Verità

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§ A coloro che sono consapevoli di continuare a credere in qualcosa che, forse, non accadrà mai §

- Ehi!! - urlò cercando di attirare la mia attenzione.
- Che c'è? - chiesi seccata.
- Che c'è?! - ripetè allibito - Sei più strana del solito, si può sapere cos'è successo?!
- Nulla - sospirai - Mi sposo.

Corrugò la fronte assorto.
Forse stava riflettendo se chiamare o no uno psichiatra.
- Tu ti sposi? - mi domandò confuso.
- Si, esattamente. - risposi annuendo.
La sua reazione non mi stupii.
Infondo era piuttosto prevedibile che mi scoppiasse a ridere in faccia.
Al suo posto, forse anch'io avrei fatto lo stesso.
- Aspetta - ridacchiò tenendosi la pancia - Vuoi farmi credere che TU ti sposi?
Annuii nuovamente.
- E.. - respirò cercando di calmare le risa - Chi sarebbe il fortunato?
- Scorpius. - sbuffai iniziando a perdere la pazienza.
Era davvero così assurda l'idea del mio possibile matrimonio?!
Beh, forse..
- Scorpius? - ripetè interrogativo - Il tuo amico di Londra?
- Il mio migliore amico. - sottolineai.
Fece una smorfia disgustata alla parola migliore, evidentemente lo reputava un affronto personale, visto che lui stesso si definiva tale.
E si sa, di migliore amico ce n'è uno solo.
- Beh e perchè tu ed il tuo migliore amico dovreste sposarvi? - chiese non nascondendo una punta d'acidità.
- E'.. E' una lunga storia... - iniziai io non sicura di volergliela raccontare.
- Sono tutte lunghe storie le tue, quindi spara e basta. - tagliò corto lui.
- .. Dieci anni fa Scorpius mi ha proposto un accordo - continuai decidendo di essere il più possibile fedele ai fatti - Che io ho accettato. Il patto avrebbe preso vita solo e se entrambi fossimo arrivati single ai nostri ventisette anni. E come ben sai tra una settimana io compio ventisette anni, e come sai altrettanto bene, io sono decisamente single. E per quanto ne so, lo è anche lui! E poi stamattina mi è arrivata questa - dissi porgendogli la lettera - Tutto torna!
- Ti ha chiesto di sposarti via gufo?! - domandò accigliato prendendo la lettera - Non lo trovi squallido e patetico?!
- Stai zitto e leggi! - sbottai secca.
- Beh, non c'è nessuna proposta di matrimonio qui - affermò sicuro dopo aver terminato la lettura.
- No, infatti - acconsentii - Però vuole vedermi, e vuole che vado a Londra per qualche giorno perchè mi deve dire una cosa importante! - spiegai calcando la parola cosa.
- Sai Rose, esistono tante cose importanti e non tutte vogliono dire per forza MATRIMONIO! - mi schernì.
- Tipo?! - chiesi indispettita incrociando le braccia al petto.
- Non lo so.. Magari vuole vederti per dirti che è gay e che vuole conoscermi! - provò lui.
Ecco la solita solfa per cui tutti ragazzi che hanno un briciolo di eleganza, classe e bellezza per François sono omosessuali.
Ed era noto a tutti che Scorpius Malfoy le possedesse tutt'e tre.
- Scorpius non gay! - protestai.
- E va bene - mormorò un pò più convinto - Mettiamo il caso che sia come dici tu, che fai? Torni a Londra? Lo sposi e metti su famiglia fregandotene di tutto e tutti?
- Beh, magari è la svolta che stavo aspettando. - confessai con un fil di voce.
- Ed io? Che ruolo ho in tutto questo? - s'informò trattenendo a stento un'accusa.
- Sarai la mia damigella d'onore. - gli sorrisi cercando di sdrammatizzare.
- Oh Rose.. - borbottò prima di tornare in camera e sbattere la porta.

~

- Hai preso tutto?! - domandò per la millesima volta.
- Si, tutto. - risposi automaticamente.
- Bene - sospirò grattandosi la nuca - Ora devi andare.
- Già. - annuii abbassando lo sguardo.
- Beh, mi scriverai tutti giorni.
- Si.
- O potrai sempre chiamarmi con quel aggeggio babbano..
- Il cellulare, si.
- E beh, volendo puoi sempre materializzarti qui.
- E' vero.
- Mmh. Quanti giorni di permesso ti hanno dato? - chiese pur sapendo la risposta.
- Due settimane.
- Ok.
Non ero certa di saper descrivere le emozioni che in quel momento stavamo provando. Di una cosa però ero sicura, ad un estraneo i nostri atteggiamenti, le nostre parole, il nostro disagio sarebbero sembrati quelli tipici di due innamorati.
Questo pensiero mi fece sorridere.
- Cos'hai da ridere? - mi domandò irritato.
- Nulla - alzai le spalle - So che mi mancherai. - mormorai semplicemente abbracciandolo.
- Anche tu. - disse ricambiando l'abbraccio.
- Ti voglio bene. - mi staccai da lui.
- Anch'io.
Incrociai i suoi occhi lucidi e dovetti trattenermi dall'abbracciarlo di nuovo.
- Dai da mangiare a Junior, mi raccomando. - gli sorrisi.
- Non preoccuparti, Grattastinchi è al sicuro con me! - promise.
Gli posai un lieve bacio sulle labbre prima di smaterializzarmi.

Mi materializzai in un bellissimo quartiere nella Londra magica, più precisamente davanti ad una carinissima villetta color azzurro pastello.
Attraversai il vialetto colpita dall'intensità dei profumi emanati dai fiori.
Bussai alla porta in attesa di una risposta.
Possibile che non ci fosse nessuno?
Bussai nuovamente.
- UN ATTIMO, ARRIVO - sentii urlare da dentro - CHIUNQUE TU SIA, SCUSAMI, MA IL PANCIONE MI RENDE DIFFICILI ANCHE LE COSE PIU' FACILI.. - udii sbuffare - COME SCENDERE LE SCALE.. OH, ECCOMI SONO QUI. - disse prima di aprire la porta ed esclamare ancora più forte, per quanto fosse possibile - ROSE!! CHE BELLO RIVEDERTI!
- Susan!! - la salutai.
- Dai entra! - disse spostandosi di lato per farmi passare - Ti abbraccerei ma come vedi questo è un pò un ostacolo - aggiunse con un sorriso indicando l'enorme pancione.
- Non preoccuparti! Manca pochissimo ormai, no? - domandai curiosa.
- Circa 3 settimane - sospirò - Su, andiamo in cucina che ti preparo un the, o forse tu preferisci una cioccolata calda?
- Con la panna? - chiesi con la vocina di una bambina di tre anni.
- Cioccolata con la panna ed una spolverata di cacao sopra, ovvio! - precisò lei rendendomi stupidamente felice.
Era bello sapere che qualcosa di me era rimasto, era appagante notare come tutte le mie abitudini fossero rimaste impresse nella memoria di colei che un tempo consideravo la mia migliore amica.
Annuii lasciandomi prendere dai ricordi e la seguii in cucina.
- Al mi aveva detto che saresti arrivata, ma non ti aspettavamo così presto! - affermò mettendo sul fuoco il latte.
- Beh, ho fatto il prima possibile, mi sembrava urgente. - mi giustificai pur non avendone motivo. - E poi volevo farvi una sopresa, non pensavo che Scorpius vi avesse avvertiti.
- Oh si, Scorpius ci ha detto tutto! Perchè non avrebbe dovuto? E così una bella notizia che sei tornata! E poi mi mancavano tanto le nostre uscite a quattro.. Anche se forse Scorpius non avrà troppo tempo da dedicarci.. - concluse sbuffando.
- Perchè? - domandai non capendo.
- Beh, sai con il lavoro e con l'organizzazione del matrimonio, effetivamente gli resta davvero poco tempo, anche se sono certa che farà di tutto per passarlo con te. - spiegò raggiante.
Un attimo, Scorpius aveva già annunciato ad Albus ed a Susan il nostro matrimonio?!
- Ah e quindi voi sapete.. Tutto? - chiesi allibita.
- Già, Albus è stato il primo a saperlo. Beh, è anche giusto che sia così, è il testimone!
- Testimone? - ripetei indignata.
Com'era possibile che Scorpius avesse deciso tutto senza di me? Sicuramente anch'io alla fine avrei scelto mio cugino, ma non così. Merlino, era anche il mio matrimonio, no?
- Esatto! Al sarà il testimone di Scorpius, non lo trovi fantastico? E pensa che Celine mi ha proposto di essere la sua damigella d'onore, ma io ho rifiutato.. Non so quanto un pomposo vestito rosa ora come ora mi donerebbe! - ridacchiò.
Celine? Chi diavolo era Celine?!
- Chi è Celine? - domandai confusa.
- Ma come chi è Celine? - mi sorrise - Celine Wallace è la fidanzata di Scorpius, futura signora Malfoy.. Ma.. Ma tu n-non lo sapevi? - balbettò.
La futura signora Malfoy?! No.. Doveva essersi sbagliata. Già proprio così, Susan Lloyd in Potter stava decisamente perdendo colpi. La futura signora Malfoy ero io!
Io soltanto..
- No, io non lo sapevo.. - mormorai.
- Ma allora di cosa stavi parlando? - mi chiese stranita.
- Ho frainteso tutto. - sussurrai ignorando la sua domanda.
- Rose, stai bene? - domandò allarmata avvicinandosi con una fumante tazza di cioccolata.
In un solo istante tutto era crollato. Le mie aspettative, che infondo erano sempre e solo state illusioni, mi crollarono addosso in un momento.
Come potevo essere stata così sciocca da pensare una cosa del genere?! Da non capire fin da subito che Scorpius non voleva me..
E poi perchè avrebbe dovuto volere me quando in giro c'erano tipi come Celine Wallace?
Celine Wallace, che nome stupido.
Odiosamente stupido.
- Si, sto bene - mentii prendendo la tazza - Grazie.

Harry Potter - Il matrimonio del mio migliore amicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora