Guardavo le stelle

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Era stata una tranquilla giornata autunnale, vagavo libera per il bosco , il sole era basso e la luce del tramonto filtrava tra i rami delle querce , scalciavo con i piedi le foglie secche cadute a terra e mi facevo largo verso l'interno del bosco . Non avrei mai pensato il giorno in cui mi sono trasferita in questa fredda cittadina isolata di trovarmici bene , Petersburg non era così male tutto sommato , il bosco era propio dietro la mia casa e questo mi riempiva di gioia , la scuola era accogliente e le persone erano in generale tranquille e spensierate anche se a volte un po' misteriose . La mia vita non era mai stata molto felice , mio padre era un emerito idiota , penso di non aver mai odiato qualcuno in vita mia quanto lui , ci abbandonò quando ero ancora piccola senza dare nessuna motivazione, mia madre è una donna fantastica , se penso a tutto quello che è riuscita a fare educando tre figli per diciotto anni mi viene voglia di farle un monumento , mio fratello maggiore James è il massimo , mi fa ridere , mi capisce sempre , e poi c'è Sofi , la mia sorellina , ha quattordici anni , ma per me sarà sempre la mia piccolina da proteggere dalle persone che non hanno buone intenzioni. Avevo quasi raggiunto il mio rifugio , mancavano solo pochi passi , scostai un ramo e salii su un masso , poco distante c'era un corda l'afferrai e mi dondolai per raggiungere l'altra parte del piccolo pendio sottostante , mi arrampicai ancora per una piccola collinetta e mi sedei sul sottile strato d'erba secca . Tra tutti i miei pensieri non mi ero accorta che era diventata sera . Di cose belle ne avevo viste , ma la cosa che di più mi affascinava era il cielo , con tutte quelle tonalità dei miei colori preferiti , mi estasiava , non potevo fare almeno di alzare lo sguardo e fissare il cielo come mettevo piede fuori casa. Quella sera era più splendido del solito , le stelle sembravano piccole gemme che impreziosivano quel manto blu scuro . Rimasi per ore a guardarlo , ero in balia dei miei sogni e dei miei pensieri mentre guardavo affascinata le stelle , mille domande mi scorrevano per la mente , ma quella che mi ossessionava più di tutte era la vita nell'universo, non facevo altro che ripetermi come fosse possibile che in un universo così grande noi fossimo l'unica forma di vita esistente , si , è la mia piccola ossessione , non credo che esistano alieni assassini o altro , ma penso che da qualche parte lassù esista un'altra popolazione umana , e magari arriverà il giorno in cui si incontrerà con la nostra. Tutti i miei pensieri furono interrotti da un insopportabile tintinnio , mi alzai di colpo , ma cos'era? , poi vidi lampeggiare il mio polso , era il mio odioso orologio , guardai l'ora .
Oh mamma mia le dieci di sera !
La mamma questa volta mi avrebbe ucciso . Scesi la collinetta afferrai la corda e saltai , scostai i rami e cominciai a correre affannata , il respiro si congelava per il freddo , saltai un sasso e quando atterrai non vidi una grossa radice e vi inciampai , ruzzolai per qualche metro e mi fermai propio di fronte ad un altro masso . Provai ad alzarmi ma non ci riuscii , mi faceva malissimo la caviglia destra e non riuscivo a reggermi in piedi . Presi il telefono dalla tasca e cercai nella rubrica il numero di James , non ero mai stata in grado di memorizzare i numeri di telefono al contrario di mia sorella che non ne sbagliava uno. Dopo il secondo squillo James mi rispose , la voce preoccupata :"Alis! Dove eri finita?" Io tentai di aprire bocca ma lui mi anticipò "fammi indovinare , sei tornata nel bosco vero?" Io sospirai "Si , dovevo vedere le stelle "
"Sbrigati a tornare la mamma è infuriata ! " me l'aspettavo "Non posso , mi sono fatta male e non riesco a camminare ......"
Lui subito serio " Perdi sangue?"
" No "
"Sono subito da te " e attaccò.
Non ostante fossi al buio e con un dolore atroce alla caviglia , mi venne un po' da ridere ripensando alla caduta , solo io potevo fare certe cose . Vidi due fari di una macchina avvicinarsi in lontananza, il suv parcheggiò un centinaio di metri distante da me , nel bosco non avrebbe mai potuto addentrarsi , vidi un bel ragazzo biondo                                    alto e muscoloso avvicinarsi , era arrivato James , mi si accucciò davanti e mi fissò con quei suoi occhi verdi acqua identici ai miei , mi sorrise e mi disse : " Alli , Alli , cosa devo fare con te ? "
"Portarmi a casa sarebbe un buon inizio!" Gli sorrisi e lui ricambiò il mio sorriso .
"Fammi vedere dove ti fa male "
Io allungai la gamba e gli mostrai la mia caviglia mal concia , lui la esaminò per bene e poi mi prese in braccio. Lo adoravo , quando avevo bisogno di qualcuno lui c'era sempre . Mi fece sedere delicatamente e mi allacciò la cintura , fece il giro della macchina e mise in moto . Durante il tragitto gli chiesi quanto era arrabbiata la mamma e lui mi fece una smorfia che non prometteva bene . Finalmente arrivati James scese dalla macchina , mi aprí la portiera e mi riprese in braccio , io al suo confronto ero una piccola e fragile piuma . La mamma doveva averci sentito arrivare perché prima che potessi suonare il campanello ci spalancò la porta , si portó due mani alle guance e chiese : "cos'è successo?"
Io aspettai di essere posata sul divano per parlare :"Mamma tranquilla! Ero solo andata a camminare nel bosco , mi sono trattenuta un po' di più del solito perché sono inciampata su una radice , ma sto bene ....."
La sua espressione cambiò dalla preoccupazione alla rabbia "Alis Black da oggi fino in avanti ti è proibito tornare nel bosco , a qualunque ora del giorno , e se ti becco ancora che vaghi come un animale tra gli alberi ti becchi una punizione che non finisce più ! Chiaro?" In quel momento avrei voluto urlargli contro le peggiori cose , ma poi guardai il suo viso , era preoccupato , non potevo darle tutti i torti , vagare per il bosco era sicuramente pericoloso , ma come facevo a spiegarle che per me era così importante? Non potevo , per il momento dovevo rinunciare , poi avrei trovato il modo di tornare lassù. " D'accordo mamma , te lo prometto , non ci andrò più " Lei sembrò molto stupita dalla facilità con cui mi aveva convinto, poi le comparve sul viso un enorme sorriso , mi mise una crema sul piede e me lo fasciò, non potei fare a meno di notare che quegli occhi color nocciola erano pieni d'amore. Salii di sopra e mi misi il pigiama , prima di infilarmi sotto le coperte feci un salto nella stanza accanto, Sofi sembrava dormire così tranquilla ,i lunghi boccoli dorati le ricadevano sulle spalle , è il suo viso era dolce anche mentre dormiva , zoppicando un po' arrivai al televisore che aveva lasciato acceso e lo spensi , uscii dalla camera e in corridoio incrociai James , lui mi guardó serio e dopo aver assistito alla ramanzina di prima chiese :"Ci tornerai vero?"
Io avrei voluto mentirgli , ma con lui non ci sarei riuscita:"Si ci tornerò, lo sai che devo , ne ho bisogno , ti prego non dirlo alla mamma..."
Lui mi abbracciò "Alis non farlo è pericoloso "
Poi James capì che non mi sarei mai rassegnata , non era da me farlo e nemmeno volendo ci sarei riuscita. Poi lui continuò ;" Almeno quando vai avvertimi , voglio venire con te "Sul mio volto comparve un immenso sorriso gli diedi la buonanotte e mi infilai sotto le calde coperte del mio letto.

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