Capitolo VII

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Dopo il fidanzamento tra me e Leo e dopo la lunga passeggiata tornammo in hotel per finire la serata insieme.Di solito quando ero sola prendevo sempre le scale perché sono Claustrofóbica però questa cosa non l'avevo detto a nessuno perché mi vergognavo,ma la mi paura dei spazi chiusi era nata per una cosa che mi era successa nel passato.

Ehi,ci sei?-mi chiese Leo non rendendomi conto che mi ero fermata e non parlavo

Mmm,si scusa e che sono un po' distratta!-mi limitó a dire

Tu stai tremando ed è impossibile che non hai niente.Lo sai che di me ti puoi fidare quindi se è successo qualcosa puoi dirmelo!-mi disse leo guardandomi negli occhi e facendomi sedere accanto a lui

Leo io non sono stata del tutto sincera con te e ora voglio raccontarti la verità.Quando avevo sette anni mia madre mi fece nascondere dentro il nostro armadio ed era piccolo lo spazio,ad un certo punto iniziarono a crollare molte cose della stanza perfino le pareti ed io ero lì terrorizzata non riuscendo a dire nulla.Dopo poche ore mi trovó un amico di mio padre che è un assistente sociale.Eh da quel giorno quando entro in una stanza piccola o qualsiasi spazio piccolo mi manca l'aria!-dissi iniziando a piangere

Mi dispiace piccola.Vuoi affrontare questa tua paura insieme a me?-mi chiese Leo tenendomi per mano

Ci possiamo provare!-mi limitó a dire

Ora schiaccio tutti i pulsanti così ci fermiamo ad ogni piano e se ti sentirai male ci fermiamo.Ora chiudi gli occhi e pensa alla cosa che ti ha fatto sorridere anche il cuore e respira-mi disse Leo tenendomi abbracciata a lui

Io seguì il suo consiglio e ad un certo punto aprì gli occhi e baciai Leo perché era lui la cosa più bella che mi aveva fatto sorridere anche il cuore.

Il mio disastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora