Mi svegliai non sentendo una presenza accanto a me,mi alzai prendendo dei boxer e rimettendo a posto le varie cose che ieri avevamo lanciato,quando cerco di alzarmi però cado dal dolore,maledico Nicola per poi continuare a cercarlo,non lo trovo da nessuna parte,pensieri negativi mi avvolgono la mente e la mia vista si offuscaSe ne è andato?Ora che ha avuto quello che voleva non saremo più niente?
Perché mi illudo così facilmente?
Penso mentre lacrime amare accarezzano il mio viso,vado in cucina con la vista sfocata,quando sento che oltre alle carezze delle lacrime che rigano il mio viso si aggiunge una mano che con il pollice mi asciuga le lacrime,quando la mia vista ritorna normale vedo il rosso con un bicchiere in mano che mi guarda con le sopracciglia aggrottate
"A cosa pensi?"
Dice lui sussurrando"N-Niente"
Cerco di dire mentre le lacrime continuano a scendere sul mio visoNon posso chiedergli cosa siamo,anche se il dubbio che lui stia semplicemente giocando con me mi avvolge non voglio avere un rifiuto,voglio semplicemente godermi i momenti più belli insieme al ragazzo di cui sono innamorato.
"Pensavi che dopo che ti avessi fatto non saremo rimasti amici?"
Dice lui capendo quello che pensavo."rimasti amici" non so ancora se possiamo definirci amici o non so;non lo voglio sapere non voglio rimanere deluso di nuovo.
Mi strinsi a lui aggrappandomi alla sua vita e mettendo la testa sul suo torace ancora nudo.
Da quel giorno era passato esattamente un anno,il rapporto mio e di Nicola era rimasto semplicemente uguale,due ragazzi che sperimentano l'amore,o almeno e così che la penso io.
Giorgio è venuto a vivere con me ed Alex,visto che dopo il coming out del castano i suoi genitori lo hanno cacciato di casa,Anna ed Ettore si sono fidanzati,e visto che Ettore era venuto a Milano solo per un anno Anna ha deciso di andare a vivere con lui in Sardegna
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Mi svegliai sentendo quella maledetta sveglia trapanarmi le orecchie,a malavoglia mi alzai dal letto strofinandomi gli occhi e scendendo giù in cucina per fare la mia solita colazione composta da cappuccino e biscotti,di solito il cappuccino lo finivo per la strada di scuola per farlo bere a Nicola.Uscii di casa sorridendo incamminandomi verso il solito incrocio dove come sempre trovai il rosso,mi avvicinai a lui guardandolo,il ragazzo era perso nei suoi pensieri mentre si torturava le dita e guardava il vuoto con lo sguardo triste ed arrabbiato allo stesso tempo, visto che non si era accorto di me lo abbracciai da dietro risvegliandolo dai suoi pensieri.
"Che hai?"
Dissi dolcemente al suo orecchio"Niente..tranquillo sto bene."
Il ragazzo sfoggiò uno dei suoi sorrisi falsi che si riconoscevano benissimo dato che i suoi occhi mentre sorrideva erano freddi,conoscevo il suo sorriso ormai e vederlo in quello stato mi distruggeva."ti va di saltare scuola?"
Disse lui guardando in basso,sorrisi per poi accettare cercando in qualche modo di consolare il rosso,andammo a casa sua ma appena entrai in camera sentii il rosso stringermi a se con le sue braccia,premendo la mia testa sul suo petto,come se fosse l'ultima volta che lo avrei potuto abbracciare,ricambiai l'abbraccio mentre continuavo a sentire il respiro del rosso sempre più affannatoSembrava....stesse piangendo?
Alzai lo sguardo distaccando la mia testa dal suo petto per guardarlo negli occhi.
Nicola aveva gli occhi arrossati e cercava di non piangere,probabilmente per non farsi vedere vurnerabile sotto questo aspetto,non capisco cosa succede e questo mi dà molta noia
Rimango appiccicato al suo petto accarezzandogli dolcemente la schiena,appena ci stacchiamo vedo il rosso che cerca di non fare incontrare i suoi occhi con i miei,aveva lo sguardo a terra,con la sua mano calda prese la mia
stringendomela facendomi sentire il suo calore.Notai che il rosso non voleva parlare del perché stesse male così decisi di proporgli una delle mie sfide
"Insegnami ad andare sullo skate,la mia sfida."
Dissi guardandolo e sorridendoMichele mi aveva detto che una passione di Nicola è andare sullo skate,poi se non sbaglio quà vicino ci dovrebbe essere uno skatepark
Il rosso annui alzando leggermente la testa,mostrando la sua faccia ancora fredda,si alzò dal letto per poi prendere uno skateboard nero con dietro una specie di drago rosso cremisi ed un altro per me.
Uscimmo di casa avviandoci verso lo skatepark,una volta arrivati il ragazzo mi porse lo skateboard per poi mettermelo davanti ai piedi,
Misi i piedi sopra la tavola di legno cercando di stare in equilibrio tenendomi alle spalle di Nicola,
una volta che ebbi trovato la posizione corretta il ragazzo mi lasciò per poi salire sul suo skate e insegnarmi le varie cose,dopo molte cadute riuscii a fare qualche metro sullo skate esultando seguito dal rosso,
una volta che mi fui fermato il ragazzo si avvicinò a me ancora sullo skateboard abbracciandomi e prendendomi in collo,attorcigliai le gambe alla sua vita,per poi stringere la sua maglietta,il rosso mi sorresse prendendomi sotto la coscia per poi andare in una rampa con io ancora attaccato a lui"NONO HO PAURA COSÌ CADIAMO FERMATI NICOLA"
Urlai piagnucolando mentre mi reggevo al ragazzo con tutte le mie forze mentre Nicola rideva divertito continuando a stringermi,ma nonostante sta volta fosse una vera risata i suoi occhi erano sciocchi,come un piatto di pasta senza sale.non sapevano di niente,erano vuoti.Finalmente il ragazzo si fermò, scesi ancora tremando e mi riattaccai a Nicola.
Il rosso si sedette con ancora il violetto sulle gambe sul margine della rampa per poi prendere per bene il ragazzo sopra di lui per farlo stare comodo.
Mi girai a cavalcioni verso Nicola,quando vidi i suoi occhi completamente spenti più di prima,rideva e scherzava come sempre ma sapevo che non stava bene
"Mi puoi dire cosa hai fatto?ti prego"
Chiesi guardandolo e aggrottando le sopracciglia,il ragazzo smise di ridere per un attimo per poi sorridermi chinando leggermente la testa"Niente,perché me lo chiedi gattino?"
Disse lui inarcando un sopracciglio facendo finta di niente,lo feci anche io ignorando quegli occhi così spenti e malinconici del ragazzo cercando di farlo sorridere veramente in tutti i modiAndammo a casa per mangiare qualcosa,il rosso cucinò una semplice pasta e mi portò il piatto mentre io ero sul divano a cazzeggiare su Instagram
Anche Nicola si sedette, così iniziai a inforchettare le paste una dopo l'altra accorgendomi della fame che avevo.
Tutta la giornata la passammo appiccicati l'uno all'altro,quando si fece sera Nicola mi accompagnò a casa
"A domani Nico!"
Dissi io sorridendo e dandogli un abbraccio,quando notai che il ragazzo non stava né ricambiando il mio abbraccio né sorridendo,alzai il capo per cercare di guardarlo negli occhi,ed ecco,di nuovo la stessa espressione,quel senso di vuoto nei suoi occhi che non li rendeva più scherzosi e vivaci,presi una mano al ragazzo notando che tremava e cercava di non farsi scappare nessun sentimento da dentro.
Non riuscivo a capire..che cos'è che lo turbava?
Gli strinsi la mano per poi alzarsi in punta di piedi e dargli un dolce bacio sulla guancia il che fece spuntare un impercettibile sorriso che scomparì subito dopo.
Una volta leggermente più calmo il ragazzo se ne andò tornando a casa, lo continuai a guardare camminava lontano da me finché non scomparì nel buio...se c'era una cosa da capire quella era,che la mattina dopo nicola non ci sarebbe stato con Federico
Come va??
È da tanto tempo che non vi faccio una domandina >:/
Cosa sarà successo a Cico? (Scrivete cosa pensate che gli sia successo nei commenti)
Al prossimo capitolo ciao :c
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𝐌𝐚𝐲𝐛𝐞 𝐢𝐭'𝐬 𝐭𝐡𝐚𝐭 𝐟𝐮𝐜𝐤𝐢𝐧𝐠 𝐬𝐦𝐢𝐥𝐞?(Strecico.)
ФанфикNon sapere cos'è la felicità è orribile,ed il rosso lo sapeva,lui ora aveva trovato il motivo della SUA felicità ed ora morirebbe per non perderla. •Forse il motivo della sua felicità era quel fottuto sorriso?• Due ragazzi che pensano che i loro se...