Pov's Samuel:
*ore 16:30*
Sono in camera mia e sto cercando di fare degli esercizi di matematica, ma con scarsi risultati dato che non ci capisco proprio nulla, così per farmi aiutare deciso di scendere di sotto.Il primo che vedo è Daniel, così chiedo a lui
Samuel: "Ehy Dany mi puoi dare una mano con i compiti?"
Daniel: "piccolo ora non posso, sto facendo una cosa importante che mi servirà a lavoro" dice per poi lasciarmi un bacino sui capelli.
Così vado in cucina, ma vedo tutti indaffarati con almeno uno dei più piccoli, così me ne torno in camera mia, e dopo nemmeno cinque minuti sentì bussare alla porta e si affaccia la mia sorella.
Allison: "ehy piccolo, come mai prima sei sceso ma sei scappato subito?" Dice mettendosi seduta sul mio letto
Samuel: "volevo che qualcuno mi aiutasse con i compiti perché non ci capisco nulla, ma sono tutti occupati" dico sbuffando
Allison: "cucciolo io ti aiuterei pure, ma sai meglio di me che sono una frana in matematica, quindi non ti conviene farti aiutare da me"
Samuel: "tranquilla, non fa niente"
Allison: "magari aspetta un po' che si liberano okey?" Dice, io annuisco e poi lei esce dalla stanza.
In questo periodo mi sento parecchio escluso, nessuno mi calcola più, i più grandi sono sempre occupati a badare i più piccoli, e ovviamente non c'è mai spazio per me; so che è sbagliato, ma è da un po' che ormai mi faccio dei tagli sui polsi e questa cosa per ora non la sa nessuno.
Mentre ero afflitto dai miei pensieri, la porta si apre e vedo la figura di Noah che mi viene vicino.
Noah: "Alli mi ha detto che avevi bisogno di aiuto"
Samuel: "si, non capisco questi" dico indicando gli esercizi
Così Noah si mette vicino a me e mi spiega come si devono fare, e una volta che ho finito tutti i compiti faccio un sospiro di sollievo.
Noah: "ora piccolo puoi fare quello che vuoi"
Samuel: "puoi restare ancora un pochino qui?"
Noah: "certo amore, dai vieni che ti faccio un po' di coccole" dice distendendosi sul letto, cosa che faccio pur io.
Dopo un po' che sono nelle braccia del mio fratellone, mi si alza leggermente la felpa e si intravede uno dei tanti tagli, così mi sbrigo a ricoprirmi, ma ormai è troppo tardi.
Noah: "che cos'hai sul polso Samu?" Dice avendo visto tutto
Samuel: "niente" dico indifferente
Noah: "allora fammi vedere"
Samuel: "no davvero Noah non ho niente" dico cercando di uscire da questa situazione, ma fallendo miseramente quando mio fratello con delicatezza mi prende il braccio, mi tira su la felpa e vede buona parte del mio braccio ricoperta da tagli.
Noah: "cos'hai fatto" dice un po' sconvolto
Io scoppio subito a piangere
Samuel: "io pensavo che voi non mi voleste più bene dato che eravate sempre occupati con i più piccoli e non c'era mai tempo per me" dico piangendo più di prima
Noah: "amore ma come puoi pensare questo, noi vi amiamo più di qualcunque altra cosa, non devi farlo mai più chiaro?" Dice e io annuisco per poi abbracciarlo, e lui ricambia subito
Noah: "so che non vuoi, però ora dobbiamo dirlo anche ai più grandi" quando dice questa cosa io ricomincio a piangere ancora di più
Samuel: "ti prego no..." dico singhiozzando, ma sembra che Noah non mi ascolti, perché mi prende in braccio e si dirige in salone, dove ci sono Christian, Alex e Daniel.
Quando vedono me in una marea di lacrime, subito si preoccupano.
Alex: "Piccolo, che è successo?" Dice prendendomi nelle sue braccia
Noah: "Dai amore diglielo"
Io così mi faccio coraggio e decido di parlare
Samuel: "Io pensavo che voi non mi volevate più bene perché non passavate più del tempo con me, e ho fatto una cosa..."
I ragazzi si guardano tra di loro, per poi riguardare me, così io mi tolgo la felpa e i miei fratelli rimangono quasi pietrificati; nella stanza c'è un silenzio che mi fa salire un angoscia assurda, finché Christian si decide a parlare
Christian: "Amore, devi prometterci che non lo farai mai più" dice con le lacrime agli occhi
Samuel: "si ve lo prometto" dico abbracciandolo e gli do un bacino sulla guancia
Christian: "bene cucciolo, allora ora andiamo in bagno così ti medico quelle ferite okey?" dice e io annuisco, così andiamo in bagno, lui mi appoggia sopra una piccola sediolina che c'è in bagno e caccia tutto l'occorrente.
Quando trova tutto, mi disinfetta le ferite, e lì mi scendono delle lacrime per il dolore, quando ha finito, mi infascia le ferite per poi riprendermi nelle sue bracciaSamuel: "ti voglio bene fratellone"
Christian: "pure io piccolo mio" dice dandomi un bacino sulla guancia.
Mi riporta in salone dagli altri e intanto sono scesi anche Gabriel, James e Alli, che appena mi vedono mi riempiono di baci e coccole, e così procede il resto del mio pomeriggio, tra le braccia delle persone più importanti della mia vita.
*spazio mio*
Ciao a tuttiii!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto🥺❤️
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La mia famiglia
Fiksi UmumQuesta storia parla della famiglia Anderson, composta da dieci fratelli e una sorella e non avendo più genitori definitivi da 12 anni, perché i loro genitori uscivano ed entravano dal carcere, i fratelli maggiori hanno sempre dovuto occuparsi e fars...