Passarono due settimane dal mio arrivo all'istituto. Varie cosa cambiarono da allora; imparai molte cose sulle maledizioni e ormai sapevo utilizzare a pieno il mio Shikimani. Gojo diceva che c'era ancora un po' tutto da migliorare, gli davo ragione, anche se sapevamo che nell'ultimo periodo avevo fatto grandi passi avanti. In più, sempre riguardante il mio apprendere, ogni tanto mi allenavo con Itadori. Era divertente allenarsi con lui, e oltre a migliorare il mio attacco, la mia difensiva e la mia tecnica nel combattimento corpo a corpo, eravamo diventati ancora più amici. Stessa cosa per Nobara, avevamo i dormitori accanto e molte volte mi capitava di passare giornate intere da lei per parlare, chiederci consigli o semplicemente spendere un po' di tempo insieme.
Con Fushiguro invece... diciamo che speravo andasse meglio. Non era successo nulla tra noi, per carità, ma lo sentivo distante. So che non potevo pretendere chissà che cosa, anche perché tra noi due non c'era nulla, ma mi mancava un po' vedere le sue guance rosse di quelle poche volte quando parlavamo. Ogni tanto mi capitava di vederlo pure quando mi allenavo con Itadori, beh, in realtà lo vidi solo le prime volte e non sembrava molto contento, sembrava quasi infastidito, quindi rimaneva poco e subito se ne andava. Forse non gli piaceva che passato tempo con il suo migliore amico, forse non mi sopportava per questo. Gojo-sensei diceva spesso che Megumi doveva aiutarmi a sviluppare la mia tecnica per lo Shikigami del lupo, ma per un motivo o per un altro, rimandavamo entrambi.
Perfino oggi dovevamo avere lezione insieme, ma la rimandammo all'indomani perché Nobara ci aveva chiesto di uscire tutti insieme. E dato che Gojo ci aveva dato la giornata libera, se ne approfittava per la sua solita uscita settimanale per andare a fare shopping.
Nobara non sapeva ancora nulla di quello che pensavo su Megumi... non che non mi fidassi di lei, anzì, non sapevo se ne valeva la pena dirglielo o meno. Non erano chiari i miei sentimenti, dicevo sempre che quel corvino attirava la mia attenzione, ma non sapevo neanche io che cosa volessi dire veramente, quindi decisi di lasciare l'argomento per quando ne sarei stata sicura.
Quel giorno quindi, sotto obbligo di Nobara, andammo tutti e quattro a fare shopping in un centro commerciale. Megumi non era particolarmente felice per questo, la sua faccia diceva che era stato chiaramente obbligato. Mentre Itadori non si staccava da Nobara un secondo, sembrava divertirsi anche più di me.
N: < Entriamo qui? >, indicava un negozio di costumi da bagno. Le luci di quel negozio erano abbastanza forti, e poi, il complesso generale mi metteva a disagio.
Io feci un passo indietro e scossi la testa.
< Io passo, queste luci mi danno il mal di testa >
Inizialmente Nobara mi guardò un po' male, ma in effetti non poteva darmi tutti i torti.
N: < Va bene, tranquilla. Itadori tu però vieni con me, ho bisogno di una visione maschile qui dentro... e poi potremmo prendere pure qualcosa per te >, lui la seguì senza pensarci due volte.
Loro entrarono, non c'era neanche bisogno di chiederlo a Megumi, era ovvio che sarebbe rimasto fuori, non li piacciono questo tipo di cose. Così ci ritrovammo da soli, fuori da quel negozio.
M: < Anche a te non piacciono queste cose? > chiese curioso.
< Mh... diciamo che questo negozio non faccia per me >, non so, forse l'idea dei costumi da bagno mi mette a disagio, li collego al fatto di dover mostrare il mio corpo... e questo non mi era mai piaciuto.
M: < Perché? > sembrava insistere nel voler parlare con me.
< Queste luci mi danno fastidio, e poi... non mi piace molto il mio corpo, quindi anche se trovo qualche costume che mi piace, non penso di concedermi mai l'occasione di metterlo > risposi sinceramente, guardando in basso.
Lui mi guardava.
M: < Vuoi provare in un altro negozio? Magari ne trovi qualcuno che ti piace e.... non so, magari ne compri qualcuno >, si stava riferendo ancora ai costumi da bagno e questo non con cambiava molto la mia visuale su essi, ma il modo in cui me lo aveva chiesto... sembrava quasi che gli interessasse... di me?
M: < Verrò con te se vuoi >
Continuai a guardarlo e a quelle parole diventai rossa.
Megumi 's pov
Non sono il tipo che fa queste cose. Ma lo feci per (T/n), sembrava un po' giù di morale e credevo che in qualche modo potessi farla sorridere. In queste settimane non riuscivo a smettere di pensarla. Non ci siamo parlati tanto e abbiamo mantenuto davvero le distanze, maggiormente era colpa mia, mi rendevo conto di essere più distaccato, ma volevo solamente capire che cosa mi stesse prendendo. Non che l'abbia ancora capito... ero diventato strano da quando c'era lei. Ricordo ancora quanto mi sono arrabbiato con Itadori quando la prima volta vidi che passava tempo con lui per gli allenamenti.
Avrei voluto essere io al posto suo.
Forse ero un po' geloso.
Mi fermai davanti ad un altro negozio dove vendevano costumi da bagno.
< Entriamo qui? > chiesi tranquillo.
Lei annuì leggermente con un sorrisino in faccia, sembrava un po' imbarazzata. La feci entrare per prima, un po' per cortesia e un po' perché stavo iniziando ad arrossire e non volevo mi vedesse.
La aiutai nel cercare qualcosa che le piacesse, fino a capì che era interessata ad uno.
< Ti piace? >
Annuì lei rossa in faccia.
< Vuoi provarlo? >
Guardò verso i camerini per vedere se ci fosse qualcuno, ma erano deserti.
< Non c'è nessuno. Tu vai, io aspetto qui. > le dissi con un leggero sorriso per rassicurarla.
(T/n): < P-puoi venire con me? Nobara dice sempre che cerca un parere maschile sulle cose che indossa... > si capiva che era in imbarazzo e non potevo dire il contrario su di me, ma accettai.
Lei entrò e io presi il cellulare, nel frattempo che aspettavo lì davanti.
*schermo del cellulare*
Itadori
Dove sei?
""Sono con (T/n)"" risposi ""Tra un po' veniamo noi, voi state tranquilli""
Onestamente volevo restare un po' di tempo ancora da solo con lei. Ci saremmo uniti dopo agli altri.
Appena mandai il messaggio sentì la tenda del camerino spostarsi e (T/n) uscire.
Era tutta rossa in viso, si copriva l'addome.
Rimasi in silenzio ad osservarla, mi eccitava, mi piaceva.
Non avevo spazio per la mia gelosia, non mi importava se qualcuno potesse vederla, in quel momento eravamo solo noi due.
Diventai rosso da morire e lei non fece altro che notarlo.
< S-s-stai b-benissimo > balbettai.
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bitter-sweet [Megumi Fushiguro x reader]
Fanfiction[Megumi Fushiguro x fem reader] Interessata all'avvistamento di varie creature strane che da sempre hanno segnato um confuso lasso di tempo della tua vita, decidi finalmente di approfondire al meglio. Vai a Tokyo e inizi a studiare le maledizioni in...