Capitolo II: Il mio Shikigami

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Portai il cellulare all'orecchio e neanche il tempo di fare uno squillo, qualcuno rispose.

?: < Sssiii? > disse frettolosamente, dalla voce sembrava un uomo che si rivolgeva con tono molto scherzoso.

< E-ehm, un signore mi ha dato questo numero e mi ha detto che potevo chiedere a lei- > dissi imbarazzata. Iniziavo quasi a pentirmi di quella chiamata.

< Ho visto quel signore combattere contro una creatura strana color verde scuro e con degli occhi molto grandi, non so di per certo cosa foss- > aggiunsi, per poi essere interrotta. < Come ti chiami? > disse la voce. < (T/n) (T/c) > risposi frettolosamente, il suo tono di voce sembra essere cambiato radicalmente, ora sembrava tutt'un tratto serio. 

?: < Dove ti trovi ragazzina? >

"Non sapevo chi fosse. Di certo non potevo dargli la mia posizione così facilmente..." pensai.

?: < Oh! E io sono Gojo, Gojo Satoru. Sono uno stregone >

"ma stiamo scherzando??"

G: < Quella che hai visto era una maledizione, solo noi stregoni possiamo vederle, so che potrebbe risuonarti strano, posso farti capire meglio se vuoi > tornò con il suo tono quasi ironico. 

Non so, forse stavo iniziando ad impazzire pure io, ma ci stavo iniziando a credere. In fondo, anche l'uomo che ho visto combattere sembrava sorpreso appena gli chiesi cosa fosse quella creatura. Così iniziai a spiegare a questo Gojo dove mi trovavo.

G: < Non muoverti da lì > ordinò Gojo, dopo pochi minuti di totale silenzio.

G: < Allora... ti interesserebbe iniziare a studiare le arti occulte in una scuola di stregoneria? > Mentre mi domandava questo, sentì la sua voce molto lievemente lasciare il cellulare e d'un tratto staccare la linea della chiamata. La sua voce adesso si trovava alle mie spalle. Inizialmente non capivo, osservai il cellulare e vidi che la chiamata era stata chiusa, ma continuavo a sentire la sua voce e ancora più chiaramente di prima.

All'improvviso sentì una mano toccarmi la spalla, mi girai di colpo. 

G: < Sono Gojo > disse sorridendo mentre faceva il simbolo della pace con le dita.

Balzai d'un passo indietro. Come ci era riuscito-? Giusto pochi secondi fa... e ora...

Non mi davo spiegazioni. La mia coscienza pensava che fosse accaduto appunto perché fosse uno stregone, ma quella cosa che aveva fatto era lo stesso impossibile per me.

< Tu come- > borbottai con tono confuso.

G: < Cosa sai fare? dolcezza > 

"dolcezza?? Ma questo è rimbambito! Prima parlavamo semplicemente e poi, tutt'un tratto me lo trovo davanti con aria così tranquilla!" dissi nella mia testa.

G: < Con la tua energia malefica, intendo >

Non riuscivo proprio a seguirlo. 

G: < Beh, hai ragione, forse dovrei spiegarmi meglio. > disse mentre si sedeva a terra con le gambe incrociate. G: < Per caso ti rendi conto di saper fare cose "strane" >. Ancora non lo seguivo perfettamente, ma credo di avere la risposta che sta cercando.

< D-da quando sono piccolina, quando riesco a concentrarmi riesco a far uscire un lupo "dalla mia mente". Questo mi aiuta in tutto, mi protegge e non fa altro che seguirmi. Diciamo che mi è molto fedele e fin da quando eravamo ancora "cuccioli", ci allenavamo insieme per migliorare la nostra coordinazione. Ma mia madre dice di non averlo mai visto e diceva spesso che era solo un mio amico immaginario >

G: < Interessante... e, saresti in grado di farmi vedere questo tuo amichetto adesso? > disse velocemente.

Mai nessuno si era interessato davvero a queste cose strane che facevo.

Mi concentrai sul mio obbiettivo... e riuscì a formare il mio lupo. Era di grande stazza, aveva la mia stessa età, il suo pelo non era troppo lungo ed era di un grigio chiaro, e lui era molto molto affetuoso.

Gojo lo accarezzò.

G: < con un po' di pratica, sarete da subito un livello due... proprio come Fushiguro-kun. Questo funziona quasi come i suoi Shikigami. > borbottò fra sé e sé. Io lo sentì lo stesso.

G: < Che ne dici... di fare lo stregone e venire ad apprendere da me a Tokyo? >

Mi fermai un secondo.

Tokyo? Beh, sarebbe stato un sogno per me ritornarci. Ma non sono ancora maggiorenne... e i miei genitori? Certo che iniziavano a nascere molte domande e le preoccupazioni erano infinite. Ma era meglio per me, finalmente potevo dare una vera vita a me e al mio lupo. Diventare stregone? Sembrava tutto così strano, era tutto successo così in fretta e finalmente potevo dare una risposta a tutte quelle mie strane domande su questo mondo.

Onestamente non ci pensai più di tanto.

Deglutì

< Ci sto... Gojo-sensei, voglio diventare uno stregone >

bitter-sweet [Megumi Fushiguro x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora