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Per la cena regna il silenzio Vesta e Alexandre sono nervosi, Eleni non sa il motivo, i suoi genitori non le dicono nulla. La ragazza appena ha finito di mangiare e di mettere apposto le sue cose e va nella sua stanza per fare una videochiamata con Pietro.

La rossa accende il suo computer e aspetta in silenzio finché Pietro entra nella chiamata -privet Eleni- -ciao anche a te Pietro- -com'è andata nel penitenziario?- -noioso, ma dopo tutto  che mi posso aspettare è un carcere mica un parco acquatico- passano la serata così a parlare di cose varie finché non viene ore di andare a letto.

La mattina si fa viva e le ore di scuola sono terminate e come ieri Eleni viene scortata nel carcere e poi nell'ufficio di suo padre.

La rossa è fuori dal balcone dello studio di suo padre, anche se fa freddo Eleni lo sopporta, dopotutto viveva in Russa dall'età di dieci anni, ma porta sempre con sé la sua amata Grecia. La ragazza torna dentro lo studio ma vede che non è più sola seduti sul divano ci sono Dimitri, Cosmas e il tizio di Ieri che l'ha chiamata Cupcake senza alcun motivo. Eleni non sapeva che fare e non sapeva nemmeno dove era andato suo padre era rimasta fuori a guardare il panorama per pensare.

-Cupcake ci si rivedere- dire il ragazzo dai capelli corvini e occhi di verdi. L'ultima cosa che Eleni voleva era essere vista soprattutto da loro tre, in questi anni la rossa non era venuta nemmeno una volta a trovare i fratelli e nemmeno ci teneva, la vergogna era tanta, si era permessi di gettare dell'acido in faccia al ragazzo a cui Eleni aveva donato il suo cuore.

-bhe non ci saluti ingrata?- a parlare era Cosmas il maggiore.
Cosmas Nikolaidis è il più grande dei fratelli, era il più violento. Dimitri invece il secondo figlio era il più sveglio ma non per questo meno pericoloso, aveva pianificato lui l'aggressione di Pietro e né andava fiero. -BHE? PARLA DII QUALCOSA PORCA PUTTANA!- urla Cosmas -calmati Dimitri, se urli non otterrai nulla, sai com'è fatta... Più la sgridi più resta in silenzio... Allora nános kípou (nano da giardino) cosa ci racconti? Com'è il mondo esterno?- Eleni era incazzata nera! Come potevano quei due pazzi parlare così tranquillamente come se nulla fosse accaduto.

La ragazza con gli occhi color nocciola  si dirige verso la porta senza proferire parola, ma appena sta per uscire dall'ufficio viene spintonata da Andrey Ivanov, lo spintone è così forte da farla cadere e sfortunatamente nel tentativo di restare in equilibrio prende una storta alla caviglia bella forte da farle vedere le stelle, Eleni cercava in tutti i modi di non piangere non voleva mostrarsi debole davanti a loro. Cosmas di avvicina alla sorella ancora seduta sul pavimento -non per offendere Eleni ma sei un po'sfigata, insomma quante volete hai preso una storta?- -non prenderla in giro Cosmas, è solo un po'impedita... Aiutala a mettersi sul divano e poi chiama mamma- dice Dimitri con calma, Cosmas subito corre verso l'infermiera

-lo stronzetto come sta? Passata la tua cottarella adolescenziale? Certo che si penso, sparita la sua bellezza ti sei allontanata- -credi veramente che mi sono messa con Pietro per la sua bellezza? Tu credi di sapere tutto ma ti sbagli! Tu non sai niente Dimitri- lo sguardo di Dimitri era truce, per vendicarsi dell'insolenza della sorella fa un po'di pressione dove la caviglia di Eleni da più male -modera i termini Eleni! Sono tuo fratello maggiore non un tuo amico! Io ti ho salvato da un imbecille che ti spezzerà il cuore, noi lo abbiamo fatto per te Eleni! Perché non lo capisci?- 

Just a hostage or something more?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora