Capitolo 8 - Tranquillità

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Intanto al piano superiore del palazzo, nella stanza di Eren, il Re diede dei vestiti di ricambio al suo stalliere. "I tuoi vestiti li ho lasciati a Sasha, domani li avrai puliti e asciutti!" Sorrise il castano.

Levi ricambiò il sorriso annuendo. "Grazie infinite Eren!"

"È il minimo che posso fare per te, Levi! Sorrise il Re avvicinandosi a lui facendogli scivolare la giacca blu dalle spalle e facendola cadere in terra. A quel punto iniziò tristemente a sbottonargli la camicia strappata sotto lo sguardo di Levi.

"Mi spiace..!" Sussurrò il corvino.

Il Re scosse la testa. "Non è colpa tua, non devi scusarti!" Una volta sbottonatagli la camicia, la fece cadere a terra e si avvicinò a lui baciandogli il collo dolcemente.

Levi socchiuse gli occhi godendosi le sue labbra sulla pelle delicata del collo. Quel lieve tocco gli provocò scosse di piacere che si allungarono dalla base del collo fino alla schiena. Eren sostituì le labbra con la punta della lingua e gli percorse il collo fin sotto il lobo dell'orecchio.

Levi rabbrividì di piacere facendosi scappare un piccolo gemito, mentre con la testa si allungò all'indietro. "E-Eren...!" Gemette ed arrossì di piacere, mentre il castano lo spinse dolcemente verso il letto, facendolo sedere.

Si posizionò fra le sue gambe ed iniziò a baciargli il petto ed i capezzoli. Levi gli tolse dalle spalle il mantello. "Mio Re..." Sussurrò il corvino, togliendogli anche i vestiti superiori e lasciandolo con solo i pantaloni addosso. Eren si abbassò su di lui baciandogli gli addominali e leccandoglieli con la punta della lingua.

"Sei dannatamente perfetto, Levi..."

Il corvino gemette d'imbarazzo, sorreggendosi al materasso con le mani posate dietro la schiena, inarcandosi leggermente sotto al tocco del suo Re. "Diavolo, Eren...! Riesci sempre a mettermi in imbarazzo!" Ridacchiò nervosamente, mentre il più piccolo gli sfilò i pantaloni e i boxer in un solo gesto. Il castano iniziò a massaggiarglielo dolcemente e a stuzzicargli la punta con le ditache si bagnavano degli umori dello stalliere.

"E-Eren...! Ah!" Gemette Levi, stringendogli le mani sulle spalle.

"Levi...!" Sussurrò il Re spogliandosi a sua volta, per poi tornare in ginocchio davanti a Levi e baciargli la punta della sua erezione.

"Succhia...!" Gli ordinò il corvino, ansimando ed arrossendo di piacere alla vista del suo Re inginocchiato davanti a lui.

Eren obbedì succhiandolo eroticamente, passando la lingua in ogni lato e facendolo rabbrividire di piacere. "Oh dio, sei così sexy!" Gemette lo stalliere, per poi succhiarsi le dita e avvicinarle alla fessura del castano, facendole entrare lentamente e roteandole dolcemente.

"L-Levi...! Sì!" Gemette il Re, mentre con la mano continuava a masturbarlo.

"Eren... Continua...!" Ansimò lo stalliere, buttando indietro la testa, mentre il Re gemeva a sua volta ad ogni movimento delle dita del compagno.

Eren arrossì violentemente, la sua temperatura aumentò di colpo e piccole goccioline di sudore iniziarono a farsi spazio sulla sua fronte, ma nonostante ciò continuò il suo lavoro sull'erezione di Levi. Il corvino iniziò a gemere più profondamente quando sentì le dita di Eren accarezzargli la fessura. Istintivamente fece forza sulle gambe alzandosi leggermente dal letto per farle passare meglio e quando il Re gliele infilò dentro, lo stalliere trattenne un forte gemito boccheggiando all'aria. "E-Eren... Oddio!"

"Sì, Levi... Godi!" Sussurrò il castano, continuando a succhiarlo con passione, mentre il compagno continuò a muovere le dita dentro la sua fessura. Dolcemente, gli afferrò anche l'erezione iniziando a massaggiarla, facendo uscire qualche goccia dei suoi umori.

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