Quartiere di Feltham, Londra
Sabato 15 febbraio 1969
Ore 10:30Erano passati diversi mesi dal concerto che si era svolto all'Imperial College e la celebrità degli "Smile" crebbe moltissimo. Tanti locali li invitarono a suonare per intrattenere e animare il pubblico.
Per quanto riguardò l'amicizia tra Brian e Coraline divenne ogni giorno più forte. Ovviamente i sentimenti che lui provava verso la sua amica non scomparvero, ma non avevo il coraggio di dirle l'amore che provava verso di lei.- Quindi come ti stavo spiegando: la stereoscopia (raramente detta anche stereofotografia o stereografia) è una tecnica di realizzazione e visione di immagini, disegni, fotografie e filmati, atta a trasmettere un'illusione di tridimensionalità, analoga a quella generata dalla visione binoculare del sistema visivo umano.- spiegò Brian a Coraline, che ascoltò con molto attenzione il suo "maestro", seduta sul letto dell'amico.
Quella mattina Brian decise di invitare l'amica, rivendendola finalmente dopo 1 settimana, a causa dei vari impegni con l'università e con la band. Quest'ultimi, con la crescita della loro celebrità, decisero di provare quasi ogni giorno, per moltissime ore.
- Quindi tu mi stai dicendo che se guardassi attraverso questo visore, mi sembrerà di essere dentro la foto? - domandò Coraline, semplificando la spiegazione di Brian.
- In parole semplici, si -
- Wow, ma come fai a sapere tutte queste cose?-
- Non per essere modesto, ma mi ci sono voluti anni e anni di studio - affermò con tono scherzoso Brian.In quel momento, egli rivolse il suo sguardo verso la ragazza. Aveva un'espressione triste e i suoi occhi erano cupi e spenti. A lui sembrò che un brutto pensiero, uno di quelli che ti ronza in testa e non vuole lasciarti in pace, la stesse torturando.
- Coraline c'è qualcosa che non va? - domandò preoccupato Brian.
- Si, tutto bene -
- A me non sembra - affermò Brian, sicuro più che mai- È da quando ti conosco che c'è qualcosa che mi tieni nascosto. -Ella non rispose, espirò soltanto.
- Brian so che ci conosciamo solo da pochi mesi, ma per sembra di conoscerti da sempre. Io so tutto di te e tu sai tutto di me, o meglio quasi. Perché c'è una cosa che ti ho detto e se te la dicessi tu ne soffriresti o non vorrai più avere a che fare con me... -
- Coraline, ti ascolto. Che devi rivelarmi? -
- Sin da quando sono nata... -Toc... Toc...
Quando qualcuno bussò alla porta, Brian rimpianse il momento poco opportuno.
- Avanti - invitò Brian.
- Brian... Oh ciao Coraline - salutò la signora May, rimanendo sull'uscio della porta- Brian al telefono c'è Tim. Ha detto che deve dirti una cosa molto importante. -
- Adesso? - domandò con tono quasi arrabbiato Brian.
- Si, adesso. Ma stai tranquillo, ora offrirò un bel tè a Coraline, così tu potrai parlare tranquillamente. -
- Ha ragione tua madre. Vai rispondere, io sarò in ottime mani. -Brian, con malavoglia, uscì dalla sua stanza e andò a rispondere al telefono.
- Tim? - domandò Brian, attendendo una risposta dall'altra parte della cornetta.
- Finalmente, ma che stavi facendo? -
- Non credo ti possa importare - rispose Brian, ancora arrabbiato con lui per aver interrotto la sua conversazione con Coraline.
- Come vuoi. Comunque ti ho chiamato per darti un'annuncio molto importante. Ricordi quei due uomini che erano venuti al nostro concerto al locale dell'Imperial College?-
- Si quelli in giacca e cravatta -
- Ecco, appunto. Ieri ero al British Music Experience con il mio amico Edward e indovina con chi mi sono imbattuto? -
- Con chi? -
- Quei due uomini, Brian. Sono degli agenti della Mercury Records - affermò esaltato Tim - Essi mi hanno riconosciuto e ci hanno invitato a suonare il 27 di questo mese per il National Council for the Unmarried Mother and Her Child al Royal Albert Hall a suonare le nostre canzoni. -
- Stai scherzando, vero? - domandò scettico Brian.
- Brian, pensi che io scherzi su ste cose? -
- No, no certo che no, ma questo sarà il concerto più grande della nostra vita -
- Infatti e dopo questo concerto, dovremmo impegnarci sul serio-
- Questo è poco ma sicuro. Dai Tim adesso vado, ci si vede lunedì -Appena Brian chiuse con l'amico, fece i salti di gioia. Finalmente i suoi semi stavano dando i frutti.
Decise di dirigersi verso il salotto per dare la bella notizia alla madre e all'amica. Egli le trovo sedute sul divano a sorseggiare il tè- Vedo che la telefonata con Tim ti ha fatto bene. - affermò la signora May, bevendo il suo tè allo zenzero e limone
- Molto bene perché ho una splendida notizia -
- Siamo tutt'orecchie- affermò Coraline, poggiando il suo tè al lampone sul tavolo.
- Ecco fra ben 12 giorni, io e i ragazzi suoneremo le nostre canzoni per il National Council for the Unmarried Mother and Her Child al Royal Albert Hall. -Le due donne rimasero scioccate. Non potevano credere che i ragazzi avrebbero suonato ad un evento così importante.
La prima ad congratularsi con Brian fu la madre.- Figlio mio, sono tanto fiera di te. Finalmente il tuo sogno si sta realizzando. - si complimentò la signora May.
- Grazie mamma. -
- Adesso però siediti, che vado a preparare il tuo tè preferito, quello ai frutti di bosco.-Appena la signora May lasciò il salotto, per dirigersi verso la cucina, Brian e Coraline rimasero, di nuovo, da soli.
- Sono veramente contenta che tu c'è l'abbia fatta -
- Grazie tante per il tuo sostegno -
- Di niente,amico mio. Te lo meriti -
- A proposito, adesso che siamo di nuovo soli, che mi volevi dire prima che mia madre ci interompesse?-
- Niente di importante. Adesso pensa che tu dovrai stupire tutti quanti a quel concerto. - affermò Coraline, facendo insospettire ancora di più Brian.Informazioni:
1)Gli "Smile" suonarono veramente per il National Council for the Unmarried Mother and Her Child al Royal Albert Hall ed è definito il più grande concerto della band. Successivamente firmarono un contratto con la Mercury Records
2) Brian è da sempre appassionato dalla fotografia, soprattutto la stereografia (infatti il 90% del suo profilo è composto solo da essa XD)Adesso sparisco e ci vediamo al prossimo capitolo. VVB <3
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𝑾𝒉𝒊𝒕𝒆 𝑸𝒖𝒆𝒆𝒏 | 𝑩𝒓𝒊𝒂𝒏 𝑴𝒂𝒚 𝑭𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏
FanfictionWhite Queen how my heart did ache And dry my lips no word would make So still I wait My Goddess hear my darkest fear I speak too late It's for evermore that I wait Dear friend goodbye No tears in my eyes So sad it ends As it began (White queen [as i...