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Arriviamo a poche centinaia di metri da scuola, saluto Emma con un bacio e scendo dall'auto.

Non possiamo permetterci di arrivare insieme, questo mi pesa un po', ma non vorrei mai che per una stupidaggine del genere succedesse qualcosa, soprattutto dopo tutto quello che sta succedendo adesso.

Appena arrivo, vedo Eva accanto al solito muretto che guarda il telefono, rigorosamente con le cuffiette, farebbe davvero qualsiasi cosa per assicurarsi che non le si avvicini nessuno.

Il pensiero di rivedere Sara dopo quello che è successo mi angoscia parecchio.

Le avevo scritto un messaggio mesi fa, lo ha ignorato, devo essere sincera la capisco, ma tra noi si era creato un rapporto davvero bello.

Mi avvicino ad Eva, lei subito si toglie le cuffie e mi racconta della sua estate.

È stata in vacanza con il suo ragazzo, vorrei dirle anche io di aver passato le vacanze con Emma.

Rimaniamo a parlare fino al suono della campanella, appena entrate in classe ci sediamo ai soliti posti in fondo, ormai siamo compagne di banco fisse.

Dopo poco entrano in classe anche Allison e Kevin, devo ammetterlo non mi sono mancati affatto gli sguardi di odio da parte sua quest'estate.

Entra anche la professoressa di Storia e dopo un breve aggiornamento sulle vacanze appena finite e un'illustrazione veloce del nuovo programma, iniziamo la lezione.

Le prime due ore passano velocemente, manca una sola lezione e avremo la ricreazione, ma non riesco ad aspettare un'altra mezz'ora, quindi chiedo alla professoressa di andare in bagno.

Appena esco di classe, vedo Sara che entra in bagno, la seguo e, una volta dentro, la trovo al lavandino a lavarsi le mani.

Appena mi vede subito chiude il rubinetto e viene verso di me per uscire, la afferro per un braccio per fermarla:

"Possiamo parlare?" le dico, ancora con la mano sul suo braccio.

"Forse è meglio di no" si libera dalla mia presa ed esce senza aggiungere altro.

So che è ancora sconvolta per quello che è successo, ma vorrei parlarle, spiegare perché non le ho detto di me ed Emma, per me la nostra amicizia era veramente importante, non ho mai avuto grandi amiche, anche con Eva non riesco ad essere a pieno me stessa, e non avrei voluto perderla così, anche se forse per lei è meglio così, non so Luke come prenderebbe la nostra amicizia.

La campanella della ricreazione suona poco dopo il mio rientro in classe, esco insieme ad Eva in cortile, ieri ha litigato con il suo fidanzato e adesso deve chiamarlo per chiedergli di vedersi oggi per chiarire, era talmente felice per le vacanze con lui che vederla triste per una stupida litigata mi dispiace troppo.

Io nel frattempo cerco Emma, la trovo davanti al cancello d'entrata a parlare con un'altra professoressa, quando mi vede cerca una scusa e si allontana da lei per venire da me.

"Allora quanto è stato traumatico questo rientro a scuola?" mi chiede scherzando.

"Troppo, non ero più abituata a tutte queste cose noiose"

Ride mentre le racconto tutte le cose divertenti successe stamattina, compreso l'incontro con Sara, tra loro non c'è mai stata una grande intesa, ma le dispiace per me.

Mentre parliamo vedo qualcosa che non avrei mai voluto rivedere, Luke è al cancello di scuola.

"Che cazzo ci fa lui qui" dico mentre Emma si gira a guardare cosa abbia attirato così la mia attenzione.

"Non ne ho idea"

Andiamo verso di lui prima che possa entrare.

"Cosa cavolo ci fai qui?" Dice Emma cercando di mantenere la calma.

"Te l'avevo detto Emma, se non starai con me non starai con nessun'altro, sto andando a parlare con la preside, non penso che prenderà tanto bene questa storia, mi sono informato e ti aspetta un bel pò di tempo in carcere" dice lasciando me ed Emma a bocca aperta.

"Luke devi smetterla, rassegnati al fatto che non tornerò più con te"

"Sai benissimo che le cose che puoi fare sono due, scegliere me e continueremo a vivere la vita che avevamo, o stare con lei rovinarti la vita e finire in prigione per lei"

Emma non sta un secondo di più ferma ad ascoltarlo, si gira e va via, mentre Luke le urla di fare la cosa giusta, io sono scioccata e non riesco a dire niente.

Seguo Emma fino al bagno, è molto agitata, le viene da piangere ma vedo che sta cercando di trattenersi.

Una lacrima però riesce a scendere, io prontamente gliela asciugo con la manica della felpa.

"Per favore non piangere, sai che se lo fai te poi lo farò anche io inevitabilmente"

La campanella suona appena finisco di parlare, così siamo costrette a rientrare in classe.

Devo pensare ad un modo per risolvere questo grandissimo casino.


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Beh in questi giorni ho molto tempo per scrivere e postare, quindi mi vedrete più attiva, la storia è appena iniziata ma come potete ben capire le cose non saranno facili, non vedo l'ora di postare di nuovo.<3

brutti sogni: macerie di noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora