Scontro fra titani

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Secondo giorno

Prompt: College/high school AU - Gelosia

Parole: 440

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Non gli piaceva per niente, proprio per niente, quello che stava vedendo. Lei era felice, d'accordo, rideva, ma lui... Come riusciva a tollerarlo? Era orribile.

Assottigliando lo sguardo, decise di intervenire. Aprì la porta e si avvicinò ai due con passo pesante, le braccia conserte. Quando fu dietro di loro, nel vialetto di casa, si schiarì la voce e pestò un piede in terra per attirare l'attenzione.

Petra quasi sobbalzò e si voltò verso di lui. Forzò un sorriso e iniziò tormentarsi i capelli, un gesto che ripeteva sempre quando era nervosa. E faceva bene ad esserlo, vista la situazione. ‹‹Ehm... Ciao, Aaron. Perché non sei in casa?››

‹‹E tu perché giri ancora con quel tipaccio?›› Le si avvicinò ulteriormente, incurante del fatto che le arrivava a stento allo stomaco, e si rivolse all'altro: ‹‹Non mi piaci. Vai via.››

Levi soppesò il ragazzino con apparente serietà: i suoi occhi nerissimi erano fissi su di lui e sarebbero sembrati temibili, se solo il viso non fosse stato ancora pingue per la giovane età e i capelli corvini meno spettinati – tra l'altro era una macchia di vernice quella sulla tempia? Preferendo non indagare, Levi si sistemò il bavero della giacca da motociclista, noncurante: era abituato all'ostilità del soldo di cacio e, in tutta franchezza, lo divertiva. ‹‹Hai sentito anche tu, Petra? A quanto pare le pulci sanno parlare.››

Petra alzò gli occhi al cielo. ‹‹Oh, ti prego, non mettertici-››

‹‹Pulce sarai tu! Ti sei attaccato a Petra e la porti sempre via!››, urlò Aaron, paonazzo.

‹‹Forse perché a lei piace stare con me?››

‹‹Potreste evitare di parlare di me come se non fossi qui?››

Il bambino mise il broncio, stringendo i pugni. ‹‹A Petra piace anche stare con me!››

‹‹A quanto pare no, non potete.››

‹‹E adesso starà con te. Contento?››, concluse Levi.

‹‹No, se non te ne vai.›› Il piccolo si avvicinò al giovane e iniziò a spingerlo verso la moto parcheggiata poco più in là, senza peraltro riuscire a smuoverlo di un millimetro.

Levi portò un pugno alla bocca e finse di tossire per nascondere un sorriso. Dopodiché rispose: ‹‹Me ne vado se me la fai salutare come si deve.››

A quel punto Aaron si irrigidì, sgranò gli occhi e divenne pallido. Fissò uno sguardo di fuoco su Levi, gli mollò un calcio al polpaccio e prese per mano Petra, trascinandola verso casa in un frullio di gonne a fiori. Il tutto mentre urlava: ‹‹Non te la faccio baciare, mia sorella! Che schifo! Sei un tipaccio!››

E la porta si richiuse con un tonfo, impedendo a Petra di godere di Levi che si esibiva in una brevissima risata di cuore.

~ * ~

N.d.A.

Benvenuti, cari lettori!

Mi rendo conto di aver iniziato con il secondo giorno, ma ho preso la decisione di partecipare alla Rivetra week solo stamattina e su due piedi - motivo per cui vi invito a non aspettarvi OS troppo lunghe. Anyway, mi auguro di riuscire a recuperare il primo giorno e a fare una copertina decente. Il tutto mentre combatto contro la tesi, quindi pregate per me.

Spero tanto che questa shot vi sia piaciuta, per cominciare, e che abbiate voglia di divertirvi un po' con me. :3

With love,

~Angel

Rivetra week 2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora