Nei mesi successivi cercai di tenere la mia mente il più possibile occupata, così raccontai a Minerva che fin dallo scorso settembre avevo intenzione di andarmene e lasciare per sempre la mia cattedra di pozioni. Dovetti rassicurarla che non fosse successo nulla di male e che se volevo lasciare Hogwarts era solo per ragioni personali, che lei era stata un'ottima preside e un'amica persino migliore in tutti quegli anni.
Ormai avevo deciso, ma i dubbi su se fosse realmente la scelta giusta non erano scomparsi.Regolarmente riaffiorava anche il ricordo dell'ultima conversazione con Hermione, così iniziai con largo anticipo a prendermi cura dei preparativi per la mia partenza, nella speranza di distrarre la mia mente da pensieri tanto angoscianti. E, per quanto possibile, fu abbastanza efficace.
A rendere la cosa più facile fu la fine delle lezioni per le classi dell'ultimo anno, che dovevano prepararsi per gli esami di giugno. In questo modo ebbi raramente occasione di incontrare Hermione, se non per le poche volte in cui mi recai in biblioteca per ritirare o restituire qualche libro, ma anche in quelle occasioni a malapena ci guardavamo negli occhi. Avevo perfino smesso di vederla in Sala Grande, il che mi fece pensare che passasse tutti i pasti nella sua sala comune, per concentrarsi meglio sullo studio o forse per evitare me.
Come biasimarla.
Pensai mentre poggiavo l'ennesima scatola di cartone sulla mia scrivania, pronta per essere riempita da libri o strumenti per pozioni.
Era fine giugno, il penultimo giorno di scuola. Gli esami si erano conclusi per tutti e l'aria di spensieratezza che aleggiava nel castello mi aveva stranamente contagiato. Il giorno successivo sarebbe finalmente finito tutto. Dopo la cerimonia di fine anno avrebbero tutti lasciato il castello, alcuni solo per qualche mese, altri, come me, per sempre. Al fatto che io, a differenza loro, non avessi un posto in cui andare cercavo di non pensare.Perso nelle mie riflessioni sentii di sfuggita qualcuno bussare alla porta, così posai i barattoli pieni di ingredienti che avevo in mano e andai ad aprire.
Abbassai la maniglia e spalancai la porta sovrappensiero. Non appena la vidi mi irrigidii completamente.Hermione era in piedi sull'uscio, con lo sguardo diretto verso di me, ma non nei miei occhi.
- Hermione...
Mi lasciai scappare con un un filo di voce. Avevo la gola secca e il cervello fuori uso. Lei continuava a evitare il mio sguardo. Sbattei le palpebre più volte cercando di ricompormi e mi schiarii la voce.
- Entra pure.
Mi scostai dall'ingresso e lei fece qualche passo avanti, con gli occhi fissi sulle sue scarpe. Chiusi la porta dietro di lei lentamente, mentre osservavo la sua figura di spalle. La raggiunsi senza mai staccarle gli occhi di dosso e senza riuscire a dirle nulla. Alla fine fu lei a interrompere il silenzio.
- Non ti avevo ancora restituito questo.
Disse estraendo dalla sua borsa un libro dalla copertina verde. Era quello che le avevo prestato l'ultima volta che era stata nel mio ufficio. La volta in cui avevo capito quanto quella ragazza fosse più di una semplice alunna per me.
Lo allungò verso di me tenendo lo sguardo basso.- Oh. Non importa, puoi tenerlo.
Annuì lentamente e lo rimise al suo posto. Si guardò attorno, verso gli scatoloni sparsi su tutto il pavimento e gli scaffali ormai quasi completamente vuoti. Posò gli occhi sui miei per la prima volta da quando era entrata nella stanza.
- Te ne vai?
Alzai le spalle.
- Già. Ho bisogno di cambiare qualcosa nella mia vita, credo.
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Oro e Argento
Fanfiction~Snamione~ Benvenuti nel mondo di Severus Piton. In un universo in cui l'ex mangiamorte è sopravvissuto alla guerra fra il Bene ed il Male, la sua vita sta per essere sconvolta da una ragazza dai capelli ricci e il cuore d'oro, che fino a quel momen...