Capitolo 6.

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James da un periodo era particolarmente felice, anche per il fatto che Tristan era sempre al suo fianco. 

Le cose andavano bene fra loro, ma i rapporti con Connor e Bradley stavano diminuendo. Sapevano benissimo entrambi che il bruno e l'altro biondino sospettavano di qualcosa riguardo a loro, lo si notava. 

Bradley soprattutto, e sarebbe andato infondo alla situazione, finchè non avrebbe trovato una spiegazione a ciò.

Era un caldo lunedì mattina. Nuova settimana, altro lavoro da finire, nuove canzoni, basi, testi. James non ci capiva più nulla.

L'unica certezza nella sua vita ormai era Tristan. Anche lui sembrava stare meglio di quanto stava prima, e James era felice anche per questo.

I due quella mattina si recarono in studio separatamente, sperando chei dubbi di Bradley e Connor su James e Tristan si placassero, perchè avevano paura di dirglielo. Come poteva James dare una cosa così cattiva, al suo migliore amico? Al suo piccolo Bradley che tanto adorava?

Non ce l'avrebbe mai fatta a dirglielo, e chissà per quanto tempo sarebbe andata la cosa.

"James, dobbiamo parlare."

La voce del suo migliore amico, ovvero Bradley, lo distrasse. 
Aveva paura di sapere cosa fosse, sapeva che Bradley aveva capito, e anche troppo.

"Tu stai con Tristan."

Arrivò dritto al punto. Lo sguardo di James vagava per la stanza, controllando se ci fosse qualcuno,, anche se avrebbe desiderato così, almeno interrompevano la loro conversazione.

Non voleva fare del male a Bradley, ma purtroppo è successo.

"James.."
James fece ricadere l'attenzione sullo sguardo del ragazzo, un pò più basso di lui.

"Bradley...io ti voglio bene."

Si limitò a dire James, non voleva dargli una risposta, per paura.

solo per paura.  

"James...anche io te ne voglio, ma ho bisogno di saperlo."

Fu in quel momento che nella stanza entrò Tristan, che forse era proprio l'ultima persona che doveva entrare.

Si accorse di Bradley poi, e lo scruta con lo sguardo, non capendo il perchè dello sguardo interrogativo di Bradley nei confronti di James.

Glielo avrebbe detto, comunque sia.

però era brutto sapere di aver fatto del male a uno dei tuoi amici più cari, e James era una persona fragile, e non sapeva nemmeno mentire.

quanto avrebbe voluto, forse in quel momento gli sarebbe stato utile certamente.

Bradley era un ragazzo dolcissimo, che non meritava nessuna sottoforma di dolore..eppure...stava accadendo, che proprio lui stesse male.

HEEEEEI

MI SONO ASSENTATA PER UN LUNGO PERIODO OMG, VI SONO MANCATA EHEH I KNOW.

OKAY FRANCESCA SII SERIA. SCUSATEMI SE IL CAPITOLO E' CORTO, MA DOVEVO AGGIORNARE, E SONO DUE MESI CHE NON LO FACCIO ((AGGIORNARE INTENDO EH)) E SONO LE 00.30, E HO SONNO CAPITEMI.

STO CROLLANDO SULLA TASTIERA DEL PC, E SE CI SONO ERRORI GRAMMATICALI SCUSATEMI, MA STO LETTERALMENTE DORMENDO IN PIEDI. 

VI VOGLIO BENE BELLI ((PENSO CHE CONTINUERO' QUANDO IL CAPITOLO ARRIVA COME MINIMO A 10 VOTI E BOH, 10 COMMENTI )) SOOO..

BYEEE.

-Francesca xx

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 13, 2015 ⏰

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