Scomposta. Mi sento così. Niente da spiegare o tutto da spiegare. Guardo la vita da vari punti di vista, che poi in realtà sono i piccoli pezzettini che compongono quella parola. Mi ci vuole un po', per continuare a scrivere ciò che sento, dico. Quando si tratta degli altri riesco a definire in poco tempo le loro caratteristiche e i consigli che posso dare per qualche eventuale richiesta. Ma quando si tratta di me, no. Non riesco. Non riesco a descrivermi in una sola parola. Forse "scomposta" è una delle tante. E' una di quelle parole un po' strane. Sì, perchè la gente non ci fa caso a questa parola. Si limitano a guardare quanto tu possa essere "bello", "simpatico", "altruista" e "amichevole". Aggettivi che valgono molto, se considerati sotto più aspetti. Ma quella parola la ignorano. E questo chissà perchè...boh. Fa paura, forse. Anzi, senza forse: fa paura. Anche io stessa ho paura di essere scomposta. Ma mi sento così, io. Ci sono tante persone nel mondo, e altrettante nel Mio. Ma sembra che solo io tra queste riesca a pensare alla felicità dei miei cari tanto quanto alla mia. Da questo ho imparato che non devo dipendere da nessuno. Che devo costruirmi da sola e attraverso le risorse che ho intorno, senza permettere che queste se ne approfittino di me. Poi mi sento scomposta perchè sento che ho un'anima che brucia. Brucia di rabbia per le ingiusizie della vita, e di delusioni a causa di perdite di persone che ho amato. La delusione di tanti anni spesi a volere il bene di alcune persone che mi hanno trattato come un'alternativa. Devo dire che nella mia anima c'è anche una parte ancora intera: quella dove vagano i sogni, le speranze, la forza e il coraggio, i quali utilizzo ogni giorno per attenuare l'inevitabile dolore. E' che prima mi ritrovo fuoco e fiamme, subito dopo fumo e cenere. E' paradossale come il mio stato d'animo possa cambiare anche nell'arco di un secondo, però quello che rimane sono le macerie di una ragazza che nonostante tutto è ancora in piedi. So di non essere una persona infelice, perchè ce ne sono di persone che soffrono tanto. Però io sono ancora qui, dopo aver sopportato anni di ingiustizie, alternative e delusioni. E sono qui, che penso a tutto: a quanto le parole abbiano il potere di cambiare qualcuno, a quanto l'amore sia ovunque nella vita, non solo nelle persone, ma anche nelle nostre passioni, a quanto noi tutti abbiamo il bisogno di essere capiti, accettati e amati, a quanto ascoltare, leggere e scrivere siano fonti di ricchezza, ma non di soldi, di cultura e maturità. Ascolto le persone, leggo storie, scrivo di me, di noi. In tutto quello che faccio ci metto la mia anima, ed è quello che continuerò a fare sempre. Mi sento scomposta, si, ma tu eri fonte della Mia ricomposizione. E non so come tu ne sia stato capace, so solo che quando le persone ti entrano dentro, non ne escono più. Possono anche spappolarti il cuore all'interno, ma di uscire non se ne parla. Tu mi hai inondato di brezza leggera ma efficace per rendermi sicura. Questo l'han fatto tutti quelli che sono entrati nella mia vita, hanno passeggiato un po' e poi sono spariti. Alcuni sono rimasti, i più coraggiosi, forse quelli che hanno avuto meno paura di abbracciare il mio fuoco e restare per assicurarsi di non bruciarmi troppo. Beh, è così che mi sento. Il desiderio che esprimo ad ogni mio compleanno, ad ogni stella cadente, è quello di incontrare chi sappia leggere i miei scarabocchi, nonostante questo restarci e amarmi come si ama il cielo, perchè non ci si stanca mai di guardarlo in ogni sua sfumatura diversa di giorno in giorno. Ecco, ti dico che qualsiasi cosa succederà, tu hai scavalcato gli scarabocchi e ne hai fatto di me un bellissimo romanzo. Questa sono io, attenti a chi vi entra, perchè potreste rimanerci per tutta la vita.
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Storia di una storia
DragosteÈ la storia di una storia. La storia di ciò che si è vissuto. La storia di ciò che non si è vissuto. La storia di ciò che si vorrebbe vivere. La storia di certezze, dubbi, paure, speranze, coraggio, forza. Niente da spiegare. O tutto da spiegare.