Capitolo 9.1

21 4 0
                                    

Sono passati un po' di giorni da quando abbiamo conosciuto l' Hayat di Dafne, una ragazza simpatica, un po' maschiaccio come me.
Adesso sto facendo le valigie pronta per andare al castello:
«Solo i vestiti più belli che hai!» mi urla la S. Prip per la centesima volta dalla cucina.
«Si capo!» le urlo di rimando.
Qualcuno bussa alla porta e vado ad aprire:
«Sign....mamma, che ci fai qua?» chiedo leggermente irritata.
«Volevo darti una cosa, che era mia...alla tua età» mi dice con tono gentile.
«Va bene» sorrido.
Mi prende per mano e mi tira verso il terzo piano fino alla porta della sua cabina armadio.
«Qua dentro ci sono delle cose per te, erano mie alla tua età» dice per poi spalancare la porta.
In mezzo alla stanza c'è un manichino con una collana rossa stretta intorno al collo, una colla d'oro con delle perline rosse e, la cosa, più bella, un vestito rosso lungo fino alle caviglie che dalla vita comincia ad allargarsi, contornato da una cintura di diamanti; di lato sono appoggiate delle calza a scacchi,  dei tacchi a schiava e dei trucchi.
«Sono bellissimi..» sussurrò girando intorno al vestito, quel vestito in qualche modo strano, mi ricorda lui.
«Ti ricorda lui, vero? Anche a me questo vestito ricorda lui, che cosa strana...ti voleva tanto bene, ha preferito la sua morte alla tua, te, Viktor e lui eravate in qualche modo strano "legati"» ridacchia con occhi tristi mentre una lacrima solca il mio viso.
«Avrebbe fatto di tutto per te, era più protettivo di tuo fratello, ma lui non ti amava, era questa la cosa strana, ti voleva bene solo come amica, quando una persona è innamorata si vede, invece lei ti vedeva proprio come una sorella...» dice facendomi sorridere malinconica.
«diceva sempre che avremmo passato ogni Natale della nostra vita insieme» un'altra lacrima scende.
«Diceva anche che i miei migliori sorrisi li dovevo solo regalare a chi mi vuole bene»
Un'altra lacrima.
«Adesso prepariamoci» dice mia madre battendo le mani.
«Si, prendo le cose e me ne vado» dico velocemente rovinando l'atmosfera.
«Oh, no no, signorina, ti preparo io!» dice mia madre.
«Sicura?» chiedo trattenendo le risate a vederla così agguerrita.
«Sicura!»
Comincia a spruzzarmi vari profumi, poi mi fa indossare il bellissimo abito, le collant, poi mi pettina i capelli in una bellissima pettinatura, le collana e poi mi trucca con una linea spessa di eyeliner e dell'ombretto dorato e infine i tacchi rossi a schiava.
(Foto in copertina)
«Io non me li metto questi così!» dico guardando scettica i tacchi.
«Eddai! Così farai colpo su tutti!» dice mia madre divertita.
«Se cado è colpa tua» mi arrendo.
«Yes!» li prende e me li mette con delicatezza.
Quando mi alzo sto per perdere l'equilibrio quando mia madre mi afferra.
«Sei la mia salvatrice!» dico
«Ma...le mie valigie?» chiedo.
«Te le ha fatte la Signora Prip, le ha portate all'entrata con le altre mi dice ridendo.

TRALY A Contatto Con La NaturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora