Capitolo 06

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I suoi contatti con Hizashi si interruppero per circa due giorni. All'inizio pensava di averlo offeso, poi si era ricordato di una conversazione con Oboro, durante una cena, e aveva realizzato che in quei giorni lui sarebbe stato via per lavoro con alcuni colleghi.
Non gli interessava che non lo avesse avvisato, anzi. Forse ribadire quel concetto aveva rimesso in chiaro le cose, e avrebbe potuto continuare a godere di quella situazione senza quel peso sullo stomaco.
Questo pensava, mentre si sgolava il terzo drink della serata in quel bar.

Era da diversi mesi che non ci metteva piede, esattamente da quando aveva iniziato quella strana "relazione" con il biondo.
Una volta si poteva dire fosse un habitué, un assiduo frequentatore del sabato sera.
Avrebbe fatto a meno di tornare in quel posto, ma era dalla mattina che sentiva il bisogno di un piccolo ritorno alle origini.

Prese il bicchiere di vetro in mano, girandosi verso il centro della sala: era pieno di uomini, praticamente di tutte le età; solo i giovanissimi, per fortuna, evitavano quel bar.
Fece un rapido check dei volti, molti dei quali si scoprì essere già conosciuti, e tornò a voltarsi verso il bancone, ordinando un altro drink.

Passarono però solo pochi minuti prima che qualcuno si avvicinasse a lui, scostandogli una ciocca dal viso e portandogliela dietro l'orecchio, scoprendo la piccola cicatrice proprio sopra allo zigomo.
Volse lo sguardo, lasciandolo fare.

Era un bel ragazzo, probabilmente poco più grande di lui; una camicia nera fin troppo elegante per quel posto, e dei bei pantaloni, stretti alla vita da una cintura in pelle.

«Perdonami, solitamente mi presento prima di toccare i capelli a un bell'uomo.» Sorrise, neanche con troppa malizia in realtà.
Era un tentativo di approccio un po' misero, ma doveva ammettere che quel viso e quella presenta lo intrigavano abbastanza da sorvolare quel piccolo dettaglio.

«Satoru, piacere» Mimò un piccolo inchino, facendo ondeggiare il ciuffo di capelli castani.
«Aizawa» Disse semplicemente, tornando al suo bicchiere.
Il nuovo arrivato sorrise, sedendosi sullo sgabello a fianco del suo.

«Sei un tipo di poche parole, eh?» Fece un cenno al barista, prendendo un drink, poi continuò a scrutarlo.
«Non sapevo che si venisse qui per parlare.» Si scambiarono uno sguardo eloquente, e a quel punto l'uomo si lasciò sfuggire una risata, nascosta in parte dal bicchiere che aveva appena preso in mano.
«Touché.» Ammise, prendendo un sorso della bevanda ambrata.

In quel momento un altro uomo gli si avvicinò, mettendogli una mano sulla spalla in modo non troppo delicato, costringendolo a girarsi.
Era un uomo alto, vestito con una canotta bianca che metteva in risalto il fisico importante; sorrideva, mentre con i piccoli e scuri occhi lo scrutava in ogni dettaglio.
«Aizawa-kun, è un po' che non ti si vede in giro... Avevamo paura avessi cambiato zona...» Sibilò, passandosi la lingua sul labbro e avvicinando il viso al suo.

Il corvino però non si fece prendere alla sprovvista e gli scostò il braccio con non curanza.
«Non penso siano affari tuoi.»
«Che modi! Occhio ragazzo, questo qui si diverte a fare la puttanella...» Disse, rivolgendosi a Satoru. Stava per rispondergli, ma Aizawa lo fulminò con lo sguardo, ed entrambi attesero pochi secondi, finché l'imbucato non se ne andò di sua spontanea volontà, sussurrando qualche commento sul corvino.

«Ti conviene rivolgere la tua attenzione altrove.» Non era ferito dal commento di quell'energumeno, in fondo era la verità. Se bazzicava in quel bar, ogni sabato sera, era solo per rimediare del sesso occasionale; non era uno stile di vita particolarmente invidiabile, lo sapeva bene.
Eppure, la sua incapacità di creare legami l'aveva spinto fino a quel punto, a voler ricercare un filo che lo legasse a qualcuno in qualsiasi modo possibile.
Aveva fatto scelte molto discutibili (proprio come quell'uomo), ma non le rimpiangeva, affatto.

Loving You is a Losing Game [EraserMic AU]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora