Capitolo 18

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Pov Allison:

/Mi trovo chiusa in camera di Alex e Christian, sono insieme a James e Gabriel, i nostri fratellini sono di sotto, dove ci sono anche i nostri genitori, sono da pochi usciti dal carcere, ma non si sa ancora per quanto ne resteranno fuori.
Li sentiamo urlare da qui su.
"Siete delle delusioni!" Questa è nostra 'madre' che sbraita come una pazza contro i nostri fratelli e ora si sentono altri rumori che non riusciamo ad identificare.
Mi guardo con Gabri e james.
"Gli stanno facendo la bua?" Dico io con gli occhi pieni di lacrime.
"Ehy piccola no, non piangere, si risolverà tutto te lo prometto" dice Gabriel dandomi un bacino sulla guancia.
Dopo non molto vedo che i miei due fratelli sono distratti, e così io, preoccupata per gli altri, sgattaiolo via dalla stanza, per poi ritrovarmi subito sulle scale che portano in salone, scendo a piccoli passi le scale e noto che in sala non c'è nessuno, quindi sbircio dalla porta della cucina e vedo tutti i miei fratellini in fila davanti i miei genitori
"Ci siamo fatti sempre carico noi delle vostre stronzate, ma adesso basta" dice Alex.
"Non parlarmi così ragazzino" dice nostro padre avvicinandosi minacciosamente a mio fratello, ma tra i due si mette Chris che dice: "Ehy, state calmi, Alex ha ragione, siete liberi di fare quello che vi pare, ma non dovete mettere noi di mezzo"
Nostro padre guarda male tutti i miei fratelloni, sfortunatamente Noah in quel momento si lascia sfuggire una parolina di troppo.
"Che coglione che sei eh, ma non ti vergogni a lasciare 7 figli incustoditi così da soli, pure tu, sei stata e sarai sempre una madre di merda, torna a fare la puttana con questo che ti ritrovi di fianco.
Sapete che vi dico, con loro è solo fiato sprecato."
Fa una breve pausa e ricomincia il discorso
"Per me voi siete morti, ormai già da anni, si può dire che i miei, anzi nostri genitori siano Chris e Alex, quindi dovete solo farvi schifo e vergognarvi nel pensare quanta libertà avete potuto rubare a loro.
Se solo fosse stato dei genitori normali, forse vi avremmo voluto pure bene."
Conclude guardando male sia la mamma che papà, ma quest'ultimo si avvicina a Noah e vedo che stava per alzare una mano, così entro nella cucina.
Appena tutti si rendono conto della mia presenza, mi sento molto osservata e i miei genitori guardano i fratelloni che si stavano avvicinando a me, ma mia madre li ferma.

"Fermí lì, la bambina la prendo io, è mia figlia, e dopo tutte le cose che quel disgraziato ha detto, penso proprio che non vogliate più bambini da accudire, e dato che lei è l'ultima..."

Ci pensa un attimo prima di dirlo, poi lo fa.

"Beh penso che la porteremo in orfanotrofio" finisce la frase con un ghigno malefico sul volto.
"No! Non abbiamo mai detto che non vogliamo accudire i bambini, vi prego, non mandatela li..." dice Christian.
"Beh, se non paga lei, allora cosa dovremo fare?"
"Fateci del male a noi ma lasciate stare i più piccoli" io sentendo quella cosa guardo i miei fratelloni, poi mia madre e poi quello che mi trovo davanti, feci quello che mi disse l'instinto.

Presi il bicchiere di vetro che si trovava davanti a me e glielo scaraventai addosso a mia madre.
Quando mi giro vedo Chris e Alex che sono al quanto scioccati, poi ci sono Noah e Daniel che stanno cercando di non scoppiare a ridere, mentre invece mia madre è scoppiata a piangere dal nulla.

"Adesso basta! Christian prendi la ragazzina e rimettila in camera, poi torna qui e arriveranno le conseguenze di quello che appena successo" urla mio padre

Christian mi prende nelle sue braccia e usciamo dalla cucina, mi guarda al quanto arrabbiato.
"Cosa avevamo detto?! Dovevi restare in camera, non ci devi disobbedire Allí!" Dice dandomi qualche sculacciata.
Poi mi porta in camera e mi fa addormentare.

Non so quanto tempo sia passato, ma quando mi sveglio trovo tutti i miei fratelli riuniti, sono tutti mal conciati, Noah e Dany hanno del ghiaccio in testa mentre invece Chris sta curando delle ferite ad Alex.

"Aia Chris fa male!" Dice Alex lamentandosi
"Lo so amore, lo so..."
"Dite che si sarebbero andati più leggeri se non fosse venuta Allison?" Dice Daniel.
"Beh si, penso di sì.." risponde Christian.../

Mi sveglio di soprassalto, è da giorni che mi perseguita questo incubo, che più che un incubo è un flashback, questa scena della mia vita mi è rimasta impressa molto, e avvolte ripensare che i miei fratelli siano stati menati da nostro padre solo per colpa mia, mi fa stare male.
Controllo l'orario al telefono e vedo che sono le 4:45 di mattina, e dato so che non mi riaddormenterò mai, scendo in cucina, mi faccio un cappuccino per tenermi sveglia e iniziò a piangere ripensando a quella brutta scena.
Sto circa una oretta tra cibo e lacrime, finchè sento dei passi, così mi asciugo velocemente le lacrime e mi ritrovo Christian davanti.

Allison: "buongiorno" dico dandogli un bacino
Christian: "che ci fai già sveglia piccola?"
Allison: "bho, non avevo sonno.."
Christian: "ma se avrai fatto almeno cinque sbadigli da quando sono arrivato?"
Allison: "ma non è vero!" Dico mettendo il broncio
Christian sorride e poi dice: "amore lo sai che se devi parlare io sono sempre qui"
Mi guarda attentamente.
Allison: "come fai a saperlo? Come fai a sapere se c'è qualcosa che non va?" Lo guardo un po' stranita
Chris sorride.
Christian: "beh, vi conosco, a tutti quanti e me ne rendo conto quando siete più strani del solito"

Io così prendo coraggio e gli racconto tutto quanto.

Allison: "mi dispiace se quella volta per colpa mia vi siete fatti male voi per colpa mia, se non fossi mai nata forse le cose per voi sarebbero anche molto più semplici..."

Chris mi guarda sbalordito

Christian: "non pensare mai più una cosa del genere! Tu, come ogni altro elemento di questa famiglia, sei fondamentale, vedila un po' così, siamo tutti pezzi di un piccolo puzzle e dobbiamo cercare di tenerlo sempre unito nonostante tutto quello che succede, ora piccola vai a dormire, ne hai bisogno, e sappi che per noi non sei un peso e che ti vogliamo un mondo di bene"

Detto questo io torno in camera e mi addormento molto più serena di prima

*spazio mio*
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