pensiamo al tuo esame >
"Esame?? Ma se ero appena arrivata e non sapevo nulla! Come potevo dare un'esame?!"
Entrammo insieme in una stanza buia.
?: < Quella di cui mi parlavi? >, ci trovammo un'uomo piuttosto alto e cupo davanti.
L'albino gli annuì.
?: < Perché vuoi fare parte di quest'istituto? > disse rivolgendosi a me.
Accanto aveva un sacco di finti animali di stoffa, credevo fossero troppo carini, fin quando uno non mi colpì dritto nell'occhio destro.
Mi colpì ripetute volte.
"Quello era un'esame?"
Dopo poco fortunatamente capì le intenzioni dell'uomo e gli diedi la risposta che cercava, mentre bloccavo gli attacchi di quell'animali di stoffa con il mio lupo. Ne uscì come studentessa di quell'istituto e anche con qualche livido addosso.
Gojo poi, decise subito di portarmi in cortile, sembrava che non potesse più aspettare.
G: < Stanno arrivando!! > disse. Sembrava più allegro di quanto avrei dovuto esserlo io, che invece mi massaggiavo l'occhio dolorante.
Mi voltai e vidi due ragazzi scendere dalle scale.
< Senseeeii! > urlò il ragazzo con i capelli rosa.
L'albino si voltò.
G: < (T/n) questi sono i tuoi compagni!! Tranquilla, più tardi andremo a prendere un'altra ragazza come quarto stregone di questo primo anno, così saremo al completo!! > disse mentre si dirigeva dai ragazzi.
I miei compagni maschi... che imbarazzo se pensavo che fossi appena tornata da quell'esame ed ero davvero in disordine... anche perché loro onestamente non erano male. Ok, so di non essere venuta qui a Tokyo per iniziare a farmi strane idee e trovarmi il ragazzo, ma loro non erano affatto male, soprattutto il corvino, attirava la mia attenzione, così gli concessi qualche osservata in più col mio occhio buono.
I: < Io sono Itadori Yūji, è un piacere!! >
Gli annuí con un sorrisino.
G: < Itadori è molto bravo nella forza fisica, potrebbe aiutarti tanto con quella > aggiunse soddisfatto.
Poi cessò il silenzio. L'albino guardò il corvino.
M: < sono Megumi... Megumi Fushiguro > disse subito, annoiato.
"Fushiguro? Quindi era lui quello di cui parlava quella volta il sensei." Pensai.
G: < Lei è (T/n) (T/c)!! Itadori, va a mostragli l'interno, portala in camera sua e aiutala a portare la valigia >
Il ragazzo annuì e io lo seguì.
Megumi's pov
Rimasi da solo con l'albino mente itadori accompagnava quella nuova. Sicuramente era appena tornata dall'esame col preside, si copriva l'occhio destro, forse le faceva ancora male. Notavo con la punta dell'occhio che ogni tanto mi osservava, forse era solo perché ci stavamo conoscendo, ma non mi dispiaceva.
G: < Anche lei ha uno Shikigami, ha scoperto cosa fosse da poco. Aiutala, Megumi. > mi sussurrò. Suonava come un ordine.
Mi dava il mal di testa, ogni volta portava all'istituto persone che non sapevano neanche che cosa fossero le maledizioni, per poi lasciare che loro, confusi, ci facessero domande a noi studenti più esperti, perché Gojo dimenticava pure di dirgli che eravamo stregoni e che studiavamo le arti occulte.
Notò il mio guardare altrove, e mi schioccò due sue dita davanti alla faccia.
G: < Ma mi stai ascoltando? > disse infine, portando la sua faccia davanti la mia.
(T/n) 's pov
Passarono due ore dal mio arrivo, l'occhio era decisamente molto meglio e avevo già fatto amicizia con Itadori. Ora invece mi stavo preoccupando di sistemare i miei vestiti e le mie cose in giro per la camera. Mi butto sul letto esausta, credendo di aver finito, quando sento bussare alla mia porta.
Apro e mi trovo Itadori davanti, con dietro Fushiguro. Non so perché ma alla sua vista cercai di mettermi il più composta possibile.
I: < Dobbiamo andare a prendere il quarto stregone, vieni? >
Annuì nervosamente e lasciai che la porta della stanza si chiudesse alle mie spalle, per poi seguire i due ragazzi.
*****
N: < Nobara kugisaki!! E... ODDIO!! Si!! C'è una ragazza con me! Menomale, sti due sembrano dei deficienti. > disse rivolgendosi ai due ragazzi.
Azzardai una leggera risata, anche se me ne pentì subito. Tutti si girarono a guardarmi.
N: < Ma che carina!! >, le mie guance diventarono rosse. Itadori si mise a ridere subito dopo averla sentita, diceva che era contagiosa, e quindi senza alcun apparente motivo iniziammo a ridere insieme.
Notai poi che Megumi mi stava guardando.
Così mi bloccai ad osservalo.
Non mi guardava come aveva fatto un quando ci siamo visti la prima volta...
Ora sembrava.
Imbambolato.
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bitter-sweet [Megumi Fushiguro x reader]
Fanfiction[Megumi Fushiguro x fem reader] Interessata all'avvistamento di varie creature strane che da sempre hanno segnato um confuso lasso di tempo della tua vita, decidi finalmente di approfondire al meglio. Vai a Tokyo e inizi a studiare le maledizioni in...