capitolo 11

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"Mpfh buon odore..." mugugnò Harry nel sonno.

"Harry svegliati, su" una mano gli scosse la spalla.

"No, c'è un buon odore qui...Come di mare e conchiglie e anche di tabacco," continuò il riccio, tenendo gli occhi chiusi, "E poi sono al calduccio"

"Dai alzati, è pronta la cena."

"Sono troppo debole persino per aprire gli occhi, non lo vedi?"

"Io qui vedo solo un ragazzino viziato e sfaticato, sinceramente," affermò la voce, facendo sorridere Harry, che si stropicciò le palpebre e sbadigliò prima di aprire finalmente gli occhi, rimanendo senza fiato a causa di ciò che si ritrovò di fronte. Louis era ad un millimetro dal suo naso, con le braccia appoggiate sul letto a lato dei suoi fianchi, così da intrappolarlo sotto di sè, e stava sorridendo furbo.

"Ti muovi, allora?" gli sussurrò Louis, facendo scontrare il suo respiro con quello accelerato di Harry, i cui occhi passavano a scatti dagli occhi alle labbra del castano.

"S-sì, arrivo," si schiarì la voce il riccio, spingendo il capitano ad allontanarsi da lui e stirandosi i vestiti, stropicciati a causa della dormita.

"Perfetto. Stasera si brinda alla nostra conquista di oggi," disse Louis, passando un braccio attorno alla vita di Harry per accompagnarlo fuori dalla camera, "Però ti terrò d'occhio, l'ultima volta hai decisamente esagerato col vino," rise il castano, facendo arrossire il ragazzo di fianco a lui, che sentiva la pressione della mano di Louis sul suo fianco quasi come un marchio bollente. Arrivati sul ponte, i due ragazzi si sedettero ai loro soliti posti vicini, suscitando i mormorii della ciurma, che voleva sapere se la predizione di Niall si fosse avverata oppure no.

"Allora, voi due..." disse Zayn, interrompendo il silenzio che si era creato, "Vi siete ripresi dalla spedizione di oggi?"

"Sì, stiamo bene, non preoccuparti," rispose sorridente Louis.

"Mh...E avete fatto pace? Cioè tutto come prima?"

"Certo, è tutto a posto ora, vero Harry?" gli domandò il castano, ricevendo in risposta un timido cenno di assenso.

"E... Non è cambiato niente, giusto? Siete sempre... amici?" chiese Zayn, cercando di nascondere una risata. A quella domanda Harry e Louis si scambiarono sguardi imbarazzati, non sapendo cosa rispondere poichè entrambi, senza saperlo, avrebbero voluto poter rispondere con una parola diversa da amici, per definire il loro rapporto. Questi pensieri continuavano a confondere il riccio, scombussolando tutte le sue convinzioni e creandogli una sensazione di ansia non irrilevante, che lo portava a balbettare e sudare più del dovuto.

"Beh, certo siamo a-amici" si schiarì la voce Harry.

"Va bene..." disse infine Zayn, con un'espressione sospettosa e iniziando a mangiare, così come il resto della ciurma, che stranamente era più silenziosa del solito quella sera e ciò non aiutava per nulla la situazione imbarazzante creatasi tra Louis e Harry.

Alla fine, a differenza di come tutti si aspettavano, nessuno dei pirati si ubriacò del tutto e ognuno di loro andò a dormire più presto del solito, a causa dell'atmosfera noiosa e troppo tranquilla per i loro gusti. Louis accompagnò il più piccolo nella sua stanza e, dopo qualche frase di circostanza, gli augurò la buonanotte.

"Lou..." disse all'ultimo Harry, trattenendo il castano per un braccio, "Grazie di tutto. Oggi è stato bellissimo a bordo di quel relitto e tu sei stato davvero gentile a cedermi il tuo desiderio, non dovevi."

"Harry, mi hai già ringraziato e io ti ho già detto che non è stato un sacrificio per me...Sono a posto così, sul serio, non preoccuparti," lo rassicurò Louis, accarezzandogli il braccio. Il riccio, travolto da un'ondata di coraggio improvvisa, fermò la mano del capitano sulla sua spalla e la incastrò alla propria, fissando lo sguardo in quello del più grande.

But you got stars, they're in your eyes - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora