CAPITOLO 3

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Un nuovo inizio ad Hogwarts è un nuovo giorno, i Dissennatori volteggiano come nubi sul castello e quale scenario migliore per fare le selezioni di Quidditch?

Eh bene sí, Rose è sempre stata una bravissima cacciatrice, effettivamente c'è anche qualcosa che non sa fare. Tipo avere un fidanzato, ci ha provato mille volte, ma non riesce mai ad amare qualcuno piú di quanto ami sé stessa, non per narcisismo, ma per il fatto che le è sempre sembrato che i ragazzi con i loro capricci volevo portarle via la felicità per cui aveva lottato tanto. Volevano toglierle la libertà secondo lei, diciamoci la verità, non ha mai incontrato qualcuno per cui valesse davvero la pena di dividere il suo amore per la vita. Spera che trovi qualcuno che la ami e che lei riesca finalmente ad amare qualcuno.

Rose sale sulla scopa pronta a prendere il posto che le spetta nella squadra dei Serpeverde, l'incontro faccia a faccia con un Dissennatore le fa perdere cosí tanto il senno da cadere da un'altezza notevole, il cuore le è arrivato in gola e lei giura che si trovi ancora lí.

Viene accompagnata da Madam Hooch direttamente in infermeria sotto shock. Dato che il professor Piton è responsabile della Casa dei Serpeverde, dopo le lezioni di Pozioni, per il protocollo di Hogwarts, deve per forza andarle a far visita in infermeria. La ragazza è ancora tremante sul letto, ha gli occhi spalancati, i capelli ancora arruffati dalla caduta e un braccio ingessato. Continua a vedere l'espressione del Dissennatore, voleva portarle via tutta la felicità, per fortuna che è caduta dalla scopa, anche se ora ha un braccio ingessato e non potrà suonare la sua Freccia Verde per almeno un mese, già le manca.

Arriva il professor Piton senza nessun segno di preoccupazione in volto e si avvicina a lei, ha un bicchiere in mano. Sempre con il suo modo tutt'altro che delicato le chiede: <Ragazza nuova, posso sapere come hai fatto a volare da 20 metri d'altezza senza scopa?>

Lei gli risponde fissando il vuoto, ancora con gli occhi spalancati e un filo di voce: <Ho visto un Dissennatore>.

<Li vediamo tutti dato che siamo dotati di un paio d'occhi>: le risponde con non calanche con il suo solito tono di voce apatico e cupo.

<Era vicino a me, troppo vicino>: continua lei spaventata.

Piton la rimprovera quasi: <Signorina Gaunt, io ho di meglio da fare che ascoltare i tuoi racconti di guerra, bevi questa e riposa. In piú, santo cielo! Stai piú attenta alle lezioni di Difesa contro le Arti Oscure e studia il Patronum>.

Detto ciò le mette in mano la pozione che ha preparato per lei e va via. Rose si sforza di berla, perché è ancora sotto shock. "Studia il Patronum": quelle parole del suo professore le riecheggiavano in mente, l'avrebbe fatto, se lo promise.

Il braccio torna come nuovo, come la sua mente sotto shock, quella pozione aveva fatto davvero effetto. "Che carino! Ha fatto questa pozione per farmi sentire meglio": pensa la giovane bionda, ma in realtà non è così. Severus ha preparato la pozione perché lo fa sempre per i ragazzi che si ferisco. Non ne conosce il motivo, magari allora ce l'ha il cuore...ma non lo usa.

La ragazza torna alla sua vita, nel dormitorio dei Serpeverde sta studiando il Expectro Patronum, non è per niente facile, non riesce a capirlo da sola dovrà chiedere al suo professore di Difesa contro le Arti Oscure.

Quando le sue compagnie di stanza vanno via per fare l'allenamento di Quidditch, anche lei sarebbe dovuta andare ma non è entrata in squadra, è ferita per questo. Rose è un'ottima cacciatrice, ma la squadra dei Serpeverde non lo scoprirà mai.

Dato che è sola nella stanza, posa tutti i libri e prende la sua Freccia Verde, la chitarra elettrica. Chiude la porta a chiave e collega l'amplificatore. Non sa se ad Hogwarts puó tenere una chitarra elettrica e non vuole neanche che i suoi compagni di classe lo scoprano, questo perché loro la odiano e se dovessero fare un dispetto alla sua Freccia Verde lei potrebbe rimanere il "lutto" per un anno come minimo. Quella chitarra per lei è tutto, per molti potrebbe essere solo un oggetto, ma per lei è il centro della sua felicità, quando sta male suona, quando è felice suona. Vorrebbe suonare in ogni momento della sua giornata.

Collegate le cuffie al suo piccolo amplificatore Marshall, inizia a suonare come se non ci fosse stato nessun momento nella sua giornata in cui non avrebbe voluto andare via da quella scuola.

Saranno state le risate dei compagni ad ogni suo movimento e ad ogni suo vocabolo, oppure sarà stata la crudeltà con il quale il professore di Pozioni la guardava mentre gli dimostrava che sapeva di cosa stava parlando. Potrebbe anche essere stato l'incontro con il Dissennatore che le ha portato via un piccolo pezzo della sua felicità. Evidentemente un gran pezzo, perché si sente il cuore strapparsi in due e non si sente cosí da quando i suoi genitori sono morti. Aveva giurato a sé stessa di essere sempre al 100% della sua felicità perché non voleva piú sentirsi male come quando i suoi genitori sono venuti a mancare.

Stringe piú forte la sua Freccia Verde fino ad abbracciarla, la stringe forte, tira un gran sospiro e suona davvero forte e veloce.

Si ferma solo quando le fanno male i polpastrelli e i suoi polsi. Dà un bacio alla sua chitarra, sa che è strano peró la fa sentire bene. Ripone il tutto nel suo baule con cura per poi tornare a prendere i libri della Difesa contro le Arti a oscure e studiare l'incantesimo contro i Dissennatori che il professor Piton le ha consigliato.

Dopo aver suonato la chitarra sente che tutta la felicità le sta tornando a scorrere nelle vene, respira a pieni polmoni questa gradevole sensazione cercando di scacciare tutti i pensieri negativi e continuare a vedere il mondo a suo modo, il bicchiere sempre mezzo pieno e i colori sempre distillati nella sua mente.

Il libro dice che per l'incantesimo deve pensare a qualcosa che la renda felice, un bel momento della sua vita, poi fare con la bacchetta il movimento illustrato e dire in modo convinto: "Expecto Patronum".

Fa come ha appena letto e muove la sua bacchetta 11 pollici di mogano, pensa a quanto adori la sua Freccia Verde e pronuncia convinta: <Expecto Patronum!>

Dalla bacchetta di Rose non esce assolutamente niente, lei guarda la punta di essa puntandosela sul viso, ma nulla.

<Expecto Patronum!>: Prova ancora, ma pronunciandolo più velocemente.

<Expecto Patronum!>: Urla prestando attenzione ai due vocaboli.

Non succede nulla, sospira in preda ad un attacco d'ira e cerca di tranquillizzarsi.

"Nessuna paura Rose, il Patronum è un incantesimo davvero difficile, domani andrai alla tua prima lezione di Difesa contro le Arti Oscure e il professor Lupin te lo spiegherà": pensa rassicurandosi.

Poi va a cena, adora mangiare ad Hogwarts, ci sono sempre delle portate nuove e buone e soprattutto non deve mangiare quella cose strane e pesanti che sua nonna cucina.

Baciato dalla felicità-Severus PitonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora