capitolo 10

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Al contrario di come Harry e Louis si sarebbero aspettati, la mattina dopo non continuarono ad evitarsi, ma invece si augurarono il buongiorno e fecero colazione l'uno di fianco all'altro, scambiandosi sguardi imbarazzati e arrossendo subito dopo. La situazione tra i due, insomma, era decisamente più sopportabile di prima e questo tranquillizzò Louis, siccome in poche ore avrebbero raggiunto il luogo dove giaceva il secondo ciondolo della lista.

"Louis, scusa se ti infastidisco mentre mangi...Ma ecco, volevo sapere, quanti giorni mancano per raggiungere la seconda tappa del viaggio?" domandò a un certo punto Harry, timidamente.

"No, non mi disturbi affatto," sorrise dolcemente il castano, "E in realtà manca poco meno di mezza giornata per arrivare."

"Davvero? Abbiamo fatto così in fretta, accidenti... Ciò vuol dire che mancano due settimane e qualche giorno e me ne andrò..." riflettè sospirando Harry.

"Già, non è molto tempo...Ma cerchiamo di godercelo il più possibile, invece di litigare continuamente, no?" ridacchiò Louis, ricevendo in risposta dal riccio una risatina e un'alzata al cielo degli occhi.

"D'accordo, non litighiamo più. Ma, non ho ancora capito una cosa...In che luogo ci stiamo dirigendo, esattamente?"

"In realtà non saprei proprio dirti, perchè sulle mie mappe, in corrispondenza del punto segnato, non compare nessuna terra. Sembra che sia un posto in mezzo all'oceano."

"E come faremo a riconoscerlo?"

"Non ne ho idea, ma confido nel fatto che ci sarà qualche punto di riferimento ben visibile."

"Speriamo di sì..." disse Harry, girandosi a guardare la linea del mare, senza notare gli occhi di Louis che percorrevano ogni millimetro del suo viso e la sua mano che si avvicinò piano e alla fine prese quella del riccio.

"Abbi fede, Harry," annuì sicuro il castano, accarezzando col pollice il dorso della mano del più piccolo, che in risposta abbassò la testa per non far notare il rossore sulle sue guance, e strinse a sua volta la presa sulla mano di Louis.

∘ ∘ ∘

Verso pomeriggio inoltrato, il capitano andò nella stanza segreta a recuperare la seconda mappa della lista e, appena tornato sul ponte fece un cenno affermativo a Zayn, che gettò l'àncora in mezzo all'oceano.

"Siamo arrivati, è questo il punto," annunciò il castano alla ciurma.

"Questo? Ma come fai ad esserne certo?" chiese dubbioso Harry, sporgendosi oltre il parapetto per cercare di scorgere qualcosa di particolare sul fondale.

"Harry, prova a venire da questa parte..." ridacchiò Louis, indicando la parte opposta del ponte, da cui si poteva chiaramente vedere, appena sotto la superficie dell'acqua, l'albero maestro di un relitto affondato.

"Oh..." spalancò la bocca il riccio, "Sì, sì è questo il posto giusto."

"Pirati, per questa tappa andrò solo io a recuperare il ciondolo. Come ben sapete, non tutti quanti sono proprio nelle condizioni di nuotare per vari metri sott'acqua," rise Louis, indicando i chili di troppo di qualcuno degli uomini sulla nave.

"Vuoi dire che andremo solo noi, giusto?" alzò un sopracciglio Harry, in segno di sfida. Il capitano, in un primo tempo, pensò di protestare all'affermazione del riccio ma, ricordando cosa era successo l'ultima volta che aveva provato ad opporglisi, credette che sarebbe stato meglio acconsentire e basta.

"Sì, noi," annuì Louis, riluttante.

"Bene, andiamo," esclamò Harry, sfilandosi gli stivali e tuffandosi in acqua senza alcun preavviso.

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