Capitolo X: Lo scontro

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Gojo annunciò l'inizio tramite dei megafoni messi tra gli alberi.

Partimmo tutti da un unico posto e per i primi minuti d'inizio ci spostammo in gruppo. Megumi aveva richiamato già il suo shikigami del cane come avevamo deciso mentre parlavamo di come avanzare, nei giorni passati. Il cagnolino pensava a guidarci la strada e proteggerci, per questo stava davanti a noi.

Gojo ci aveva avvisato che oltre allo scontrarci tra ragazzi, in mezzo al bosco ci sarebbero stati vari tipi di maledizioni. Il primo lo incontrammo a cinque minuti dall'inizio.

Maki stava partendo diretta per esorcizzarlo ma Megumi la fermò. Il cane aveva visto qualcosa. Da dietro la maledizione spuntò Todo, il quale ricevette un calcio in faccia da Itadori.

Noi continuammo ad avanzare e lasciammo Todo a Itadori, per la forza fisica non c'era nessuno meglio di lui. < Che tipo di donna ti piace? > furono le ultime parole che sentimmo prima di essere già troppo lontani.

Quando ci sciogliemmo, io andai con Panda e Inumaki-senpai. Ce la vedemmo con Muta. Avevamo notato che quelli dell'altra squadra comunicavano tra loro tramite cellulare. Volevamo saperne di più, avevano tutti l'aria strana. Comunicavano con l'alto, Nishimiya si forniva di una scopa per osservare la zona dall'alto e dare direttive ai compagni, così per metterli in svantaggio decidemmo di abbatterla. Megumi richiamo il suo shikigami nue e gli diede un colpo di elettricità facendola precipitare. Nobara l'attendeva all'atterraggio, così da non poterla far scappare, mentre Maki pensava alla sorella Mai. Panda mise KO. Muta, al quale il mio shikigami strappo un braccio per recuperare il cellulare.

Panda continuò a procedere con Nobara. Mentre io rimasi con Inumaki-senpai. Afferrammo subito il cellulare, lui accarezzo la testa del mio lupo indicando che aveva fatto un'ottima lavoro e poi ci mettemmo in contatto con altre persone della squadra di Kyoto. Itadori se la stava ancora vedendo con Todo, mentre Megumi iniziò a combattere contro Kamo.

Io poi notai che avevamo il cane di Megumi attorno, sembrava anche lui non volesse farsi notare. Sembrava ci stesse proteggendo. Che lo avesse mandato Megumi per tenermi d'occhio? Non potevo saperlo. Ero al corrente che al suo cane fosse stato affidato il compito di proteggere tutti, ma lui sembrava proprio non mollarmi mai. Allora ordinai al mio lupo di andare da Megumi, proteggerlo come meglio credeva e non lasciare che si facesse del male.

La nostra squadra di Tokyo era decisamente in vantaggio rispetto alla gemellata di Kyoto. Continuavamo a metterli spalle al muro, e poi, stavamo già per rimettere KO. due di loro. E questo pensiero ci permetteva di proseguire in modo più tranquillo.

Io e Toge riuscimmo a chiamare solamente una persona, nonché Miwa.

Oltre a quel piccolo spazietto del bosco che avevamo colonizzato Inumaki-senpai e io per svolgere le chiamate in modo tranquillo, non sapevamo di per certo cosa stava succedendo agli altri nostri compagni. Tramite quella chiamata riuscimmo a capire che la squadra di Kyoto aveva come obbiettivo uccidere Itadori, alla quale rispose Toge con;

T: < Dor-mi > uno dei suoi ordini.

Poi dal cellulare sentimmo un rumore che equivaleva al corpo di Miwa che cadde a terra in un sonno profondo. Allora ci battemmo il cinque e continuammo a proseguire nello scontro. Corremmo verso gli altri. Volevamo accettarci che tutto andasse per il verso giusto, soprattutto a Itadori-chan.

Mentre ci avvicinavamo agli altri, il cane di Megumi iniziò ad abbaiare. Mi fermai e subito dopo Inumaki fece lo stesso.

Guardammo il cane, ci indicava qualcosa. Ci avvicinammo meglio dove indicava lui, credemmo ci fosse una semplice maledizione o qualcosa del genere, ma quello che vedemmo era ben altro. Davanti a noi si aprì uno scenario di una specie di rami che veniva a velocità verso di noi. Presi inizialmente dal panico scappammo velocemente, ora più di prima volevamo unirci agli altri.

< Ma si può sapere che cos'è?! > chiesi nervosa a Toge. Lui non sapeva come rispondere. Non sembrava essere una di quelle maledizioni di cui ci aveva parlato il sensei.

All'improvviso la nostra attenzione fu attirata dall'altro, nel quale si distese un velo (per gli stregoni era fondamentale mettere "il velo" quando si combatteva contro delle maledizioni, sia per non far vedere ai normali esseri umani che cosa stesse succedendo al suo interno, sia perché favorisce lo scontro allo stregone contro le maledizioni), ma per il nostro scontro con l'altra scuola era stato deciso di non calare nessun velo... quindi c'era qualcosa che non quadrava.

Guardai Toge, il quale ricambio con una sguardo al quanto preoccupato. Salimmo su un tetto e continuammo a scappare. Da sotto vedemmo Megumi con Kamo, confusi, neanche loro stavano capendo cosa stesse succedendo.

M: < (T/n)!! > mi chiamò subito.

T: < Sca- ppa- te! > rispose Toge con un ordine.

Io mi rassicurai alla vista di Megumi con il mio lupo accanto, quindi decisi di non farmi ulteriori problemi e continuare a scappare con Inumaki.

Ad un certo punto ci riunimmo con Itadori e Toge, i quali sembravano molto unti ma allo stesso tempo anche loro erano confusi per quello che stava succedendo. Ci fermammo per capire meglio dove ci trovavamo, volevamo uscire dal lì in qualche modo, chiamare i sensei e magari capire cosa stesse succedendo. Todo disse che i sensei erano già entrati, a parte Gojo. Disse che questo velo fosse stato messo da delle maledizioni di alto livello. Non erano ancora sicuri di quello che stavano cercando, la cosa migliore era non imbattersi in situazioni pericolose.

Dopo questo sentimmo delle urla. Todo e Itadori andarono verso la provenienza di esse.

Io rimasi con Inumaki-senpai.

Quando ad un certo punto, da dietro un cespuglio vidi il mio lupo tornare da me. Era ferito. 

bitter-sweet [Megumi Fushiguro x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora