Capitolo 4 - Dichiarazione

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A Levi mancò il fiato a quella confessione. Avrebbero lasciato la città di Paradis alla mia famiglia?

"Io non ricordo molto di quel giorno...!" Sussurrò il principe Eren." Ricordo solo che mia madre e mio padre guardavano fuori dalla carrozza, preoccupati. Ad un certo punto mi son sentito volare via, la carrozza si è capottata in avanti. Mia madre e mio padre mi hanno abbracciato, proteggendomi dall'impatto della carrozza contro gli alberi. Loro non sono sopravvissuti."

Levi strinse i pugni continuando ad osservare il fiume.

"Sono uscito dalla carrozza e mi son trovato davanti a tre ragazzi. Erano più grandi di me, ma non così tanto. Mi son chiesto per tante notti il perché... Me lo chiedo ancora...! Uno di loro mi afferrò dalla maglia e mi disse una frase che non dimenticherò mai, per poi sbattermi in terra... Fortunatamente alla guardia reale, arrivò in fretta la notizia e il padre di Armin, la mia guardia personale, arrivò di corsa. Due di loro scapparono ma riuscimmo a catturare la ragazzina che era con loro... Isabel, si chiamava!"

Levi rabbrividì. "E gli altri due?"

"Scappati...! Sappiamo solo che erano tutti e tre Eldiani dei bassifondi. Una volta Re, partirò per Liberio e andrò a fare ciò che mio padre quel giorno non riuscì a fare...!"

Levi lo guardò con gli occhi lucidi. Avrebbe voluto sapere che fine avesse fatto Isabel, ma chiederlo avrebbe potuto destare dei sospetti. "Riesce ad essere così compassionevole anche con gli Eldiani che hanno ucciso la sua famiglia...?"

Eren lo guardò tristemente accennando un piccolo sorriso. "Non lo so cosa mi passa per la testa, sinceramente! Ma sono dell'idea che l'odio nel nostro mondo finirà solo quando qualcuno scriverà la parola fine... Ed è quello che intendo fare a Liberio! Voglio liberare gli Eldiani, lasciandogli la città di Paradis!"

Levi dovette lottare molto per non perdere nemmeno un lacrima alle parole del principe, quindi sospirò per poi ricomporsi. "Penso che la sua scelta sia molto nobile, altezza...!"

"Tu sei Eldiano, vero Levi?"

Levi in quel momento credeva di cadere in terra da quanto le sue gambe iniziarono a tremare.

"S-Signorino...Io..."

"Per quello sei senza Pass...!" Sussurrò per poi scossare la testa "Ti prego, non avere paura delle tue origini...! Non mi interessa se sei Eldiano...! Sei una brava persona, Levi...!"

"Signorino Jaeger...!" Levi era pronto per dirgli tutta la verità ed assumersi le sue responsabilità ma Eren lo interruppe.

"Ti prego... Non dire nulla...!" Sussurrò avvicinandosi a lui. Gli posò una mano sul petto e si avvicinò pericolosamente col viso a lsuo.

"Mio signore...!" Sussurrò Levi, per poi sentire le labbra del principe posarsi sulle sue, ma appena mise a fuoco la situazione chiuse gli occhi assaporando quel momento che bramava dal primo giorno di lavoro.

Il principe Eren fu contento del fatto che lo stalliere non si mosse di un millimetro da quel bacio e con la lingua prese ad accarezzargli le labbra chiedendo cortesemente accesso alla sua bocca. La richiesta del principe fu colta dallo stalliere che schiuse le labbra dando libero accesso alla lingua del suo amante. Eren gli strinse i capelli fra le dita premendolo contro di se e baciandolo con sempre più passione, le loro lingue danzarono eroticamente finché al povero Levi non scappò un lieve gemito quando Eren gli morse delicatamente il labbro inferiore. Il principe sorrise contro le labbra dello stalliere per poi staccarsi leggermente da lui.

"Levi... Perdonami...!" Sussurrò il principe, allontanandosi dalle sue labbra.

"Non si preoccupi signorino Jaeger...!" Sussurrò Levi, arrossendo leggermente e distogliendo lo sguardo.

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