30 ottobre 2014.

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Premessa.

Sono abbastanza sicura che la maggior parte di voi si staranno chiedendo: 'Ma alla fine, Luca è andata all'ospedale l'ha fatta marcire lì da sola?'

Be', è venuto. L'ho preso un po' per il culo perché non sapeva che ascensore prendere, ed era parecchio imbarazzato, poi mi sono fatta tante risate quando lui parlava con mio nonno finché mia nonna non gli ha detto 'Dai Salvatore andiamo fuori' e ci hanno lasciati da soli.
Ero seduta sul letto e lui è venuto vicino a me, e mi ha accarezzato la guancia con tenerezza.

Mi ha subito quando gli ho detto "Un giorno diamo da mangiare agli uccellini!" Mentre gli facevo vedere un giornalino di Bambi trovato lì in giro.

Ero in piedi davanti allo specchio, avevo il volto distrutto e mi ha abbracciato da dietro e mi sono lasciata andare nelle sue braccia.

Mi sono seduta sul mio letto e lui era davanti, m'ha abbracciato e io gli ho infilato la testa nell'incavo del collo.

"Grazie di essere qui" Dico.
"Per te questo ed altro" Sorride.

Avrei voluto fermare il tempo per stare così, con lui per sempre.

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Oggi è il mio compleanno e io sono dannatamente, schifosamente felice.
Io e la mia classe usciamo due ore prima da scuola, quindi io e delle mie amiche andiamo a mangiare al mc, e guarda caso ci sarà anche Luca con i suoi compagni.

Prima di entrare in classe sono trattenuta fuori, per poi entrare in classe e trovare sul mio banco una brioche, una lettera e un regalo.
Sono davvero emozionata.
Vado vicino a Martina e la abbraccio e graziandola della brioche, e poi da Erika per il regalo e la lettera.

12.04, mia mamma mi chiama per farmi gli auguri (sono nata alle 12.05) e tutte le mie compagne la salutano. "Grazie mamma."

Al suono della campana, 12.05 esatte, le mie amiche scoppiano in un "AUGURI SHARON!", e mentre la prof cerca di calmarle, le rispondono che è già intervallo.
Rido imbarazzata. Le mie compagne sono davvero carine.

Appena usciamo da scuola c'è Tia, un nostro ex compagno, lo salutiamo e ci dirigiamo al mc.

Non ho molta fame perché l'ansia e la felicità mi bloccano lo stomaco, quindi prendo solo un hamburger.

Siamo sedute sul tavolo fuori quando lo vedo arrivare. Non lo saluto ma faccio più casino possibile, e si mettono in un tavolo poco distante dal nostro.

Al nostro tavolo c'è Martina, Tia, Beatrice (non la mia migliore amica, che ormai è ex migliore amica), Aurora, Erika, Anna, Giorgia e Andreea. Io
inizio a ridere, per felicità, per stupidità, non lo so, ma rido.

Martina di fianco a me vorrebbe uccidermi, perché non ho propriamente una risata discreta, è una risata silenziosa che si tramuta in un risucchio quando prendo aria.
Una specie di richiamo per muli, insomma.

Vedo Luca ridere e penso che è davvero molto bello.
"Ma Shaaron, contieniti!" Mi urla dall'altro tavolo.

"Ma cosa vuoi dalla mia vita" Urlo ridendo.

Vedo Martina un po' giù di morale, penso che lo sia per Tia. Sono migliori amici, ma il rapporto non va sempre bene.
Io e Valentina abbiamo un'ipotesi (se può chiamarsi così): per noi, si amano. A lui lo si legge in faccia, e per quanto riguarda lei, si legge in faccia non vuole dargli l'opportunità di amarsi.
Ah, che cos'è complicate.

Aurora è seduta davanti a Martina e
con la bocca mi mima "è venuto per te?"

Annuisco. "Gli lanciamo una caramella?" Dico guardando maliziosa la caramella che ho in mano, poi Aurora.
Lei si illumina. Le porgo la caramella.

Prende la mira, la lancia colpendolo ad una spalla, si nasconde dietro la sciarpa
e dice a bassa voce "L'ho preso?"
Annuisco e scoppio in una sonora risata.

Il gruppo di Luca e Luca, se ne vanno, io sto ancora un po' con le mie amiche a ridere.

Lui, poi mi telefona.
"Ma ci siamo appena visti, cosa vorrà?" Dico preoccupata.
"Rispondi!" Mi incita Martina.

"Oi" Rispondo.
"All'una e mezza ci troviamo in autostazione"
"È una domanda?"
"No cara, un obbligo"
"A dopo" E chiudo la telefonata prima che potesse rispondermi. Ho
le mani che tremano.

Nella strada dell'autostazione io, Martina ed Erika ci facciamo film
mentali sul perché lui voglia vedermi.

Sono davanti a lui. "Ti devo portare via dalle tue amiche"
Annuisco e le saluto con un bacio sulla guancia.

"Mi spieghi dove stiamo andando?" Dico fredda.
"In stazione"
"A fare cosa?"
"Ad aspettare una persona" Sorride.
Aiutatemi. AIUTATEMI.

Siamo in stazione da dieci minuti, e sono nervosa. Il suo telefono suona ed alza gli occhi. "È arrivata", Sorride.
Mi volto verso l'entrata e vedo Giada, la mia migliore amica.

"GIADA!"
"SHAA!"

Vado verso di lei con le lacrime agli occhi, è un sacco di tempo che non la vedevo.
"Mi sei mancata così tanto!" Dico.
"Anche tu" Risponde.

Parliamo un po' poi si volta verso Luca.
"Sha, se sono qua è tutto merito
suo, si è fatto il culo!"
Mi avvicino e lo abbraccio di slancio.
"Grazie" e lo bacio sulla guancia.
"Mi hai fatto il regalo più bello."

Mi sorride e mi si ferma il cuore.

Il richiamo dell'angelo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora