capitolo 17

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TW: menzione di abuso sessuale (non descritto)

Le braccia di Louis erano avvolte attorno alla nuca di Harry e il suo naso era affondato tra i capelli dell'altro. Harry, dal canto suo, stringeva la vita del capitano e aveva le labbra premute sulla spalla di quest'ultimo. Erano entrambi svegli, ma nessuno dei due sembrava sentire l'esigenza di parlare. Il riccio non faceva che stritolare sempre di più Louis, tenendo gli occhi spalancati, come per paura di vederlo dissolversi tra le proprie braccia; Louis, invece, strizzava le palpebre e lasciava le dita incastrate tra i suoi boccoli, tirandoli occasionalmente per verificare che il ragazzo fosse davvero lì con lui.

Il sole era sorto da un po' e, di tanto in tanto, erano udibili i passi della ciurma sul ponte. Ma all'interno della stanza c'era il completo silenzio, come se tutti i pirati avessero capito e avessero deciso di non disturbarli.

"Lou..." mormorò Harry contro la sua spalla "Ti devo dire una cosa"

"Dimmi"

"Dylan..."

"Ti ha fatto del male?" Louis si morse il labbro e alzò gli occhi verso il soffitto, cercando di non farsi scappare nessuna lacrima.

"Per la maggior parte del tempo sono riuscito a difendermi. Ma mi ha obbligato"

"Ti ha violato?"

"No. Ho dovuto toccarlo... Mi dispiace, non ho potuto impedirglielo, ha minacciato di farmi del male se non avessi obbedito" Harry singhiozzò, staccandosi dall'abbraccio di Louis e avvolgendosi il busto con le braccia, senza avere il coraggio di guardare l'altro in viso "Ti prego, perdonami, non volevo"
Louis strinse la mascella, avvolgendo una guancia del riccio con la mano.

"Non devi chiedermi scusa. Non è assolutamente colpa tua, d'accordo?"

"Ma avrei potuto lasciare che mi ferisse, invece di..."

"No. Non dirlo nemmeno. Non avevi scelta. Ti senti a disagio se ti sto così vicino? Se hai bisogno di riprenderti e stare da solo, non devi fare altro che dirmelo. Dylan l'ha fatto anche con me e, dopo, non volevo vedere nessuno. Mi spaventava la vicinanza di chiunque"

"Io...Io non credo di sentirmi nello stesso modo. Avevo solo paura di aver tradito la tua fiducia, però voglio averti accanto"

"Non mi hai tradito affatto, Harry. In qualsiasi momento tu ritenga che io stia facendo troppo, voglio che tu me lo dica. Va bene?" gli chiese seriamente Louis, accarezzandogli la guancia.

"Sì" rispose Harry, inclinando il volto per baciare il palmo della mano del capitano "Dov'è adesso Dylan?"

"Liam l'ha ucciso."

"Liam sta con noi, ora?"

"Sì, abbiamo fatto pace, credo."

"Davvero?" sorrise debolmente Harry, facendo annuire Louis in risposta, "Sono contento per voi."

"Anche io, tanto," disse il capitano. Seguì un lungo silenzio, finchè il riccio decise di interromperlo.

"Perchè mi sento lontano da te? Io...Vorrei che ritornassimo a come eravamo prima."

"Non possiamo. Le cose che ci hanno portati a questo momento hanno influito su di noi, sul nostro rapporto. Ci hanno cambiati. Però, possiamo costruire qualcosa di nuovo. Di migliore, forse."

"Non credo. Non c'è abbastanza tempo, Lou. Domani torno a casa."

"Solo se vuoi."

"Non posso abbandonare la mia famiglia per sempre. Non li ho neanche salutati."

"Non vuoi fare come me, intendi?" Louis assottigliò gli occhi.

"Cosa?"

"Non vuoi lasciarli da soli, perchè non sei un ragazzino irresponsabile che non sa prendersi cura di nessuno. Non sei me."

But you got stars, they're in your eyes - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora