Paura di cosa, Coraline?

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Ospedale Royal Brompton, South Kensington
Giovedì 27 febbraio 1969
Ore 23:50

Passarono due ore da quando Coraline svenne. I soccorsi arrivarono in pochissimo tempo e Brian fu invitato ad accompagnarli. Per tutto il viaggio, egli pianse. Tante lacrime rigarono il suo viso liscio e preoccupato. Appena arrivarono all'ospedale, lui fu separato dalla sua amica e, dopo essere stato rassicurato da alcune infermiere che si sarebbero presi cura di Coraline, si recò nella sala d'aspetto. Verso la mezzanotte, un medico, che aveva all'incirca 40 anni, andò a parlare con Brian.

- Buonasera, lei è l'amico della signorina Coraline Evans? - domandò il medico.
- Si, sono io. La prego mi dica che sta bene. -
- Beh non posso dire che è stata una situazione facile per me e per i miei colleghi, ma adesso è sana e salva. Lo svenimento è stato provocato dall'aritmia cardiaca della quale la signorina Evans soffre e... -
- Aspetti un momento: ha detto aritmia cardiaca? - lo fermò Brian.
- Si, appena la ragazza si è svegliata, ci ha confermato che soffre di questa malattia da quando aveva 5 anni. -
Brian era arrabbiato, perché non gliela aveva detto sin dall'inizio? Ma adesso era tutto più chiaro.
- Ok, grazie mille dottore. Ma adesso potrei vederla? -
- Si può vederla, ma faccia attenzione, non può fare molti sforzi -

Brian annuì. Dopo che il dottore gli disse il numero della stanza di Coraline, si dirisse verso essa. Dopo aver attraversato il lungo corridoio dalle pareti bianche, Brian si fermò davanti alla porta e bussò, aspettando che qualcuno lo invitasse ad entrare.

-Avanti! - lo invitò Coraline.
Egli entrò e riuscì a malapena a trattenere le lacrime. C'era Coraline stesa sul letto, piena di fili e con quel sorriso, quel meraviglioso sorriso che lo fece innamorare come quando i loro sguardi s'incrociarono per la prima volta.
- Ciao - lo salutò sottovoce Coraline.
Egli non rispose, ma andò a sedersi sulla sedia accanto al letto.
- Beh chi l'avrebbe mai detto che... -
- Perché non me lo hai mai detto? - domandò Brian, con una sicurezza che non aveva mai avuto - Perché non mi hai detto dell'aritmia? -
- Avevo paura - rispose sottovoce Coraline.
- Paura di cosa, Coraline? Anch'io sono una persona, ho dei sentimenti e... -
- Brian cazzo sto morendo! - urlò lei.

Tra i due ci furono degli interminabili attimi di silenzio.

- Stai... morendo? - domandò sottovoce Brian.
- Cristo, non sarebbe dovuto succedere tutto questo... - si ripeté Coraline - Ascoltami, Brian. Sin da quando avevo 5 anni ero spesso vittima di affannamenti e di svenimenti. Dopo aver fatto vari controlli, mi è stata diagnosticata un'aritmia cardiaca. Grazie alle medicine e ai dottori, sono riuscita a passare una bella infanzia. Ma nell'agosto dell'anno scorso gli affannamenti e gli svenimenti sono ritornati più aggressivi di prima e mi è stato detto che il mio cuore era diventato troppo debole... Mi hanno dato solo pochi mesi di vita -

Coraline, dopo aver finito di spiegare la sua storia, scoppiò in una cascata di lacrime e, nel mentre, Brian rimase scioccato.

- Ma non avevano pensato ad un trapianto di cuore? - domandò Brian.
- L'hanno fatto, ma il mio corpo è troppo debole per sopportare un operazione così rischiosa - spiegò Coraline. - Se non te l'ho detto c'è un motivo. -
-  Quale sarebbe il motivo? -
- Il motivo è che io volevo vivere questi ultimi mesi andando a scuola e uscire con gli amici. Quando mi si è presentato davanti quel concorso per vincere una borsa di studio per l'Imperial College, io ho colto la palla al balzo e finalmente avrei potuto realizzare il mio sogno, ma non avevo previsto una cosa. -
- Cosa?-
- Incontrare te, la persona che amo -

Brian rimase basito. La ragazza che aveva spiato per due mesi, la ragazza di cui era diventato amico e la ragazza a cui aveva dedicato una sua canzone ricambiava il suo amore.

- Scherzi vero? - domandò ancora intontito Brian
- Non sto scherzando, Brian. Tu ti sei sempre distinto dagli altri, da ragazzi come Henry Wood e so... - affermò Coraline.
- Coraline anch'io ti amavo -
- Davvero tu mi... amavi? -
- Si io ti amavo. Ma le ragazze che si prendono gioco di me e della mia gentilezza, ecco io le odio -

Dopo questa frase, egli si alzò dalla sedia e lasciò quella stanza, non dando importanza ai continui richiami di Coraline.
Non poteva stare un minuto di più con quella ragazza, con quella che un tempo era la sua Regina Bianca.

𝑾𝒉𝒊𝒕𝒆 𝑸𝒖𝒆𝒆𝒏 | 𝑩𝒓𝒊𝒂𝒏 𝑴𝒂𝒚 𝑭𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora