Prologo parte 1 - Levi, Isabel e Farlan

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Cento anni fa iniziò una guerra tra l'impero di Eldia e quello di Marley. Una guerra senza pietà, durante la quale il popolo di Eldia iniziò a portare a casa svariate vittorie. Ma un giorno Marley escogitò un'imboscata e le truppe Eldiane furono massacrate. I pochi rimasti in vita decisero di sottomettersi al popolo Marleyano e l'attuale Re della città di Liberio, la capitale di Marley, si trasferì nella città di Paradis, la capitale Eldiana ed acconsentì affinché i pochi Eldiani rimasti continuassero a vivere nei bassifondi sotterranei della città. Ognuno di loro portava al braccio una fascia per riconoscere a quale grado appartenesse la loro famiglia, le fasce nere erano applicate alle persone di basso rango, in generei più poveri. Le fasce gialle era gente comune, mentre le fasce rosse venivano applicate alle famiglie più prestigiose del popolo Eldiano.

La guerra si concluse dieci anni prima delle attuali vicende.

Levi Ackerman, un ragazzo diciottenne, dai capelli corti e corvini abitava nei bassifondi di Paradis insieme alla sua famiglia. La famiglia Ackerman, un tempo, era il braccio destro del Re di Paradis. Dopo la caduta di Eldia, la famiglia Ackerman, fu esiliata nei bassifondi sotterranei, insieme al popolo Ediano e gli furono assegnate le fasce rosse, in quanto famiglia di sangue nobile. L'attuale famiglia Ackerman contava solo tre membri dopo la guerra, Levi ed i suoi genitori.

Quel giorno Levi e suo padre Kenny Ackerman, decisero di andare al mercato della città per vendere oggetti di legno che suo padre intagliava ogni giorno. Si procuravano mensilmente i tronchi d'albero da un venditore di conoscenza che aveva agganci per salire in superficie a procurarsi la legna. Per il popolo di Eldia era vietato salire in superficie, solo chi possedeva un determinato Pass poteva. Levi non vedeva la luce del sole ormai da dieci anni, da quando la guerra terminò e loro furono esiliati insieme agli Eldiani, alla vita sotterranea alla città di Paradis. Negli anni più importanti della sua crescita, senza la luce del sole, Levi rimase piccolo di statura, l'unica cosa che suo padre detestava di lui. Questa sua caratteristica portò il padre a denominarlo nanetto, ovviamente intono affettuoso, ma Levi non riusciva a digerire questo nomignolo. Negli ultimi mesi la madre si ammalò di una rara malattia alle gambe e difficilmente riusciva a camminare per lunghi tragitti, infatti non li accompagnava più al mercato da mesi e nei bassifondi non vi erano le cure necessarie per lei. Levi decise che il suo obiettivo sarebbe stato portare la sua famiglia in superficie ma per farlo avrebbe dovuto trovare qualcuno disposto ad aiutarlo.

Dopo aver allestito la loro bancarella, Levi vide un caro amico avvicinarsi a loro.

"Ohi Farlan!" Esordì Levi, dandogli una dolce pacca sulla spalla. L'amico sorrise grattandosi nervosamente i corti capelli beige, il ragazzo portava una fascia gialla.

"Levi...Devo parlarti di una cosa importante...!" Sussurrò Farlan, per non farsi sentire dal signor Ackerman. Levi annuì voltandosi verso Kenny" Padre... Mi allontano qualche minuto!"

Kenny annuì, così Levi e Farlan si allontanarono. Il biondo lo accompagnò in un vicolo deserto dove li stava aspettando Isabel, una loro cara amica, lei veniva da un gruppo di orfani di un vecchio orfanotrofio, infatti indossava una fascia nera.

"Finalmente! Ce ne avete messo di tempo!" Sbottò la ragazza dai capelli rosso scarlatto.

"Mi spiace Isabel, come al solito Levi arriva sempre in ritardo, pure quando si tratta di guadagnare qualche spicciolo al mercato!"

"Ohi ohi ohi, come ti permetti!?" Sibilò Levi, facendo ridacchiare la ragazza.

La giovane Isabel provava un dolce sentimento per l'amico dai capelli corvini, il quale però non dimostrava particolare interesse per la ragazza.

"Quindi, per quale ragione mi avete trascinato in questo vicolo?"

"Sssh...!"Sussurrò Isabel, lasciando di sasso Levi.

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