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Le notti passano una dopo l'altra, non mi alzo più dal letto da tre giorni, non riesco a reagire.

Non capisco davvero perché ogni volta che ho una cosa bella, mi viene soffiata via, per quanto io ci provi con tutta me stessa ogni volta rimango da sola.

Emma era tutto per me, avevo già dipinto le nostre giornate, mi ero immaginata il nostro futuro e cavolo quanto era bello.

Lei era parte costante di me, non mi succedeva da così tanto di avere un punto di riferimento nei momenti di buio totale.

Adesso lei non c'è più, se ne è andata lasciandomi qui, sapeva bene che mi avrebbe distrutta, ma l'ha fatto lo stesso, ancora una volta non sono stata io la scelta della persona che amo.

Riaccendo il telefono dopo svariate ore in cui è rimasto spento, le chiamate e i messaggi di Eva non mancano, ma purtroppo Emma non si è minimamente fatta sentire, proprio come mi aspettavo.

Il campanello suona improvvisamente e sono costretta ad alzarmi per andare a vedere chi è, apro la porta e mi ritrovo davanti Eva con una busta piena di cose in mano.

"Cavolo, immaginavo che tu fossi ridotta male, ma non a questi livelli" dice guardando le mie condizioni.

"Già, è che ho avuto la febbre e avevo bisogno di riposare" ormai inventare cavolate è diventata la mia specialità, non devo neanche stare a pensarci troppo.

"Beh, ti potevi anche degnare di rispondere ai miei messaggi, ero preoccupata"

"Scusami, stavo dormendo"

"Stasera ci sarà una festa, ero passata per dirtelo visto che a scuola non ti si vede più, ci sarà un sacco di gente e tu devi assolutamente venire" dice tirando fuori dalla busta degli abiti.

"Non ho molta voglia adesso di una festa, sto ancora un po' male" aggiungo tossendo palesemente per finta.

"Per favore, evita queste scene con me, le usavo con mia mamma per non andare a scuola, devi assolutamente venire, alla festa ci sarà anche Micol e visto che abbiamo litigato è tuo dovere di amica accompagnarmi e farlo ingelosire"

Lei e il suo fidanzato ultimamente litigano così tanto che faccio fatica a tenere il conto delle volte.

"Dai davvero, non mi sembra il caso, e non dovresti fare così con lui, potreste parlare delle cose come fanno le coppie normali"

Mi sento quasi ironica a parlare proprio io di relazioni normali.

"Sai che non lo siamo, quindi tu stasera vieni e non si discute, anche perché tra poco avremo una verifica importante e visto che non vieni a scuola da un po' di tempo ti servirà il mio aiuto" dice con uno dei suoi soliti sorrisetti malefici.

"Mi stai per caso ricattando?"

"Proprio così"

La sua insistenza mi fa cedere sempre alla fine.

"D'accordo, ti accompagno"

Viene verso di me abbracciandomi e inizia a saltellare dalla felicità.

Ci prepariamo in fretta e arriviamo poco dopo l'inizio della festa, vedo molti volti familiari, gran parte della gente è di scuola.

Andiamo a prendere qualcosa da bere, dopo poco Eva trova subito qualcuno con cui intrattenersi, io rimango sola a guardarmi un po' intorno, non sono affatto dell'umore per questo adesso.

In un angolo vedo Trevor seduto al tavolo con i suoi amici, da quanto tempo non passo un po' di tempo con loro.

Mi avvicino controllando di non vedere Sara, vederla adesso sarebbe ancora peggio per me.

"Ehi, da quanto tempo non ci vediamo" dice Trevor alzandosi dal tavolo e venendomi a salutare.Sembra piuttosto sballato, non che lo abbia mai visto in condizioni diverse.

Mi siedo al tavolo con loro, un po' mi erano mancati anche se stare con loro è molto meglio quando non sono del tutto lucida.

Beviamo qualche bicchiere e mi sento subito più tranquilla, Trevor mi ha dato alcune delle sue pasticche, so che non è una buona idea, ma in questo momento ne avevo bisogno.

Adesso si che mi sento leggera, tutte le brutte sensazioni che sentivo, la paura di aver perso Emma per sempre mi hanno abbandonato, sono libera.

La serata passa velocemente, inizio a ballare spensierata finché non vedo arrivare Sara.

Fortunatamente l'effetto delle pillole è abbastanza forte da non farmi preoccupare più di tanto. Cerco un posto dove mettermi a sedere per riprendermi un attimo.

Tra gente che si bacia e persone svenute i posti a sedere sono pari a zero.

Mi siedo da sola sul tappeto nel soggiorno, prendo il telefono per vedere l'ora, ma appena lo accendo vedo un messaggio.

"Dove sei?" È di nuovo lei...

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Beh anche questo capitolo è finito, le cose per Grace stanno prendendo una piega strana, ce la far a non ricadere nel passato? Cosa vorrà Emma di nuovo da lei? Vi aspetto per i prossimi capitoli.<3

brutti sogni: macerie di noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora