Capitolo V: Maledizioni

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Una volta riuniti tutti, fummo portati dal sensei in un luogo dove Itadori e Kugisaki entrarono da soli per esorcizzare delle maledizioni. Io, Megumi e Gojo-sensei rimanemmo fuori ad aspettarli.

M: < Sicuro che non dovrei andare anche io? > chiese Fushiguro al sensei.

Prima di arrivare, Gojo aveva già detto i due che sarebbero entrati. Voleva testare meglio le abilità di Itadori e vedere come se la cavava Nobara, credeva che insieme facessero un'ottima squadra.

G: < Non ti sei ripreso ancora del tutto, meglio non rischiare > rispose secco.

Da quel che avevo capito, Megumi-chan si era fatto male mentre combatteva per salvare il culo a Itadori, che aveva ingerito una specie di feticcio chiamato Sukuna. Non capivo molto bene questi termini ancora, c'erano molte cose che non mi erano chiare, ma d'altronde, questo era il mio primo giorno e non potevo pensare di sapere già tutto.

M: < Si ma Itador- >

G: < Ci sarà Nobara con lui > rispose prima che il ragazzo potesse finire.

I due si allontanarono leggermente. Sentivo le loro voci come un brusio lontano , fin quando la mia attenzione venne concentrata su dei cassonetti dell'immondizia. C'erano delle buste poggiate a terra, notavo che si muovevano. Istintivamente feci un leggero passo indietro.

Ma quelle buste continuavano a muoversi.

Fin quando...

Uscì una di quelle.... quelle creature lì... una maledizione.

< G-Gojo s-s-sensei > chiamai mentre iniziavo ad indietreggiare.

Attirai l'attenzione dei due, che non si mossero dal loro posto attuale.

G: < Tranquilla (T/n)! È solo una maledizione di secondo livello inferiore >

Deglutì.

G: < Esorcizzala >

Sobbalzai.

Esorcizzarla? Io?? Non avevo neanche la minima idea di come fare!

Ma decisi di calmarmi.

Sospirai.

< Va bene, sensei > risposi nervosa, anche se cercavo di dare l'aria più tranquilla possibile.


Megumi's pov

Sembravo l'unico d'intralcio, tutti erano occupati con delle maledizioni, mentre io dovevo stare con l'albino, come se fossi un bambino. Persino (T/n), la ragazza nuova che non sapeva ancora nulla sulle arti occulte, se la stava vedendo con una maledizione. Chissà quanto tempo ci avrebbe impiegato, di solito i nuovi sono sempre molto nervosi e si fanno prendere dall'ansia durante il loro primo combattimento. Beh, non posso dire nulla al riguardo, ovviamente, anche io sono così qualche volta.

Avrei voluto darle una mano, ma sapevo che Gojo non me lo avrebbe permesso, quindi evitai pure di provare. Mi girai dall'altra parte, per non guardare fisso (T/n) che forse la metteva ancora di più in imbarazzo.

Fin quando non sentì Gojo applaudire.

G: < Complimenti (T/n) per il tuo primo scontro con una maledizione! Piuttosto veloce devo dire >

(T/n): < Grazie sensei, spero di averlo fatto bene - ridacchiò - se era tutto questo, è stato più semplice di quello che pensassi! >

Io mi girai confuso verso entrambi, vidi (T/n) avvicinarsi a noi con accanto un lupo... Sicuramente era lo Shikigami di cui mi parlava Gojo. Aveva la stessa stazza dei miei cani divini, anche se aveva il pelo decisamente più corto di quello loro e dal colore che veniva a formarsi se mischiavi quelli dei miei due cani.

G: < Non era per niente male, hai da esserne fiera > aggiunse rivolgendosi alla ragazza mentre accarezzava la testa dello Shikigami.

(T/n) aveva davvero uno strano senso delle maledizioni, aveva ragione l'albino quando diceva che ha più potenziale di quello che crede. Menomale che si trova in quest'istituto.

Gojo poi si allontanò per andare davanti alla porta del locale dove Itadori e Nobara erano entrati, voleva vedere se c'era loro traccia. Così ne approfittai e mi avvicinai a (T/n).

< Hey > dissi. Improvvisamente diventai nervoso, senza sapere il motivo.

Lei si voltò verso di me, sorpresa e mi sorrise.

(T/n): < Oh hey! > rispose.

< Non sono stato molto attento... mi sai dire come richiami il tuo Shikigami > il mio viso diventò rosso nel vedere il suo sorriso, così tentai di nasconderlo grattandomi la guancia o guardando in basso. Ero imbarazzante.

(T/n): < Non ho un vero e proprio modo, ma se riesco a concentrarmi riesco a farlo uscire dalla mia mente > rispose tranquilla, arrossando un po' pure lei dopo averlo visto fare a me.

Non mi sono mai sentito così in imbarazzo nel parlare con una ragazza, non so perché... ma lei sembrava diversa. Forse era colpa di tutti quei colpi in testa che avevo preso combattendo contro le maledizioni, dovevo tornare in me.

Vidi Itadori e Nobara uscire fuori dalla porta insieme ad un bambino e Gojo si avvicinò a loro. Feci cenno a (T/n) e li raggiungemmo pure noi.

Andammo poi a prendere un gelato (idea di Nobara e Itadori), lo offrimmo pure al bambino che poi Gojo accompagnò a casa. Ci trovavamo seduti noi quattro sopra delle scalinate a parlare, anche se  Itadori e Nobara stavano già litigando ad alta voce su chi doveva raccontare la storia  e come avevano salvato il bambino. 

Non li sopportavo, ma alla vista di (T/n) che sorrideva...

Mi sciolsi un po' pure io.  

bitter-sweet [Megumi Fushiguro x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora