capitolo 5

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Il mattino seguente, durante la colazione, Louis si avvicinò piano al viso di Harry per farsi sentire meglio in mezzo a tutta la confusione.

"Dopo voglio farti vedere una cosa" gli sussurrò nell'orecchio il castano. Il riccio si girò verso di lui e annuì sorridendo.

Appena Harry ebbe finito di masticare l'ultimo boccone, Louis lo prese per mano e insieme si dileguarono dal resto della ciurma, dirigendosi verso la stanza ormai diventata di proprietà del riccio.

"Cosa ci facciamo qui? Ormai ho già esplorato ogni millimetro di questa camera" disse Harry incrociando le braccia al petto.

"Non ogni millimetro, piccolo. Sta' a vedere" fece Louis, fermandosi davanti alla sua imponente libreria e prendendo un volume dall'aspetto pesante nello scaffale più in basso. In seguito lo aprì, rivelando uno spazio vuoto all'interno della copertina: il libro era uno scrigno che conteneva una chiave e il capitano la prese e si diresse senza esitazione verso l'armadio. Fece ruotare la chiave nella serratura e spalancò le due ante, rivelando un'altra stanza scura dall'altra parte. Harry era rimasto a bocca aperta e Louis lo fece entrare per primo nella camera segreta, con un sorrisino soddisfatto sul viso.

"Ecco la stanza segreta del capitano Barbarossa" disse il castano, spalancando le braccia teatralmente.

"E a cosa ti serve questo posto?"

"Per pianificare tutto quello che faccio, semplicemente. E oggi ti ho portato qui per farti vedere la mappa che mi ha lasciato nonno William" il castano procedette nel buio della stanza, tirando fuori dalla tasca una scatola di fiammiferi e accendendo una candela per illuminare l'ambiente.

"Forza, Harry, avvicinati a vedere"

Il riccio si fece avanti timidamente, affiancandosi a Louis, il quale stava stendendo una mappa sul tavolo di fronte a loro.

"Vedi, qui è dove ci troviamo noi ora" disse il castano indicando un punto in mezzo al mare "E questa è la prima isola dove dovremo fermarci a recuperare il primo ciondolo della lista"

"Cosa ci aspetta sull'isola?" chiese timoroso Harry.

"È un posto infestato da licheni, alberi giganteschi e insetti velenosi e il nostro tesoro dovrebbe trovarsi al centro dell'isola"

"Louis, tu avevi anche accennato a qualcosa o qualcuno di guardia a questi gioielli... Cosa dovremo affrontare?"

"Non ne ho la minima idea... lo scopriremo soltanto vivendo, credo" si morse il labbro il castano, controllando la reazione sul volto di Harry, il quale sembrava ancora più entusiasta di prima, all'idea di affrontare una qualche minaccia pericolosa.

"Oh, e volevo anche mostrarti questo" fece Louis, prendendo un altro foglio e posandolo sulla superficie liscia del tavolo.

"Cosa sono questi disegni?" domandò il riccio, passando il dito sopra ognuna delle raffigurazioni sopra il pezzo di carta.

"Sono i ciondoli che troveremo... L'àncora, la corda, il pugnale e la rosa"

"Sono bellissimi... Li hai fatti tu?" Harry voltò il viso verso Louis, trovandoselo a pochi centimetri di distanza.

"Oh no, magari sapessi disegnare così bene... Li ha fatti William per darmi un'idea su cosa cercare appena fossi arrivato nei luoghi giusti" sospirò Louis, arrotolando il disegno e posandolo sulla scrivania.

"Non vedo l'ora di arrivare sull'isola" disse il riccio, appena i due furono di nuovo nella cabina del capitano.

"Anche io. Ma non preoccuparti, in una giornata e mezzo di viaggio saremo lì, pronti a scovare qualunque di quei ciondoli si nasconda in quel luogo" sorrise sicuro il castano.

But you got stars, they're in your eyes - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora