13. Talk less and moan more 🔞

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I giorni passarono in fretta, il taxista si fermava davanti casa di Seokjin alle otto in punto e Taehyung usciva, per poi tornare la sera, dopo le undici ma prima di mezzanotte. Namjoon non c'era mai e le uniche parole che si scambiarono in quei sette giorni, furono tramite messaggi.
Taehyung non era affatto un fastidio, in realtà lo trovava molto piacevole. Era socievole ed estroverso, divertente ma a volte anche serio. Si scambiavano quattro chiacchiere la sera prima di andare a letto davanti a snack e biscotti, che Taehyung amava tanto. Non disturbava affatto e una mattina si propose di preparare la colazione, ma Seokjin lo liquidò dicendogli che non ce n'era bisogno. Era sempre gentile ed educato e Seokjin si ritrovò spesso a ridere insieme a lui, non si conoscevano ma andavano molto d'accordo. Taehyung era semplicemente un coccolone, con un sorriso stampato sul viso, mentre lo salutava con la sua voce allegra e profonda.
Quando Taehyung chiese di Eun, il più grande non accennò minimamente alla rottura, Namjoon gli mandò un messaggio dicendogli che la sua famiglia e amici non sapevano ancora niente, per cui finse che andasse tutto bene tra di loro. Erano tutti sicuri che stessero ancora insieme e Seokjin non capiva perché Namjoon non dicesse loro la verità.

Adesso però, dopo una settimana intera, la sua famiglia aveva preso un volo per la Corea ed era tornata a casa, mentre Taehyung rimase ancora una settimana dal suo migliore amico. Questo significava che non aveva più alcuna scusa per scrivergli o vederlo. Prima di tutta quella situazione, Seokjin si diede per vinto e si arrese all'idea che probabilmente non si sarebbero mai più visti, eppure si erano incontrati di nuovo, per poi allontanarsi ancora una volta. Ma questa volta, per chissà quale motivo, Seokjin ne sentì la mancanza ancora più di prima.
In quella settimana Seokjin capì alcune cose sui suoi sentimenti.
Namjoon dava sempre diversi effetti al suo corpo, eccitazione, felicità, un brivido sulla schiena o la pelle d'oca. Il suo cuore perdeva un battito quando riceveva una sua chiamata o un messaggio.
Taehyung una sera gli disse qualcosa che cambiò l'idea iniziale che aveva di Namjoon, dandosi mentalmente dello stupido per averlo giudicato per tutto quel tempo.

"Namjoon-hyung a volte può sembrare un duro, ma la verità è che è molto goffo."
Stavano sorseggiando un tè freddo seduti al tavolo, erano le undici e cinquantatre ed entrambi si erano già lavati e cambiati nei loro pigiami.
"Questo lo vedo." Seokjin sorrise al ricordo di Namjoon che si scaraventò quel drink sulla felpa di Spongebob.
"Ma è anche molto dolce e sensibile."
Seokjin alzò lo sguardo su Taehyung, che fissava il suo riflesso nella tazza.
"Una volta tornammo a casa sua con un cucciolo, lo trovammo abbandonato lungo il tragitto dalla scuola. Lo aveva seguito per tutto il percorso e alla fine non poteva lasciarlo lì. Sua madre ci sgridò entrambi all'inizio, ma Namjoon voleva tenere quel cane, per cui lo accontentarono alla fine. "
Seokjin sorrise, aveva visto le foto del cane ormai defunto, ma era bellissimo, con un paio di occhi dolci e il pelo bianco come la neve.
Taehyung parlava tanto, raccontava molte cose interessanti sulle loro avventure da adolescenti e dai suoi occhi e le sue parole, traspariva tutto il bene che gli voleva. Raccontò di come Namjoon era sempre insicuro di sé e della sua carriera, che lo aveva spinto lui a trasferirsi a New York nonostante i suoi genitori non fossero totalmente d'accordo.
"Mi ha detto che aveva paura di venire qui e i suoi genitori facevano di tutto per non farlo andare. Ma poi ha incontrato tua sorella e finalmente aveva trovato qualcosa a cui aggrapparsi."
Taehyung guardò con occhi malinconici un punto impreciso sul tavolo, un lieve sorriso tirò su gli angoli della sua bocca.
"Sono felice che abbia un amico come te. Voglio molto bene a Namjoon-hyung ma difficilmente parla di sé, dentro però soffre molto."
Quelle parole colpirono direttamente nel cuore di Seokjin. Non era una persona superficiale ma non si era mai soffermato sui veri sentimenti di Namjoon. Era una persona forte ma Seokjin lo screditava proprio perché il debole era lui, soltanto lui.

Let's meet in New York! [namjin] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora