Capitolo 4.

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Cesare stava preparando il salotto per quella sera: sarebbero venuti a casa sua Tonno, Nelson e Fede per una serata tranquilla.

Non avevano ancora definito se vedere un film o giocare alla play, qualcosa comunque avrebbero fatto.
Non vedeva l'ora perché, almeno, evitava di pensare a quello che stava succedendo in un certo ristorante a Bologna e che era fuori dal suo controllo.

Mise in frigo le birre e poi si sedette sul divano, esausto.

Tirò fuori il telefono per controllare che non ci fossero messaggi e, quando vide la schermata piena di notifiche, quasi si spaventò.

Tirò fuori il telefono per controllare che non ci fossero messaggi e, quando vide la schermata piena di notifiche, quasi si spaventò

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Decise di rispondere prima a Claudio perché temeva davvero quello che poteva trovare sul gruppo con gli altri, visti i messaggi.

Clod: "Ho finito i giga e sono fuori con Chewbe, volevo dirti che alla fine stasera non esco, è un problema visto che ci sono Nels e gli altri a casa?"

Rispose velocemente e si alzò per mettere un'altra birra in frigo per il fratello: non sarebbe mai stato un problema, poco ma sicuro.

Poi si appoggiò al frigo con la schiena e sbuffò piano prima di aprire la chat, come per farsi coraggio.

Quello che vide lo lasció senza parole.

Clara era bellissima in quell'abito, bella come poche cose avesse mai visto

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Clara era bellissima in quell'abito, bella come poche cose avesse mai visto.
Poteva quasi considerarla patrimonio dell'umanità (senza quasi).

Passò qualche secondo a fissare la foto intensamente, così concentrato che neanche si accorse di aver digitato per sbaglio e inviato un messaggio senza senso.

Poi la consapevolezza lo invase: stava uscendo con un altro, era così bella per un altro.
E la gelosia lo stravolse: la sentì crescere nel petto come un mostro verde che lo divorava dall'interno.

Si girò e tirò un pugno al frigo, cercando di riprendersi.

Non era normale.
Oppure si.
Dopotutto lui e Clara erano cresciuti insieme, probabilmente era solo geloso come poteva esserlo un fratello, una gelosia protettiva.

Ti terrò per mano // Cesare CantelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora