PROLOGO

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"Cloe sono io! Apri!" nessuna risposta da parte mia "Cloe ti prego apri! Non puoi rinchiuderti sempre in camera tua e far finta che noi non esistiamo! So cosa stai passando ma lasciati aiutare! Noi ti vogliamo bene quanto loro!" presa dalla furia risposi "Non osare mai più parlare di loro! Hai capito? Non ne hai il permesso! Non puoi pretendere di entrare a far parte della mia vita solo dopo un mese e mezzo! Dove sei stata cara zia dei miei stivali da una vita a questa parte? Dove sei stata cinque mesi fa?" dissi urlando da dietro la porta, sentii il rumore dei suoi passi scendere velocemente le scale ma non me ne preoccupai.

Passò qualche ora e decisi di andare a fare un bagno. Mi struccai, mi levai i vestiti e aprii il rubinetto della vasca. Sapevo già che effetto aveva il rumore del rubinetto aperto... ogni volta a suo scrosciare mi riaffiorano ricordi dolorosi. Cominciai a sentire freddo, nonostante i 24 gradi, le ginocchia mi cedettero e strinsi le mani attorno al mio corpo mentre i ricordi si impossessavano di me. Chiusi gli occhi per un istante e rividi la scena.
Quel maledetto rumore dell'acqua che usciva mi ha fatto rendere conto di come possono scivolare velocemente le vite delle persone che ami.

Ripresi possesso della mia ragione e mi alzai, la vasca ormai piena, chiusi il rubinetto e entrai nella vasca, presi la mia cara amica e mi tagliai, tre tagli abbastanza profondi , guardai il mio sangue scivolare lungo la mano sinistra e dopo un po immersi il braccio nell'acqua.

Vi starete chiedendo perché lo faccio. Beh lo faccio perché questo è il mio modo di sfogarmi, ci sono persone che si sfogano parlando... io sono diversa, io mi sfogo facendomi del male.

Cosa sarà successo alla povera Cloe?

Ciaoo! Sono Beatrice, questa è la mia prima storia, spero vi piaccia :)
Mi raccomando scrivete i commenti, osservazioni, ditemi se posso migliorare o se vado bene così. Vi voglio beneee! :*

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