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Day 15

Aerin aprì gli occhi molto prima che la sveglia suonasse.
Nervosa per il primo giorno di lezione, aveva dormito pochissimo e non aveva fatto altro che rigirarsi nel letto.
Si mise su un fianco e vide la sua compagna di stanza, Iseul, ancora addormentata e avvolta nelle coperte.
Decise di alzarsi e occupare per prima il bagno. Si spogliò del pigiama e infreddolita si infilò veloce sotto il getto dell'acqua calda.
Facendo attenzione a non bagnarsi anche i capelli, finì di lavarsi e con la mente tra le nuvole uscì dal bagno, con indosso solo la tovaglia.
- Chissà se oggi potrò vedere Kriss... - sussurrò, tra sé.
- Kriss? - chiese Iseul, seduta sul suo letto e con tutti i capelli arruffati.
Aerin saltò in aria, non aspettandosi di sentire la sua voce. Si girò lentamente verso di lei e la vide prendere una tuta dall'armadio.
- No, niente, lascia stare. - rispose piano, imbarazzata. Iniziò a pettinarsi i capelli, per poi legarli in una treccia.
- Se lo dici tu. - Iseul sbadigliò un secondo prima di infilarsi anche lei in bagno.
Aerin si mise seduta sul letto e sospirò, un po' ansiosa. Si asciugò veloce e si vestì.

Come aveva fatto in tutte le mattine precedenti, quando entrarono nella mensa per fare colazione, Aerin si guardò intorno e poi iniziò la sua ricerca tra i tavoli.
- Ma chi cerchi tutte le mattine? - chiese curiosa Iseul, avanzando con il vassoio in mano.
- Nessuno. - rispose Aerin, guardandola subito dopo e avanzando anche lei.
- Di nuovo con questo nessuno? - Iseul rise teneramente. - Ok, ho capito, non vuoi dirmelo. Non è un problema.
- Scusami... - rispose lei, grattandosi la testa. Accennò un sorriso.
- Non ti preoccupare. - anche Iseul sorrise e poi le pizzicò amichevolmente un fianco. - Avremo modo di avvicinarci di più. Io sono una chiacchierona però, quindi dovrai sopportarmi fin da subito.
Aerin sorrise e le pizzicò il fianco a sua volta.
- Va benissimo. Non mi dispiace la tua voce! - disse dolcemente. - Comunque, cerco una persona che conosco, non è un segreto. - arrossì leggermente.
- Ed è qualcuno che ti piace? - chiese mettendole il dito in una delle guance rosse. - C'è, adesso?
- No, non è che mi piace. Solo che è difficile da spiegare. - disse inclinando leggermente la testa. Poi iniziò a guardarsi di nuovo intorno.

Il suo cuore ebbe un sussulto quando i suoi occhi si posarono su di lui. Stranamente non aveva addosso il suo solito completo in giacca e cravatta, ma indossava una magliettina aderente nera e un paio di morbidi pantaloni grigi.
- È lì...
- Dove? - Iseul si avvicinò a lei e provò a guardare nel punto in cui era puntato il suo sguardo. Qualche istante dopo, spalancò gli occhi sorpresa. - Oh, cazzo... - esclamò piano, girandosi all'improvviso di spalle.
Aerin si girò sorpresa verso di lei, nel sentirla. Si sporse in avanti e provò a guardare i suoi gli occhi dal taglio elegante.
- Che succede? - chiese avanzando nella fila. Le si mise davanti e solo in quel momento notò il suo viso arrossato.
- Niente! - rispose, mordendosi un labbro. Prese il vassoio ancora vuoto che aveva tra le mani e lo mise di fronte al viso, per nascondersi. Si girò nuovamente verso il tavolo. - Come ho fatto a non pensarci, maledizione. - mormorò.
Aerin si girò nuovamente verso Kriss e, dopo averlo osservato un secondo mangiare con calma, vide solo dopo che nel suo stesso tavolo c'era anche una seconda persona. Osservò la fossetta simpatica di Claes e come con la mano gesticolava mentre parlava con lui.
- Di che parli? - chiese confusa. - Parli di Kriss o di Claes?
- Di Claes, ovvio! - esclamò sempre a bassa voce, per non farsi sentire da nessuno. - Parla piano, ti sentono!
- Sono troppo lontani per sentirci, credo... - rispose con una punta di insicurezza nella voce. Osservò di nuovo il bel viso simpatico di Claes e poi si voltò verso l'amica. - Lo conosci?
- Sì, purtroppo. - Iseul, sempre nascosta dietro il vassoio, continuò a osservare il ragazzo seduto al tavolo. - È sempre stato qui?? Perché non l'ho mai visto in questi cinque giorni?? - chiese disperata, mordendosi un labbro.
Aerin spalancò gli occhi nel sentirla parlare così, sorpresa del fatto che qualcuno potesse parlare così di Claes. Da quel poco che aveva visto era uno di quei simpaticoni che difficilmente si odia.
- Ma se c'era anche alla riunione... non l'avevi visto? Eppure si vedeva abbastanza bene il tavolo, non era così lontano. Ed era l'unico con una divisa diversa, a parte quello con gli occhiali. - disse Aerin, pensando a quel giorno e a come effettivamente la figura di Claes era impossibile da non notare. Nel frattempo porse il vassoio alla signora della mensa e poi prese di forza quello di Iseul, strappandoglielo dalle mani. Iseul, vedendo la sua barriera sparire all'improvviso, si girò verso la signora della mensa, dando le spalle ai due seduti al tavolo.
- Ero senza occhiali e senza lenti a contatto quel giorno, maledizione. - rispose lei mettendosi le mani sulle sue guance rosse.
- Ma ti piace? - rise teneramente Aerin, nel vederla così diversa.
Iseul si girò verso di lei, accigliata.
- Certo che no!! Quello stronzo mi insultava sempre quando eravamo piccoli!!! - esclamò arrabbiata, riprendendosi il vassoio pieno.
- E allora perché sei tutta rossa? - chiese, sempre ridacchiando divertita.
- Perché? Ma lo hai visto? - chiese sconvolta, girandosi verso di loro e buttando un'occhiata veloce al loro tavolo. - È maledettamente bello... - si morse un labbro.

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