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Zayn stava camminando tra le tranquille strade di Londra, poco lontano dalla sua vecchia casa.

Il cappuccio della felpa alzato a coprirgli la testa rasata dai capelli. Pessima idea quelli di tagliarli a novembre...
Certo, non si aspettava poi nemmeno di trovarsi a Londra in questi giorni.

Stava vivendo tranquillamente la sua vita a New York, lontano parecchi kilometri da Liam.
Nemmeno sapeva di abitare nel suo stesso Stato.

Faceva i suoi soliti allenamenti quando la donna che gestiva tutto in casa sua e di sua moglie si trovò ad avvertirlo della presenza di un ragazzo, oramai uomo, fuori la porta di casa.

Mary Elizabeth, chiamata da tutti Lizzie, spiegò al moro di aver visto dalla telecamera un ragazzo quasi biondo con cui aveva lavorato molti anni fa.
Anche quella donna sapeva del conflitto che c'era stato tra Zayn e i suoi, oramai ex, compagni di band, perciò le era difficile spiegarli gli ci fosse esattamente sui gradini di casa sua.

Zayn, con calma e disponibilità lasciò cadere i suoi attrezzi e seguì la donna.
Quando si trovò ad aprire lui stesso la porta di casa non sapeva davvero cosa fare.

Niall era lì, con un sorriso timido sul volto e due occhi pieni di speranza.
Lo fece entrare e ringraziò Dio per aver fatto sì che il suo amico andasse da lui.
Quel giorno rimpianse tutti i momenti passati lontano da loro.

Esattamente una settimana dopo essersi abbracciati Zayn mise da parte l'orgoglio e si riempì di coraggio, chiedendo a Niall il numero del suo amico Liam.
Il ragazzo dai capelli e gli occhi chiari gli aveva raccontato di quanto fossero in contatto, e Zayn nonostante lo sapesse grazie ai social, non fece alcun commento.

Ma quel giorno lasciò che il suo dito toccasse quell'icona verde facendo squillare il telefono.

La sua gamba rimbalzava velocemente, così come il suo respiro.
Le sua mani sudavano tremanti, e mai Zayn aveva morso le sue unghie con così tanto nervosismo.
Sperava che squillasse il più possibile così da poter chiudere la chiamata, ma Liam rispose.

Rispose allegro a quella chiamata.
Il silenzio dall'altra parte.
Il respiro del ragazzo dai capelli e gli occhi scuri sembrò fermarsi di colpo nel sentire l'allegria di quello che una volta era il suo amico.
Le parole bloccate in gola, tanto che Liam dovette ripete al telefono le prime parole.

"L-Liam, ciao, sono io, sono Zayn."
Sussurrò tremando.

E mentre camminava per quelle strade buie di Londra sorrideva al ricordo di poco più di una settimana fa.
Aveva riconquistato due delle amicizie più preziose che aveva perso.

Ed era felice che quei due ragazzi non avevano riservato rancore nei suoi confronti.

Proprio con loro due stava per incontrarsi ora.

Qualche giorno più tardi di quello in cui fece quella telefonata a Liam, Niall gli scrisse un messaggio.
Gli disse che era felice di sapere da Liam che avevano parlato.
Quando Zayn gli rispose ringraziandolo, Niall lesse il messaggio e poi lo chiamò.

"Dobbiamo vederci, al più presto. Muoio dalla voglia di vedervi insieme, caspita, aspettavo questo momento da una vita. Amico, capisci? È come avere tutte le carte dei Pokemon!"

Zayn rise alla frase finale di Niall, e anche al suo tono entusiasta.
Accettò. Accettò subito, ma sapeva che sotto c'era qualcosa. Lo intuiva.
Tutto troppo in fretta stava succedendo.

Ma la voglia di rivedere due dei suoi più grandi amici insieme era irrefrenabile.
Perciò si trovava lì, tra le strade umide e buie di Londra.
A passo lento si stava avvicinando verso casa sua, con una busta della spesa pensolante dalla sua mano.

How can I not love you yet? || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora