Capitolo 03

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Poche volte era successo che si dirigessero a casa di uno o dell'altro assieme, solitamente era solo uno a spostarsi; per questo si sentiva particolarmente irrequieto.
La mano tremava, alla ricerca della chiave giusta tra tutte quelle del mazzo e anche dopo, quando dovette infilarla nella toppa, la coordinazione motoria diede qualche problema.
Shota era dietro di lui, zitto. Non aveva detto una sola parola per tutto il tragitto, men che meno l'aveva guardato o toccato.
«Scusa per il disordine, non mi aspettavo-» Avevano appena varcato la porta, ma con un calcio Aizawa l'aveva immediatamente richiusa, avventandosi subito su di lui e sulle sue labbra.

All'inizio dei loro incontri era stato quasi traumatizzante per lui assistere a quella metamorfosi nel corvino; nel loro piccolo mondo segreto diventava una persona totalmente diversa dal taciturno, ombroso e scorbutico a cui tutti erano abituati.
Certo, rimaneva taciturno, e un po' scorbutico, effettivamente. Ma il modo in cui cercava il contatto fisico con lui, in cui lo guardava... Quello era totalmente diverso.
Lo toccava e lo graffiava in un modo che poteva sembrare rude all'inizio; a tutti quei gesti però lui faceva sempre seguire un bacio, una carezza, un gesto tanto dolce quanto poteva essere brusco quello di Aizawa.
Da qui aveva iniziato a pensare che il corvino in realtà si volesse aggrappare a lui, come in una muta richiesta; tant'è che non aveva mai rifuggito quei suoi gesti.

Si lasciò sfuggire un gemito dovuto a un morso sul collo, appena sotto l'orecchio.
Spostò lo sguardo sul ragazzo, troppo concentrato a tastargli l'addome lasciato scoperto dal crop top per accorgersi di come intensamente lo stesse fissando.
«Aizawa...» Sussurrò il suo nome, attirando la sua attenzione; ne ricevette in cambio un lungo bacio appassionato. Approfittò di quel momento per saggiare nuovamente il sapore delle sue labbra, e per iniziare a sbottonargli la camicia nera, scoprendogli il petto.
Erano ancora in piedi, a pochi passi dall'ingresso; i loro sospiri iniziavano a farsi pesanti, mentre i loro corpi iniziavano a strusciarsi l'uno su quello dell'altro, donandosi reciproco calore.

Il ragazzo era impaziente, più delle altre volte; in poche altre manciate di secondi gli sbottonò i pantaloni, facendoli scivolare giù lungo le sue gambe e facendo poi lo stesso con i boxer.
Le sue mani forti gli afferrarono i glutei, attirandolo a sè e generando in lui una nuova scarica di eccitazione.
Incalzato da quel ritmo, Hizashi svestì il corvino, mentre questi nel contempo lo spingeva con il corpo verso il divano dietro di loro; troppo impazienti per fare il giro, dovettero praticamente scavalcarlo, mentre le loro mani non si davano un attimo di tregua.

Il biondo si ritrovò supino, il corpo alla totale mercé dell'altro.
Solo allora si rese conto di aver ancora addosso il suo crop top, e che Aizawa vi stava passando la sua mano proprio sopra, in un tragitto che andava dal suo petto al ventre scoperto.
A saperlo che avrei ottenuto questo effetto lo avrei messo prima.

Lo aveva capito, dal suo sguardo e da quella foga, che non si sarebbero persi in nessun preliminare.
Afferrò il suo viso con entrambe le mani, avvicinandolo e dando il via ad un altro dei loro baci.

Intanto il braccio di Aizawa vagava sotto il divano, alla ricerca di una piccola sacca per le "emergenze" che sapeva essere lì; ce l'aveva messa lo stesso Yamada, dopo che più volte si erano trovati a dover interrompere, sempre troppo precipitosi nel voler consumare sul divano piuttosto che nella più lontana camera da letto.
Ne estrasse un piccolo tubetto di lubrificante e, tempo qualche secondo, le sue dita erano già dentro al biondo per prepararlo.
Era in quei momenti che anche i tocchi dolci del ragazzo si tramutavano in graffi e gli ansimi trattenuti in gemiti più forti e incitatori.

Non aspettò molto, forse non abbastanza, ma nessuno dei due voleva far durare quell'attesa oltre.
Dallo stesso sacchetto il corvino estrasse un preservativo; inginocchiato sul divano poteva godere della vista sul corpo del ragazzo sotto di lui e sul suo viso, già arrossato e circondato da quei capelli biondo oro.
Fece un cenno con l'indice, a chiamare il ragazzo a sé. Questi si alzò, lentamente, segnando il suo percorso verso di lui baciando e leccandogli l'addome e il petto, soffermandosi qualche secondo di più sui suoi capezzoli, per poi terminare il percorso sulle sue labbra.

Loving You is a Losing Game [EraserMic AU]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora