Un coltello alla gola

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Dopo aver accompagnato Ellie a casa e aver insistito per farle compagnia non ostante i suoi continui rifiuti , tornai a casa . Mamma stava leggendo una rivista sul divano , mi sorrise , un altro sorriso , ma che aveva la gente quel giorno :" La volete smettere tutti di sorridere!!!" Lei mi guardò con sguardo interrogativo, io sbuffai e salii le scale . In quel momento volevo stare da sola , ero stanca e avevo bisogno di tranquillità , mi tolsi le scarpe e mi buttai sul letto , il mio bello e soffice letto , passai la mano sulla calda coperta e per la prima volta in tutta la giornata mi sentii al sicuro . Mi misi il pigiama a fatica e biascicante mi infilai sotto le coperte , aspettai qualche minuto in attesa di sentire un suono provenire dal muro a sinistra dove vi era la scrivania , ma niente , evidentemente i gemelli non c'erano . Socchiusi gli occhi , l'unica cosa che mi teneva sveglia era la luce della luna che filtrava dalle tendine della mia finestra , ma quando anche quella luce si offuscò non riuscii più a trattenere il sonno .
Ero in una stanza , una grandissima stanza , o almeno così sembrava , era piuttosto buio , c'era solo una candela, andai verso di essa , i miei passi erano pesanti e rumorosi , piuttosto strano , io avevo sempre avuto il passo felpato . Qualcuno mi afferrò per il polso , io tremante mi voltai , era Ellie , la mia bellissima amica dall' inaspettato volto cupo , le dissi :" Ellie lasciami , tranquilla vado solo a prendere la candela ....." Le sorrisi e mi sorpresi di me stessa , per quanto mi riguardava io avevo chiuso con i sorrisi . Lei strinse la presa :" No !" Io sgranai gli occhi :" Perchè no? Ellie lasciami !" Lei non mollò, urlò :" No!" Io cominciai a ribellarmi :" Ellie lasciami! " lei mi tirò all'indietro ma io riuscii a liberarmi , corsi verso quella candela che a ogni passo sembrava allontanarsi . Ellie mi si piazzò davanti a braccia spalancate :"Ho detto di no!" i suoi occhi luccicavano di rabbia , io arretrai di un passo :" Elli mi stai spaventando ! Lasciami passare!" Lei fece una smorfia :" Perché non mi ascolti!" Urlò , si accasciò al suolo e si mise le mani tra i capelli , vederla così mi faceva impazzire , non volevo soffrisse . Io la sorpassai , dovevo scoprire perché non voleva andassi lì , finalmente raggiunsi la candela , la presi tra le mani attraverso il porta candela , una stanza così buia e l'unica fonte di luce era quella , mi guardai intorno , dove mi trovavo? La stanza sembrava vuota , il nulla piú totale , eppure avrei giurato di aver visto dei mobili prima . Chiamai il nome di Ellie senza ricevere risposta , non la vedevo da nessuna parte , mi rivoltai nella direzione dove avevo preso la candela , sobbalzai per lo spavento , vi trovai un volto , occhi grigi , capelli scuri , sembrava felice , gli domandai :" Matt sei tu?" Lui annuì :" Altrimenti chi dovrei essere?" Era bello vederlo lì sano e salvo :" Dove eri finito ? " Poi mi ricordai :"Aspetta tu sei morto ! Sono in paradiso ?" Sinceramente me l'aspettavo un po' meglio , magari con qualche angelo che cantava . Lui mi fece voltare :" Alis no che non sei in paradiso ! Sei a casa dei miei!" Rise , io mi guardai intorno , era vero ! Anche se ci ero stata solo una volta me la ricordavo bene ed era propio così . Io sbattei un paio di volte le palpebre :" Ma come ... Io ....... Ero ......." Lasciai incompleta la frase , c'erano cose più importanti in quel momento :" Devi andare da Ellie ! È distrutta ! Ti crede morto....." Lui mi guardò con sguardo interrogativo . Il nostro discorso venne interrotto da qualcuno che bussava alla porta , io chiesi a Matt :"Aspettavi qualcuno ?" Lui mi scansò da davanti e mi fece sedere in un angolo :" Non muoverti!" Il mio battito aumentò , chiunque stesse bussando con tanta insistenza si stava stufando , con un calcio sfondò la porta , una figura alta e possente avanzò verso Matt che intanto si era munito di coltello , non so come , doveva essere qualcuno di pericoloso se Matt aveva deciso di usare un coltello , questo mi fece preoccupare moltissimo . La figura non pronunciò parola , si avventò subito contro Matt , gli mise le mani al collo e lo disarmò , Matt si agitava impotente di fronte a quel mostro . Io mi alzai con le gambe tremanti , gli andai incontro e gli poggiai le mani sulle spalle cercando di staccarlo , ma non sembrò nemmeno accorgersene . L'uomo strinse la presa intorno al collo di Matt per l'ultima volta , il mio amico non si muoveva più , il suo corpo era a terra tramortito , urlai con tutta la voce che possedevo , poi mi voltai , l'assassino nel frattempo si era alzato , doveva essere lì da qualche parte nella stanza . Non feci in tempo a finire di pensarlo che due possenti braccia mi sbatterono contro un muro , vicino a dove avevo lasciato la candela , la luce illuminò chiaramente il volto dell'aggressore , rimasi di sasso quando scoprii chi era veramente , lo spinsi via :" Nathan ! Ma sei impazzito ? " lui dal volto sembrava dispiaciuto . Prese il coltello che era caduto a Matt , lo strinse nella mano destra . Fece un passo verso di me , io mi alzai e corsi alla porta poco distante , ma non feci in tempo ad uscire che Nathan tenendomi per il gomito mi trascinò a terra , sbattei la testa ad un comodino , e qualche goccia di sangue cominciò a rigarmi la tempia . Mi ritrovai di nuovo all'angolo , urlai , Nathan si stava avvicinando e io ero in trappola , il suo coltello luccicava , e per la sua vicinanza potevo veder riflettere il mio volto su quella lama d'acciaio . Pensai al modo poco dignitoso per il quale stavo per morire , pensai alla mamma , sarebbe morta di dolore , pensai anche ai miei fratelli , mi sarebbero mancati moltissimo. Quello probabilmente sarebbe stato il mio ultimo pensiero , la lama era poggiata al mio collo , gli occhi di Nathan erano chiusi , come se non volesse vedere .
Mi svegliai di colpo grondante di sudore . Mi passai le mani sugli occhi per constatare che fossi veramente sveglia , non avrei mai pensato che un sogno potesse tramortire una persona fino a questo punto . Mi massaggiai le guance leggermente rigate da qualche lacrima , mi alzai in piedi e cominciai a camminare avanti e indietro per tutta la stanza , continuava a tornarmi in mente l'immagine di Nathan che mi uccideva , e il fatto che ne sarebbe stato realmente capace mi terrorizzava , non tanto perchè avevo paura della morte , ma perchè non volevo assolutamente morire per mano sua . Andai in bagno e mi sciacquai il viso , poi tornai in stanza , pensai che forse un libro mi avrebbe distratto , così presi il primo che mi passò per le mani e cominciai a leggerlo . Ero talmente scossa che tutte quelle parole su quelle pagine bianche mi si mescolavano in testa e le lettere si univano soltanto per formare la parola "morte" . Come al mio cervello arrivò quella parola chiusi subito il libro e lo buttai per terra , mi passai una mano tra i capelli e decisi di rimettermi a letto , consapevole del fatto che non sarei mai riuscita a riprendere sonno .

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