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Emma mi sta mandando al manicomio, non riesco a ragionare quando si parla di lei, prima mi allontana, poi mi scrive ti amo.

Non sono un giocattolo che può buttare via quando le cose si fanno complicate.

Oggi dovrò vederla in classe, e come se non bastasse venerdì ci saranno anche loro alla festa di James.

Faccio colazione e mi preparo per scuola, il telefono squilla, è Sara.

"Ehi bellissima, ti aspetto davanti a scuola, ho voglia di vederti"

"Si, mi sto preparando, il tempo di prendere l'autobus e arrivo"

Mi ero completamente dimenticata di avere appuntamento con lei davanti a scuola stamattina.

Prendo le cose velocemente e in circa quindici minuti sono davanti a scuola.

Arrivata la prima cosa che vedo è la macchina di Emma, il tempo di avvicinarmi e vedo che lei è ancora all'interno

Passo facendo finta di nulla e vado verso Sara che è al solito posto a fumare.

"Ehi eccoti" dice Sara scendendo dal muretto, viene verso di me e mi bacia.

Ricambio il bacio e appena mi stacco vedo Emma che ci guarda.

Faccio finta di nulla, lei rimane a fissarci, Sara però se ne accorge ed inizia a baciarmi il collo e tirarmi a se.

Se lo sguardo di Emma potesse colpirmi in questo momento sia io che Sara saremmo a terra distrutte.

Emma va verso l'entrata e finalmente Sara si placa.

"È veramente irritante vederla ogni giorno" dice guardando la porta che si chiude dietro Emma.

"Lo so, non è il massimo neanche per me"

"Sei sicura che tra voi sia tutto finito?"

La prima cosa a cui penso è il messaggio di ieri sera e subito dopo io e lei in bagno, ma queste sono altre due cose da aggiungere alla lunga lista che Sara non dovrà mai sapere.

"È tutto finito, non ho intenzione di continuare l'assurda situazione che si era creata"

La campanella suona e mi salva da quello che Sara avrebbe potuto aggiungere.

Le ore passano, la mia attenzione è sotto le scarpe, con tutto quello che sta succedendo non ho neanche un piccolo spazio in testa per la storia e la letteratura.

La campanella della ricreazione suona, subito vado in corridoio per raggiungere Sara, la prossima ora avrò Emma e ho bisogno di non pensarci almeno per un po'.

Appena esco in cortile vedo Sara che parla con Emma accanto alle scale.

Subito vado verso di loro, cerco di capire di cosa stiano parlando, vedo solo Emma che muove la bocca e Sara con una faccia per niente tranquilla.

"Che stai facendo?" dico rivolgendomi a Emma.

Lei non dice niente si limita ad andarsene e mentre la guardo andare via Sara inizia a parlare.

"Che lavoro fai Grace?" dice lasciandomi qualche secondo senza parole.

"Cosa ti ha detto Emma?"

"Non mi ha detto nulla, solo che c'è qualcosa che non vuoi dirmi riguardante il tuo nuovo lavoro e che a quanto pare lei sa"

Cerco di prendere tempo, non posso assolutamente dirle la verità, la perderei sicuramente o potrebbe chiedermi di smettere ma attualmente mi serve troppo questo lavoro.

"Sara davvero non c'è nulla da sapere, faccio da babysitter per un amica della mia coinquilina, Emma vuole solo farci allontanare lo sai, tuo zio glielo avrà chiesto sapendo che ci vediamo"

"Sembrava molto molto seria Emma, se c'è qualcosa che devi dirmi dillo adesso, se così non fosse io ti crederò, voglio fidarmi di te"

Sara è così dannatamente dolce, mi si spezza il cuore a dirle delle bugie, ma ora è l'unica cosa che posso fare per evitare di litigare con lei o dover lasciare il lavoro.

La campanella della ricreazione suona e Sara mi dà un bacio per salutarmi prima di andare in classe.

Io mi dirigo verso la mia classe e una volta davanti vedo che Emma non è ancora entrata, la vedo in fondo al corridoio e le vado incontro.

"Che cazzo ti è saltato in mente?" dico con un tono di voce decisamente troppo alto.

"Scusa mi sono fatta prendere dalla gelosia stamattina, non volevo, ho capito solo quando ti ho vista che era stata una pessima idea"

"Si beh più che pessima, devi smetterla di cercare di rovinarmi la vita"

"Ti giuro che non succederà più" aggiunge sgranando quei suoi grandi occhi da cerbiatto.

Mi giro come per andarmene ma mi afferra il braccio.

"Ho bisogno di sentire di nuovo le tue labbra sulle mie" dice improvvisamente lasciandomi senza fiato e facendo nascere in me un brivido che mi percorre tutta.

Mi trascina in bagno e dopo aver chiuso la porta porta il suo viso a pochi centimetri dal mio, il mio corpo è tra la parete fredda del bagno e il corpo caldo di Emma.

Ogni parte di me va a fuoco e la mia voglia di baciarla aumenta ogni secondo di più, ma cerco di trattenermi, non posso dargliela vinta ancora.

Continua a non baciarmi, fa scivolare la sua mano in mezzo alle mie gambe e le allarga leggermente.

Fa pressione con le sue dita sulla mia intimità, mi bagno di più ad ogni suo tocco, dalla mia bocca escono gemiti di piacere.

Emma subito mi tappa la bocca con una mano e con l'altra continua a toccarmi.

Ad un certo punto sale con la mano ed entra dentro i miei leggins spostando le mutandine e iniziando a muovere le sue dita sul mio clitoride.

I gemiti si fanno più forti e la mano di Emma è sempre più stretta sulla mia bocca, non resisto più voglio baciarla.

Sposto la sua mano dalla mia bocca e la bacio, lei subito ricambia senza smettere di muovere le sue dita.

Cerco di strozzare i miei gemiti nei nostri baci.

Improvvisamente smette e toglie la mano dai miei pantaloni, rimango disorientata non capendo perché ha smesso.

Si avvicina a me e mi sussurra all'orecchio.

"Adesso vai da lei, ma in testa avrai sempre me"

Apre la porta del bagno e se ne va richiedendola e lasciandoli li.

Odio ed amo quella donna con tutto il mio cuore, ma tutto questo finirà per distruggermi.

brutti sogni: macerie di noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora