CAPITOLO 10

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POV. CLOE

Quella mattina e quella seguente non andai a scuola, non potei fare altro che starmene in camera a riprendere le forze e a pensare all'incontro con Trey quella sera.

Come ha potuto Josh tradirmi in questo modo? Io mi fidavo di lui. Con che faccia tosta ha avuto in coraggio di dire quelle parole con tanta facilità?!

È pur vero che lui vuole il mio bene, ma perché non parlarne prima con me? Perché complottare alle mie spalle?

Mi ha ferito, forse anche più di mia zia e Giorgio. Certo, loro hanno ragione dicendo che quello che ho fatto è un gesto stupido... ma loro che ne sanno di ciò che provo io? A zia non è mai importato della propria nipote, neanche quando sono morti i miei. Lei ha sempre preferito godersi la vita e ora che ci sono io tra i piedi, sta rimpiangendo i "vecchi tempi", come li chiama lei.

***qualche giorno dopo***

Eccomi qui, di nuovo a scuola.

Sally come al solito non ha perso tempo ed è subito venuta ad assalirmi. Ma ciò che mi ha ferito di più è stato vedere Trey al suo fianco mentre se la rideva delle cose che mi diceva. Ha perfino chiesto di cambiare posto di banco.

Ma cosa gli ho fatto? Cosa faccio di male per meritare tutta questa merda?

Di punto in bianco entra in professore con in mano dei fogli. Subito sento delle imprecazioni che escono dalla mia bocca e mi ricordo che oggi c'era un compito. Ma sapete una cosa?! Non mi interessa. Non mi interessa del mio professore. Non mi interessa di Trey. Non
mi interessa del compito andato male. Non mi interessa di Sally che continua a far girare le voci su di me su quanto fossi patetica e brutta. Non mi interessa della mia vita.

Persa nei miei pensieri non mi sono accorta che il professore mi stava parlando.

"Mi scusi cosa ha detto?" domandai io.

"Signorina Cloe, la prego gentilmente di venire a consegnare il compito, il tempo è scaduto" mi disse il professore.

Gli consegnai il compito e mi rimisi a sedere al mio posto.

La campanella suonò e tutti uscirono di fretta mentre io mi stavo ancora preparando.

"Cloe, puoi venire un attimo qui alla cattedra?" canzonò il professore.

"Mi dica"

"Cloe, senti... è da un paio di mesi che non ti impegni più a scuola e in più oggi hai consegnato il compito in bianco, senza neanche il tuo nome" cominciò "c'è qualcosa che ti turba? Ho notato che la tua amica Rebecca si è ritirata dalla scuola. Credo che quello sia un problema ma leggo nei tuoi occhi che c'è dell'altro... vuoi dirmi che cosa c'è che non va?"

"Mi scusi professore ma non credo che parlare di ciò che mi turba possa aiutarmi in qualche modo, in più vado già da uno strizzacervelli come lei ben sa quindi rifiuto l'offerta grazie". Detto questo uscii dall'aula per poi dirigermi verso il mio armadietto e posare tutti i libri e andai verso casa.

POV. TREY

***qualche giorno prima***

Cloe. La mia piccola Cloe si fa del male. NO. NON PUO ESSERE VERO.

La guardai negli occhi e vidi il vuoto. Le ordinai di andarsene. Non potevo vederla così.

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Da quella sera non avevo più rivisto Cloe, ma passavo sempre da casa sua per cercare di vederla prima di tornare a casa.

Rivederla a scuola è stato un colpo al petto perché ero contento che stesse bene ma ero incazzato con lei perché ripudia la propria vita come se fosse qualcosa di marcio.

In questi giorni mi sono inserito nel gruppo di Sally , a dire il vero non so per quale motivo. Forse solo perché cosi posso scoparmela quando ne ho bisogno.

Questa mattina appena Sally vide Cloe cominciò a trattarla male dicendole cattiverie. La cosa mi diede fastidio ma sorvolai.

Non guardai Cloe. Non ne ebbi il coraggio. Solo quando stava per voltarsi per andarsene vidi che mi guardava con occhi pieni di dolore e delusione, poi abbassò lo sguardo ed entrò nella classe.

Ho cambiato di posto perché Sally voleva che stessi accanto a lei.

Appena alzai lo sguardo, vidi che Cloe mi guardava con occhi sgranati mentre volgeva lo sguardo da me al banco di fianco a lei.

Non so, forse per quale strano istinto, volevo andare li da lei e stringerla in un abbraccio ma mi trattenni.

Ho scoperto solo ieri che a Cloe fossero morti i genitori davanti ai suoi occhi e che è in terapia.

Avevo qualche sospetto che le fosse successo qualcosa ma non immaginavo una cosa del genere. Non so proprio come ho fatto a non sapere di ciò prima visto che lo sanno tutti. Forse era perché di solito appena finite le lezioni e prima di ogni singola lezione metto le cuffiette e ascolto la musica visto che per ogni fine ora abbiamo dieci minuti di pausa.

Volevo andare da lei, ma il mio corpo si rifiutava, non so neanche perché, in fondo non mi ha fatto nessun torto, ma sento che sono arrabbiato con lei perché ti prende gioco della sua vita.

So come vanno questa cose.

Si comincia con un taglio, poi due, poi tre poi non ci si ferma più. Diventa dipendenza.

Ne so qualcosa. Chris diceva che avrebbe finito... e infatti ha finito.

SALVAMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora